Essere impresa, anche per società sportive vicine a questa configurazione o, di fatto, società commerciali, significa poter contare su aggiornamenti di taglio economico-produttivo, per capire in quale quadro ci stiamo muovendo e prevedere scenari futuri. Assosport assiste così i suoi associati
Non tutte le organizzazioni e sigle riescono ad interpretare al meglio problemi, istanze e quadro di riferimento per le Imprese del settore sportivo. Assosport sicuramente sì, non foss’altro che per la sua natura confindustriale. La “casa” delle imprese del comparto sportivo (la sezione Assofitness è la miglior sintesi dell’identità delle aziende di tale ambito) aggiorna gli associati su situazioni sia collegate allo sport e alla pratica sportiva, sia, soprattutto alla dimensione economica, produttiva e finanziaria che riguarda ogni impresa qualificabile come tale.

Il periodico resoconto che riporta Assosport (da Assosport Weekly) sulla situazione congiunturale o produttiva, che aiuta ad inquadrare i problemi e gli sviluppi sistemici, senza fare astrazione dall’andamento dell’economia, dovrebbe essere un riferimento irrinunciabile per chiunque faccia impresa in Italia. Anche per le società sportive che hanno dimensioni, visione e specificità tipiche delle aziende, pur non configurandosi (ancora) come società commerciali.
Oggi, anche dal report di Assosport-Confindustria, abbiamo conferme che prevalgono incertezze e una prospettiva di contrazione industriale dello 0,6%: evidenze che inducono a muoversi con prudenza, senza deprimere piani di crescita fondamentali per una ripresa da rafforzare.
Questo quanto ha comunicato Assosport: suggeriamo di leggere e di approfondire esaminando l’indagine il cui link è in coda

Si diffonde l’indagine rapida sulla produzione industriale del Centro Studi di Confindustria dal titolo: “Produzione industriale ancora in calo a maggio (-1,4%). L’incertezza pesa sulle prospettive”
L’attività industriale italiana è stimata in flessione a maggio (-1,4%), dopo l’arretramento in aprile.
Nel 2° trimestre 2022 si avrebbe così una contrazione già acquisita di -0,6% della produzione industriale, dovuta in particolare al rialzo dei costi dell’energia e alle difficoltà di approvvigionamento, acuiti dalle operazioni militari russe in Ucraina. Le indagini qualitative (ISTAT e IHS-Markit) continuano ad evidenziare timori riguardo la persistenza dei fattori che frenano l’attività produttiva delle imprese.
SCARICA L’INDAGINE

Fonte Assosport Weekly