Lo Sportsystem italiano dà segnali confortanti (non la filiera di piscine e palestre): nella distribuzione vanno meglio le catene e, fra le imprese, 6 su 10 investono sull’ecosostenibilità
L’assemblea Assosport, tenutasi il 31 gennaio in diretta streaming presso Tecnica Group, ha registrato numeri importanti. Nella sessione pubblica oltre le 330 presenze indicano il grande interesse per la ricerca su imprese ed ecosostenibilità coordinata da Assosport e Università di Padova. Settanta le presenze nella sessione privata dell’assemblea: è intervenuta la presidente Anna Ferrino che ha fatto una brillante relazione, cui è seguita l’approvazione del bilancio 2020.

Sulla situazione dello Sportsystem e delle imprese si è dato rilievo nella notizia del 3 febbraio. Circa invece la distribuzione dell’articolo sportivo, in Italia si è registrato un ulteriore calo nel dettaglio indipendente. Reggono meglio invece le catene che, con 532 punti vendita, coprono il 55% degli acquisti totali, pari a 1,2 miliardi di euro (Dati sell in, fonte: Dimark).

Tornando alla sessione pubblica dell’assemblea, molto apprezzato l’intervento di Valentina De Marchi, Associate Professor presso l’Università di Padova, che ha presentato i risultati della ricerca condotta nello scorso autunno. I dati raccolti indicano che le aziende dell’articolo sportivo sono già impegnate da tempo in questo percorso. Ma anche gli investimenti riservati ai progetti di economia circolare sono importanti ed in crescita. Infatti 6 aziende su 10 dirottano oggi più del 10% del totale degli investimenti in progetti ecosostenibili. Una percentuale destinata a crescere sensibilmente nei prossimi anni.

Da Assemblea Assosport; fonte Assosportweek