Il percorso per la piena entrata in vigore della nuova legge ha diversi ostacoli da superare, fra interpretazioni non chiare e timori per l’impatto economico, forse eccessivo
CIWAS era stata fra le prime a caldeggiare un posticipo della entrata in vigore della norma ed oggi sono diversi, anche fra i rappresentanti istituzionali, a paventare che gli effetti potrebbero essere non ideali per il sistema sportivo. Intendiamoci, non si tratta di rimettere tutto in discussione, ma di rendere più progressiva l’applicazione della Riforma e rivederne alcuni punti critici e molto discussi, su tutti le 18 ore attualmente previste come parametro di riferimento per il lavoro sportivo. CIWAS, attiva nei tavoli di confronto, con il suo presidente Andrea Pambianchi, fa un quadro sintetico ed esaustivo con un comunicato

RIFORMA:
Iniziata l’indagine di approfondimento sulla sostenibilità economica
Dai primi interventi appare chiaro che se la riforma fosse entrata in vigore il primo gennaio sarebbe stato un disastro.
Vale la pena ricordare che CIWAS ha, da sempre con fermezza, rappresentato tali problematiche e che l’ipotesi di far partire la riforma per poi metterla a punto in corsa fosse assolutamente errata, rischiosa e che si sarebbe trasformata in un boomerang per gli Operatori.
Con piacere ritroviamo nelle parole del Ministro Abodi e dell’On. Perissa e degli altri intervenuti il contenuto degli emendamenti presentati da Ciwas.
Molti infatti i dubbi interpretativi, le lacune operative e la preoccupazione sull’impatto economico che, come sottolineato dal Ministro Abodi (minuto 49), sarebbe dovuto avvenire precedentemente VEDI IL VIDEO 1
Negli interventi si è posta l’attenzione sulla necessità di arrestare il flusso di sentenze di cassazione (min.6/7) ed un sostegno per ridurre l’impatto dei rincari energetici (min 11) di rendere la Riforma sostenibile in maniera strutturata rivedendo il parametro delle 18 ore, potendo prevedere un’entrata in vigore progressiva (video 3: dal min. 35) e l’opportunità di istituire un fondo/comparto pensionistico speciale per il sistema sportivo (min. 40 e 50) .
Di fondamentale rilievo anche le parole del Presidente CONI Malagò e del Dr. Mancino presidente della Commissione fiscale del Coni, che hanno rimarcato l’esigenza di chiarire le molte lacune e semplificare gli adempimenti, la necessità di mantenere l’architettura dei “redditi diversi” per specifiche funzioni e l’urgenza di rivedere il parametro delle 18 ore VEDI IL VIDEO 2 Ad aprire il ciclo di audizioni l’intervento dell’Avv. Cozzoli AD di Sport e Salute Spa che ha riportato importantissimi dati sull’impatto del Settore Sportivo su PIL e Stili di Vita. VEDI IL VIDEO 3
