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CIWAS: la sentenza della corte UE recepisce le istanze presentate

La sentenza della Corte di Giustizia europea conferma la riduzione dell'iva per i servizi sportivi

La riduzione dell’IVA per i servizi sportivi, ribadita dall’UE, è uno dei punti per cui si è battuta la Confederazione che legittimamente si compiace ed evidenzia questa conquista a beneficio del comparto

Ne abbiamo dato notizia il 16 novembre, grazie ad un inciso di Beatrice Masserini che ha commentato la sentenza della Corte di Giustizia europea del 22 settembre. Per chi fosse interessato all’approfondimento della dottoressa Masserini, questo è il link dell’articolo: https://wbox.it/riduzione-iva-la-corte-di-giustizia-ue-conferma/

Con il comunicato di seguito pubblicato, l’argomento viene ripreso da Ciwas per evidenziare come da tempo si fosse battuta per ottenere la riduzione dell’IVA che ora la stessa Corte di Giustizia europea legittima con una sentenza di cui può beneficiare il settore e che è aderente con le richieste avanzate dalla stessa Ciwas rappresentata dal presidente Andrea Pambianchi in merito ai Centri per la Salute e all’aliquota IVA ridotta al 4%.

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA IN LINEA CON LE ISTANZE DI CIWAS

Lo Sport deve beneficiare di IVA ridotta

Un grande passo avanti per tutto il Settore, ed una conferma della congruità di quanto contenuto nelle istanze del Documento Unico Centri per la Salute messo a punto da Ciwas ed altre 7 Associazioni di Categoria, dove viene richiesta l’aliquota iva ridotta al 4%

E’ successo in Belgio, dove la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha accolto la denuncia sporta da un fitness club e si è pronunciata a favore dell’abbassamento dell’IVA sui servizi sportivi con la sentenza del 22 settembre 2022 – ottava sezione relativa alla disputa tra The Escape Center BVBA e lo Stato del Belgio (causa C-330/21)”

Nel caso specifico quindi la Corte Europea ha dato ragione alla Struttura Sportiva e non allo Stato del Belgio rispetto all’applicazione dell’IVA ridotta “una prestazione di servizi consistente nella concessione del diritto di uso degli impianti sportivi di una palestra e nel fornire assistenza a singoli o gruppi può essere assoggettata ad un’aliquota ridotta dell’imposta sul valore aggiunto qualora tale assistenza sia connessa all’uso degli impianti di cui trattasi e sia necessaria alla pratica dello sport e dell’educazione fisica o qualora la suddetta assistenza sia accessoria al diritto di uso dei suddetti impianti o all’uso effettivo degli stessi.”

CONSULTA QUI LA SENTENZA

ph Victor Freitas by Pexels

L’applicazione dell’aliquota IVA ridotta prevista per il diritto di utilizzo degli impianti sportivi spetta dunque anche per l’assistenza personalizzata e le lezioni di gruppo – come analizzato anche sul sito di Ipsoa – indipendentemente dalla scelta compiuta dal singolo utente relativamente all’utilizzo delle infrastrutture messe a disposizione dalla palestra o alla partecipazione alle lezioni di gruppo. A stabilirlo è la Corte di giustizia UE nella sentenza C-330/21 del 22 settembre 2022, che ha inteso privilegiare la natura oggettiva delle prestazioni: l’indagine sulla volontà del singolo utente sarebbe infatti contraria agli obiettivi perseguiti dal sistema dell’IVA di garantire, da un lato, la certezza del diritto e, dall’altro, la corretta e semplice applicazione dell’aliquota ridotta.

Certamente questa sentenza è relativa al caso specifico avvenuto in Belgio, ma in ogni caso costituisce un importante precedente ed una conferma della legittimità delle richieste del Settore anche in Italia.

Scritto da redazione