A tre anni dal varo, il colosso americano decide di fermare la linea di fitness tracker Halo con probabile licenziamento del personale della divisione
Il business comanda e se le vendite non rispondono a parametri e attese dell’azienda, si chiude. La sintesi del business di Amazon è questa, ancor più se calata nello spirito medio dell’impresa statunitense, per la quale vendite e ritorni devono assicurare sempre il massimo o la rispondenza ai piani aziendali, pena lo stop dell’attività. Regola che vale in assoluto per multinazionali come Amazon.
Così, dopo 36 mesi di attività, il comparto fitness chiude i battenti. Il 31 luglio, infatti, Amazon chiuderà la divisione distintasi con il lancio di Halo nel 2020, i cui prodotti di punta sono i device View, Band e Rise, funzionali al monitoraggio dell’attività fisica e dello stile di vita.

Un settore merceologico troppo competitivo quello del fitness e dei tracker in particolare, nel quale Amazon non ha avuto facilità di successo come in altri ambiti.
Operazione “indolore” per chi negli ultimi 12 mesi ha acquistato un prodotto o accessorio Halo, perché si vedrà rimborsare il valore dell’acquisto. Molto più dolorosa sarà invece la sorte dei dipendenti della divisione perché destinati all’inesorabile licenziamento.
La scelta di Amazon non coincide con la grande crescita delle vendite prodotto sportivo su scala globale (superati i 116 miliardi di dollari di volume complessivo), ma è riferito solo a questo filone commerciale, ovvero dei fitness trackers.

Invero Amazon prosegue negli investimenti ed impegno in ambito sportivo: fra le azioni di spicco, la partnership per la Champions League di calcio, con i diritti pieni in Germania e Inghilterra e mantenendo i diritti televisivi in Italia fino al 2027; ha stretto un solido accordo con Dazn su scala globale attraverso Prime Video, con riferimento particolare allo streaming e consolida il rapporto per la Liga di calcio in Spagna con un programma dedicato e diffuso da Prime Video. Senza dimenticare che per prima ha investito su una piattaforma in streaming per la diffusione in diretta di eventi NFL, NBA, Premier League e molti altri circuiti top mondiali.
Insomma, dove il business si sviluppa, Amazon non disarma, anzi, rilancia. Evidentemente il settore fitness per il colosso americano si è rivelato poco foriero di risultati rispetto ai propri standard e la scelta è di chiudere definitivamente da fine luglio di quest’anno.
