I dubbi in merito riguardano tanti operatori e, per fare un po’ di chiarezza, prendere in esame diverse situazioni risulta quanto mai utile, senza dimenticare che un’attestazione del sano stato di salute del cliente è una buona tutela e una sicurezza
Beatrice Masserini beatrice.masserini@studiocassinis.com
Quale certificato medico potrebbe essere opportuno per accedere in palestra o per frequentare un corso di nuoto è argomento che sovente inquieta titolari o manager. E non sempre è chiaro quello che prevede la legge, senza dimenticare che un certificato medico, per evitare conseguenze in caso di un malaugurato incidente, può essere una buona tutela per il legale rappresentante o il responsabile del centro sportivo.
A dissipare più di qualche dubbio ci pensa Beatrice Masserini (Studio Cassinis) con queste spiegazioni estrapolate dall’ottima newsletter che l’esperta invia puntualmente alla nostra redazione.

QUANDO È NECESSARIO UN CERTIFICATO MEDICO PER FARE SPORT
Sono diverse le situazioni in cui un certificato medico può, oppure deve, essere richiesto. In base alla normativa vigente, dipende dal tipo di attività che si desidera svolgere e dalla società organizzatrice.
Il dubbio, quando ci si iscrive in palestra, in piscina od in un centro di padel, è se occorra un certificato medico sportivo che attesti l’assenza di controindicazioni allo svolgimento dell’esercizio fisico. La confusione è legittima. Se è chiaro a tutti che per praticare qualsiasi disciplina a livello agonistico, è obbligatorio un certificato di idoneità sanitaria, lo è meno quando si vogliano eseguire lezioni di yoga, pilates, spinning, danza, nuoto, tennis ed altri sport, a livello amatoriale.
Caso 1: non obbligatorio ma può essere chiesto
In questo caso il club che organizza il corso e che non fa parte né di una Federazione sportiva nazionale, né di un Ente di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, potrebbe richiedere un certificato di attività ludico-motoria. Il certificato in questo caso non è più obbligatorio ma non è stato abolito, e può essere rilasciato da qualsiasi medico.
Caso 2: obbligatorio “non agonistico”
Invece, per tesserarsi e partecipare alle attività non agonistiche organizzate dalle ASD e SSD che sono sempre affiliate a Federazioni sportive e/o ad Enti di promozione sportiva, è assolutamente necessario ottenere un certificato per l’attività sportiva non agonistica. In sostanza, questo documento potrebbe servire per tante attività, da quelle più ricreative, come gli scacchi ed il bridge, alla ginnastica dolce, fino a quelle più impegnative, come corsa, equitazione, ciclismo, canottaggio, calcio e basket.

Caso 3: per attività ludico-motoria
Non è strano che alcuni centri fitness, sebbene non siano iscritti agli Organismi approvati dal Coni, pretendano comunque il certificato di idoneità non agonistica, mettendo a disposizione propri medici per la compilazione. Si vogliono tutelare in caso di malore o di infortunio dell’utente durante l’allenamento, ma proprio a tale scopo le palestre fuori dal circuito del Coni potrebbero avvalersi del certificato per attività ludico-motorie.
Quali medici possono certificare
Gli unici autorizzati a produrre il certificato per l’attività sportiva non agonistica sono i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, gli specialisti in medicina dello sport ed i medici di qualsiasi specialità tesserati alla Federazione medico sportiva italiana. Per quest’ultima categoria non esiste un elenco nazionale. L’unico modo per il cittadino di identificare gli iscritti è chiedere direttamente al medico il numero di iscrizione all’Organismo.
Il certificato è a pagamento. Non esiste un tariffario ed il prezzo varia in media da 30 euro a 50 euro.
La validità del certificato è di un anno ma, a discrezione del medico, può essere limitata anche a sei mesi in caso di pazienti cronici, oncologici, con ipertensione o diabete in fase di valutazione. Se dovesse subentrare un problema clinico rilevante ai fini dello svolgimento dell’esercizio fisico, bisogna rivolgersi subito al medico certificatore che può indicare di sospendere in parte o del tutto l’attività sportiva.

Sono obbligati a presentare il certificato tutti i soggetti sopra i 6 anni di età (tra 0 e 6 anni in casi specifici indicati dal pediatra) che si iscrivono alle società sportive di cui sopra e che non sono considerati atleti agonisti (l’età di accesso all’agonismo è definita dalle singole Federazioni), ma anche gli alunni che partecipano ai giochi sportivi studenteschi, per le fasi provinciali e regionali (per quella nazionale serve l’idoneità agonistica) e ad altri eventi sportivi della scuola, come la corsa campestre.
Per gli studenti, su richiesta del dirigente scolastico, e per i disabili di ogni età, il certificato è gratuito.