L’ultima circolare inviata da Beatrice Masserini fornisce dettagli utili per orientarsi e poter richiedere possibili finanziamenti a fondo perduto, rispettando la scadenza del 6 dicembre, data ultima per presentare la domanda
Studio Cassinis e la dottoressa Masserini sono una fucina di aggiornamenti e informazioni in materia di norme, fisco e scadenze veramente fondamentale per chi opera nel nostro settore. Per wbox.it è quindi un’opportunità unica ricevere in redazione le comunicazioni di Studio Cassinis e divulgare poi a tutti gli operatori del comparto attraverso il nostro portale. Resta evidente che questa forma di sostegno sia per l’ammontare complessivo stanziato che per l’ampia cerchia dei beneficiari, difficilmente potrà essere risolutiva per le sorti del comparto piscine, le cui difficoltà sono veramente pesantissime. Ma è apprezzabile che anche questa forma di sostegno preveda fra i destinatari le piscine che rientrino nei parametri richiesti.
Questa l’ultima segnalazione ricevuta dalla dottoressa Masserini, oggi 21 novembre.

beatrice.masserini@studiocassinis.com
PISCINE, BAR, RISTORANTI: DOMANDE FONDO PERDUTO DAL 22 NOVEMBRE AL 6 DICEMBRE 2022
Continua l’attività dell’Agenzia delle Entrate per consentire l’attribuzione dei contributi a fondo perduto previsti dalle norme emergenziali.
Con il Provvedimento n. 423342 del 18 novembre 2022, sotto riportato, è stato approvato il modello “istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà” previsto dall’art.1-ter, comma 2-bis del D.L. 73 del 25.05.2021 (“Decreto Sostegni Ter”).
Le risorse stanziate ammontano a 40 milioni di euro e spettano alle imprese operanti in alcuni settori economici particolarmente danneggiati dall’emergenza da Covid-19: ristorazione, gelaterie, pasticcerie, bar, catering, organizzazione di feste e cerimoni e piscine (codici Ateco 2007 n. 96.09.05 o 93.11.2 o appartenente ad uno dei gruppi di codici Ateco 2007 n. 56.10, 56.21 o 56.30).
Ulteriore condizione per essere considerata impresa in difficoltà, è quella di aver subìto una riduzione dei ricavi del periodo di imposta 2021 non inferiore al 40% rispetto ai ricavi del periodo di imposta 2019.
Gli importi dei ricavi sono determinati secondo le regole fiscali (articoli 85, comma 1, lettera a) e b) del Tuir).

Per le imprese costituite nel 2020, che non continuano l’attività di un soggetto deceduto o cessato, la riduzione del 40% va determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020, successivi a quello di apertura della partita Iva rispetto all’ammontare medio mensile del 2021.
Le imprese, per accedere al contributo, devono risultare regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese alla data di presentazione dell’istanza e devono avere sede legale od operativa ubicata sul territorio italiano.
La trasmissione dell’istanza può essere effettuata a partire dal 22 novembre 2022, ma non sarà un “click day”.
La ripartizione dei fondi avverrà, infatti, dopo il termine ultimo per la presentazione delle istanze, il 6 dicembre 2022, per il 7’% in eguale misura a tutti i soggetti che hanno validamente presentato la richiesta per il contributo; il 20% delle risorse finanziarie è ripatito tra le imprese beneficiarie che nel 2019 avevano un ammontare di ricavi superiore a 400.000 euro ed il restante 10% è ripatito, in aggiunta alle precedenti assegnazioni, per le imprese con un ammontare di ricavi 2019 superiori ad 1 milione di euro.
L’ammontare del contributo riconosciuto ad ogni impresa sarà pari al minore tra l’importo determinato a seguito della ripartizione percentuale il residuo di aiuti ancora fruibili nei limiti del regime “de minimis” che dovrà essere indicato nell’istanza con dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Vanno attesati gli aiuti “de minimis” la cui registrazione nel RNA è avvenuta od avverrà nel triennio 2022-2023-2024 relativi all’esercizio finanziario in corso ed ai due precedenti.
Per compilare ed inviare la domanda si può utilizzare
- il servizio web gratuito disponibile nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi del sito internet dell’Agenzia delle Entrate;
- un software di mercato che rispetti le specifiche tecniche emanate con il provvedimento, inviando la domanda tramite i canali telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia.
La domanda online può essere trasmessa – a cura del richiedente o di un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale “Fatture e corrispettivi” o sulla base di specifica delega – a partire dal 22 novembre 2022 ed entro la scadenza del 6 dicembre 2022.

