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Congepi: lettera ad Abodi perché le piscine non abbiano a capitolare

Una lettera che esprime istanze e preoccupazioni per un settore in difficoltà ph kindel media by pexels

La Confederazione, che aggrega molti gestori di impianti acquatici, è sempre attiva per tutelare interessi e diritti di chi offre un servizio sociale fondamentale, chiedendo al ministro di agire nel rispetto di tempi e precise istanze

Mentre le siglette nate come funghi durante il periodo pandemico sono scomparse, la più convincente Congepi mantiene il suo impegno e agisce nell’interesse del settore. Questa volta lo fa scrivendo al Ministro dello Sport perchè, come sintetizza la comunicazione social,…

…“Rimanere fermi quando le cose vanno male significa peggiorarle.
Per questo motivo, a seguito dei continui ritardi da parte della politica nel trovare soluzioni a tutela di un settore, quello degli impianti natatori, in grave sofferenza e già provato da anni difficili, Congepi ha voluto mandare nuovamente un segnale, scrivendo al Ministro dello sport e dei giovani,Andrea Abodi, per ribadire le proprie istanze e per lanciare l’ennesimo grido d’allarme.
Che speriamo venga colto in tempi brevi, perché di tempo non ce n’è.

In tutta sincerità non sappiamo se inviare missive al Ministro dello Sport, presissimo da diverse priorità divise fra Riforma, emendamenti, Olimpiandi 2026, Serie A e un quotidiano comunque intenso, sia la soluzione ai problemi che vivono diverse realtà del comparto, ma sicuramente è un segnale significativo che viene dato e mandato all’interlocutore principe dello sport in termini politico-normativi.

ph Myrtha Pools

Per dare più forza a queste iniziative che hanno diversi precedenti nel passato, con esiti in genere poco incoraggianti, è necessario che segua una eco mediatica purtroppo quasi mai alimentabile, almeno per la stampa e i canali televisivi nazionali che contano.

Noi, pur se circoscritti al perimetro di settore e specialistico, come wbox cerchiamo in parte di sopperire alla sensibilità mediatica piuttosto irrilevante, ma paventiamo di essere una goccia nell’oceano dell’informazione. Bene che ci si serva dei canali social come sta facendo Congepi, con sponde di altri operatori, ai quali ci affianchiamo di buon grado, confidando di dare più forza agli appelli della Confederazione.

I rappresentanti dielle diverse sigle confluite nella Confederazione ph Congepi-ForumPiscine

Appelli, che acquisirebbero consistenza rilevante se ci fosse anche il pieno appoggio di altre sigle che rappresentano il mondo delle piscine e dei centri sportivi: e qui, purtroppo, mancano quella coralità e compattezza che sarebbero fondamentali. Anzi, siccome la tal sigla si fa promotrice di richieste sensate e decisive per tutti, prevale l’atteggiamento di realtà omologhe di lasciare isolato chi intercetta i bisogni degli operatori e li riporta all’autorità competente, per seguire una medesima strada in modo autonomo e del tutto autoreferenziale, dicendo le medesime cose, ma in modo un po’ diverso. Risultato: confusione e risposte di circostanza (o non risposte) dell’istituzione interpellata, senza che gli effetti siano quelli sperati.

Congepi merita un plauso, ma non possiamo continuare ad apprezzare azioni a spot di ogni ente rappresentativo se proprio fra sigle non si agisce in sinergia nell’interesse di tutti e non di pochi. Ma questo lo diciamo da anni e ormai prendiamo atto che la marginalità cui il comparto viene relegato è frutto delle disarmoniche posizioni di chi dovrebbe invece battersi, in modo maturo e responsabile, per una compattezza tout court.

Compiacendoci con Congepi e il suo presidente Luca Bosi, questo è il testo integrale della lettera inviata ad Andrea Abodi e leggibile anche sul sito della Confederazione: https://www.congepi.it/2023/05/16/lettera-di-congepi-al-ministro-per-lo-sport-e-i-giovani-andrea-abodi/#page-content

Lettera di Congepi al Ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi

Al Ministro per lo Sport

Dott. Andrea Abodi 

Egregio Sig. Ministro,  

pochi giorni seguenti dalla formale costituzione di CONGEPI, dopo la precedente esperienza pluriennale come Coordinamento Nazionale, Le inviammo un documento contenente alcune istanze sulle quali poggiava (e poggia tuttora) la sopravvivenza dell’impiantistica sportiva natatoria, che come ben sa è stata drammaticamente colpita prima dal COVID19 e successivamente dal fenomeno del caro bollette.  

Abbiamo sentito il dovere (in rappresentanza di oltre il 25% dei gestori italiani) di scriverLe nuovamente poiché la situazione, che ha diversi fronti aperti, si sta drammaticamente deteriorando, come dimostrato dagli oltre 30% di impianti chiusi definitivamente (o temporaneamente) sul territorio nazionale e dalla pressochè totalità di gare deserte per la gestione (anche senza investimenti correlati) delle strutture natatorie. 

Come nostra abitudine, e con fare costruttivo, illustriamo per punti le tematiche di maggiore urgenza. 

