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Ageing e la popolazione che invecchia: il ruolo dello sport e dei centri sportivi

La popolazione invecchia e lo sport può essere un potente alleato per questa categoria di persone e per il Sistema Paese - ph Swim England

Vincenzo Lardinelli, con un post di qualche tempo fa, rilancia un tema attualissimo che sarà dominante nei prossimi anni: il sistema sport sembra non cogliere quale sia l’impatto che la longevità avrà sulla nostra società e, potenzialmente, su palestre, piscine e centri sportivi

L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND

L’invecchiamento della popolazione sta diventando una delle principali preoccupazioni per molti paesi occidentali. Con l’Italia e altre nazioni che stanno vivendo un rapido invecchiamento demografico, è fondamentale affrontare le implicazioni sulle nostre strutture sociali e sulla nostra economia. L’impatto di una popolazione e di una forza lavoro in declino può portare a una diminuzione della produttività, a una diminuzione della sostenibilità e a una potenziale instabilità finanziaria. Mentre andiamo avanti, è importante considerare il ruolo dell’immigrazione e della tecnologia nell’affrontare questa sfida”.

Comprazione India-Italia nel periodo 2023 – 2100

Con questo post, Vincenzo Lardinelli riprende un argomento di fortissima attualità, ma ancor più importante nei prossimi dieci, vent’anni. Certo, l’inciso si riferisce al sistema sociale in senso lato e alle prospettive di sbilancio finanziario dovuto alla forza lavoro contributiva attiva e alla parte crescente di popolazione che legittimamente godrà della fase di pensionamento, perdendo però quel ruolo attivo che renderà precaria la sostenibilità sistemica. Anche a livello sanitario il peso di questo cambiamento degli equilibri subirà un pesante contraccolpo. E tutti sappiamo quanto lo sport e uno stile di vita sano e attivo possano ridurre non solo i costi sanitari, ma prevenire patologie perché le generazioni prossime ad invecchiare, in quanto più sane ed autosufficienti, non richiedano assistenza crescente con costi prevedibilmente poco sostenibili.

La bellezza della terza o quarta età può essere scoperta anche attraverso l’esercizio fisico, talvolta reso più attrattivo da contesti e ambienti adeguati

Pur meritando tutte le considerazioni di circostanza calate nei sistemi di ogni singolo Paese, vale quindi la pena focalizzarsi sul tema circoscrivendolo al comparto sportivo nazionale.

Perché se è vero che tutti siamo consapevoli del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, reso in molti paesi occidentali ancor più marcato dal tasso di natalità sempre più basso – l’Italia è una delle espressioni apicali del fenomeno negativo delle nascite in calo-, al di là di programmi e servizi per la salute o anti-ageing, i centri sportivi, le palestre o piscine in particolare, sembra non riescano ad andare.

ph Marcus Aurelius by Pexels

Il volume di potenziale richiesta di servizi è destinato a crescere a dismisura, non fosse altro perché la Boomer e la X Generation numericamente peseranno sul totale della popolazione a tal punto da suggerire non solo servizi, ma strutture dedicate agli ex giovani degli anni 70-90.

Oggi nei vari palinsesti di attività di palestre e piscine non mancano proposte per gli over 50 e 70, ma spesso manca uno studio mirato e strategico, volto ad essere di forte richiamo per queste categorie interessate ad invecchiare in salute e a prevenire patologie serie attraverso l’esercizio fisico.

Ma quante strutture oggi sono pensate per questa parte di popolazione? In genere ci si avvale di impianti realizzati per lo sport in senso tradizionale, ovvero per le giovani generazioni con possibile e agevole estensione al cliente adulto.

Correre, praticare sport, muoversi: giovani e meno giovani ne beneficiano e, in prospettiva, ne guadgnano salute e felicità di ogni praticante ph Run ffwpu by Pexels

Tuttavia fra un quarantenne e un settantenne le differenze nelle aspettative, nei bisogni, nelle aree da dedicare così come i percorsi idonei, sono veramente rilevanti.

In pratica disponiamo di un sistema di impianti sportivi non ideale per le categorie che domineranno numericamente la popolazione e tantomeno servizi e personale sono preparati a fare fronte alle aspettative da soddisfare delle persone meno giovani, finanche quelle di oltre 80 anni.

Forse quando si ammodernano gli impianti sportivi o si progettano nuovi complessi, che siano palestre, piscine o centri polifunzionali, va dato risalto a questa nuova necessità sociale del terzo millennio.

Ne guadagneranno gli imprenditori, manager operatori sportivi più avveduti e il loro business; ma ne guadagneranno e beneficeranno in qualità di vita, salute e prospettive di sana longevità milioni e milioni di cittadini, che rappresentano il grande potenziale per incrementare la clientela di ogni realtà sportiva.

Lo sport per tutti unisce giovani e meno giovani nella ricerca della forma fisica per godere di buona salute e prevenire patologie serie – ph Swimming.org

Quindi che i governi nazionali, territoriali e le istituzioni si occupino del problema di una popolazione che invecchia è fondamentale, ma non è da meno il compito che spetta a sistema sportivo nazionale, ancor più nella sua parte privata, visto che il pubblico tende puntualmente a scaricare/delegare alla su questa lo sviluppo di idee, progetti, servizi ed attività che afferiscano allo sport, ancor più se rivolto a chi tanto giovane non lo è più.

In tal senso attendiamo buone nuove dal prossimo SportCity Meeting (1-2 aprile) e, per capire un po’ di più del processo di invecchiamento in salute, suggeriamo la rubrica 50 Plus che ospita HA Wellbeing, con spazi anche su wbox.it, e la lettura del libro di Gianluca Scazzosi di imminente uscita “Cinquanta per sempre”.

ph Anna Shvets by Pexels

Scritto da Marco Tornatore