L’emergenza energetica sta complicando la già difficile situazione delle piscine e gli enti di riferimento del settore hanno incontrato la rappresentanza politica della Regione per trovare delle soluzioni
La stampa regionale ha dato ampio risalto alla questione Piscine e all’incontro che ha visto protagonisti i rappresentanti del settore alla guida di FIN Veneto, SIGIS e Assonuoto, e della Regione Veneto.

Le voci ragionevolmente molto preoccupate è auspicabile vengano puntualmente ascoltate a livello regionale, come è già accaduto in altre regioni, su tutte la Sardegna, dove il paziente lavoro di FIN Sardegna, guidata dal presidente Danilo Russu, con i vertici della Regione ha assicurato complessivamente aiuti vicini ai 2 milioni di euro per le circa 50 piscine pubbliche dell’Isola. Anche l’Emilia Romagna si è già mossa in modo solidale e su questa scia sembra ben instradata anche l’intesa fra operatori delle piscine e Regione Veneto.
Questo il comunicato social diffuso sa Assonuoto sull’incontro tenutosi l’ 8 febbraio

Oggi l’incontro della commissione Cultura e Sport, presieduta da Francesca Scatto (Lega-Lv), con i vertici regionali di Assonuoto, della Federazione Italiana nuoto e con il Sindacato italiano gestori impianti sportivi (Sigis), impegnati a rappresentare la situazione di grave crisi in cui versano società sportive e gestori di impianti natatori a causa del costo triplicato di energia elettrica e gas.
A lanciare l’allarme sulla sopravvivenza delle circa 800 piscine venete, di cui 250 pubbliche, sono stati Alessandro Valentini di Assonuoto, Roberto Cognonato di Fin Veneto e Sergio Tosi del Sindacato gestori impianti sportivi.
Ieri l’approvazione unanime in aula della mozione proposta dal consigliere veronese Alberto Bozza (FI), che impegna la Regione ad attivarsi a favore dei gestori di piscine e impianti sportivi.