Nello stesso periodo è possibile, in caso di errore, presentare una nuova richiesta, in sostituzione di quella precedentemente inviata.
Tramite la domanda online ristoranti, bar, piscine e catering dichiarano di essere in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Ma quanto spetta a ciascun soggetto beneficiario?
Come sopra anticipato, i 40 milioni di euro a disposizione per questa tipologia di contributi a fondo perduto vengono ripartiti tra le imprese beneficiarie nelle percentuali che seguono:
- il 70% del totale sarà suddiviso tra tutti coloro che hanno i requisiti per ricevere i nuovi contributi a fondo perduto;
- il 20% tra le imprese con ricavi superiori a 400.000 euro come somma aggiuntiva;
- il restante 10% come ulteriore cifra aggiuntiva tra i soggetti con un ammontare dei ricavi superiore ad euro 1.000.000,00.
Gli importi, quindi, vengono stabiliti solo una volta conclusa la procedura di accesso ed il pagamento viene effettuato da parte dell’Agenzia delle Entrate sul conto corrente indicato in fase di domanda.
Riepiloghiamo qui sotto i codici Ateco per i quali Il Decreto Sostegni ter ha previsto questa particolare tipologia di contributi a fondo perduto:
Codice ATECO | Attività |
96.09.05 | Organizzazione di feste e cerimonie |
56.10 | Ristoranti e attività di ristorazione mobile |
56.21 | Fornitura di pasti preparati (catering per eventi) |
56.30 | Bar e altri esercizi simili senza cucina |
93.11.2 | Gestione di piscine |
Come detto, condizione fondamentale per poter beneficiare dei contributi a fondo perduto è un calo dei ricavi non inferiore al 40% nel confronto tra 2021 e 2019.
Ma non si tratta dell’unico requisito; queste aziende, infatti, devono rispettare anche i seguenti parametri:
- risultare regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese;
- avere sede legale od operativa ubicata sul territorio nazionale;
- non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, ad eccezione delle microimprese e piccole imprese che rispettino il punto precedente e che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.
Restano in ogni caso esclusi i seguenti soggetti:
- imprese destinatarie di sanzioni interdittive;
- imprese che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque ostative.
Lo Studio Cassinis rimane a disposizione per eventuali chiarimenti od assistenza: Beatrice Masserini – beatrice.masserini@studiocassinis.com

COMUNICATO STAMPA
Contributi a fondo perduto per ristoranti, bar, piscine e catering
Dal 22 novembre si può fare domanda per ricevere gli aiuti
Pronti modello e istruzioni per i titolari di ristoranti, bar, piscine, attività di catering e di organizzazione di cerimonie che intendono richiedere i contributi destinati a questi settori in difficoltà dal decreto “Sostegni bis” (Dl n. 73/2021). Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, detta le regole per presentare la domanda e stabilisce il calendario per l’invio: da martedì 22 novembre a martedì 6 dicembre. Le imprese richiedenti devono aver registrato nel 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40% rispetto a quelli del 2019.
Come compilare e inviare la domanda – Per compilare e inviare la domanda si può utilizzare il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Per la compilazione è anche possibile utilizzare software di mercato che rispettino le specifiche tecniche emanate con il provvedimento, inviando la domanda tramite i canali telematici Entratel o Fisconline dell’Agenzia. L’istanza può essere trasmessa – a cura del richiedente o di un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale o al servizio di consultazione delle fatture elettroniche nel portale “Fatture e corrispettivi” o sulla base di specifica delega – a partire dal 22 novembre al 6 dicembre 2022. Nello stesso periodo è possibile, in caso di errore, presentare una nuova richiesta, in sostituzione di quella precedentemente inviata.
Chi può accedere al bonus – Possono richiedere il contribuito le imprese che esercitano come attività prevalente una di quelle individuate dai codici ATECO 2007: 56.10 (ristoranti), 56.30 (bar), 93.11.2 (gestione di piscine), 56.21 (catering per eventi), 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie) e hanno subito nell’anno 2021 una riduzione dei ricavi di almeno il 40 per cento rispetto a quelli del 2019. Per le imprese costituite nel corso del 2020 la riduzione del 40 per cento è determinata tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021 rispetto all’ammontare medio mensile dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita Iva. Inoltre, le imprese devono essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda e devono avere sede legale o operativa ubicata in Italia.
Il calcolo del contributo – Trascorso il termine per la presentazione delle domande, l’Agenzia delle Entrate suddividerà i finanziamenti disponibili per il contributo stabiliti dal Dl n.73/2021. L’importo del contributo per ciascuna impresa sarà pari al minore tra la somma determinata a seguito della ripartizione e quella residua di aiuti ancora fruibili, determinata in base all’ammontare di aiuti in regime “de minimis” riportato nella domanda. Il contributo sarà accreditato direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nell’istanza.
Roma, 18 novembre 2022