Il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, cui è rivolta la lettera di Congepi

EMERGENZA ENERGETICA: OBIETTIVO SOPRAVVIVENZA DEL SETTORE E CONTRASTO RISCHIO CHIUSURA 

CONGEPI proponeva

  1. Prezzo calmierato a 0,55€ /mc (gas) e 0,25 €/kwh (energia) (il doppio del prezzo medio 2019) per la stagione invernale 2023
  2. Credito di imposta prorogato ad almeno tutto il secondo trimestre 2023 e accessibile con requisiti equilibrati e per tutte le forme giuridiche delle società di gestione (ASD, SSD, società di capitali, cooperative)
  3. Possibilità di accedere in via diretta alla CIG straordinaria per il personale dipendente delle piscine chiuse per impossibilità a coprire i costi di gestione delle utenze
  4. Norma transitoria valida fino alla fine dell’emergenza energetica che consenta la sospensione del servizio senza incorrere in sanzioni o rescissioni contrattuali 
  5. Un finanziamento a fondo perduto (come accaduto nel 2022) di 100ml€ da ripartire agli impianti natatori coperti in base alle dimensioni degli stessi e in proporzione al numero di impianti gestiti dal singolo gestore (onde evitare che i soggetti che hanno più impianti si trovino erogata una somma pari a quella di chi ne ha uno solo)
  6. L’eliminazione (o la riduzione al 50%) dell’IMU per gli impianti natatori privati, che soffrono comunque difficoltà simili a quelli pubblici     

CONGEPI – Confederazione Nazionale Gestori Piscine  Piazzale Mezzaluna n.1 – 00013 MENTANA (RM) www.congepi.it – FB e LinkedIn: congepi  mail: presidenza@congepi.it   

ph Commercial Aquatic Australia

CONGEPI PROPONE (IN RAGIONE DEGLI ULTIMI SVILUPPI E COMUNQUE FATTE SALVE TUTTE LE ISTANZE DI CUI SOPRA): 

  • Lo stanziamento a fondo perduto (che pare, per le piscine, aggirarsi intorno a 67ml€) sia esclusivamente finalizzato agli impianti coperti, venga erogato a tutte le società che li gestiscono (non solo ASD e SSD) indipendentemente dalla forma giuridica e sia commisurato, per ogni gestore, al numero degli impianti gestiti e alla dimensione delle vasche in ognuno di essi. 

In caso contrario si determinerebbe una evidente lesione del principio di equità che deve vigere tra soggetti giuridici che praticano la medesima attività.  

ENTRATA IN VIGORE “RIFORMA DELLO SPORT”

Assunto lo slittamento dell’entrata in vigore al 1 luglio 2023

Non vi è dubbio che tale riforma contiene elementi importanti di regolazione del mondo sportivo ma l’assenza (ancora oggi) dei decreti attuativi e correttivi, l’entrata in vigore in vigenza di anno sportivo e l’aggravio dei costi del personale sono aspetti che il settore non è in grado di ben metabolizzare in una fase critica come quella attuale. Inoltre è seriamente problematico (a 45 giorni dall’entrata in vigore) non avere certezze su diversi punti essenziali, considerando che le società devono avere il tempo materiale di fare nuovi contratti e corrispondere a tutti i necessari adempimenti. 

CONGEPI PROPONE:

  • Uno slittamento al 1° gennaio 2024, possibilmente facendolo conciliare con una riduzione dell’aliquota IVA del 22% applicata ad alcune attività sportive. Se lo sport è salute e benessere appare davvero inverosimile che abbia un’aliquota che è doppia, ad esempio, a quella dei ristoranti. Si ritiene invece che un’aliquota al 5% possa essere quella maggiormente compatibile con il tipo di attività proposta;
  • Un innalzamento a 30 ore settimanali del tetto per il lavoro sportivo, a questo si aggiunga un conteggio su base annua delle ore settimanali in modo da poter meglio coprire le punte di attività che non sono costanti per tutto l’anno ma seguono normalmente il calendario sportivo;
  • Un contenimento dei versamenti INAIL al 20 per mille, anziché al 70 per mille, per ridurre un impatto di oneri davvero troppo significativo e in ragione di un’attività, quella dell’istruttore, che ha fortunatamente una bassa intensità e gravità in termini di infortuni;  CONGEPI – Confederazione Nazionale Gestori Piscine  Piazzale Mezzaluna n.1 – 00013 MENTANA (RM) www.congepi.it – FB e LinkedIn: congepi  mail: presidenza@congepi.it  
  • Una norma transitoria (qualora l’entrata in vigore fosse confermata al 1 luglio 2023) che consenta di adeguare tutti i rapporti di lavoro alla nuova normativa entro il 31 dicembre 2023, evitando di dover interrompere contratti di lavori che hanno già quella scadenza;
  • Una gestione delle posizioni lavorative per il tramite del Registro Nazionale delle attività dilettantistiche, onde evitare enormi aggravi di costi gestionali tramite l’impiego di consulenti esterni. 
Luca Bosi presidente di Congepi

Sul punto inoltre si ritiene (qualora veramente in esame) non compatibile (e forse con tratti di incostituzionalità) un’applicazione della norma differenziata tra piccole, medie e grandi realtà. In tal modo sarebbe leso il principio di equità e trattamento che deve vigere per maestranze che operano nel medesimo settore e con uguale impiego.  

PROPOSTA DI INTRODUZIONE DI DETRAZIONE FISCALE PER LA PRATICA SPORTIVA

Le “Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche e a sottogruppi specifici di popolazione” del Ministero della salute” rendono evidente la necessità di un’azione coordinata tra Governo, Regioni, PA e gestori che sappia colmare un gap particolarmente presente in Italia rispetto alla facilità di accesso alla pratica sportiva, anche con un meccanismo incentivante mediante detrazioni delle spese sostenute. Con la consapevolezza che un tale provvedimento ha effetti sul bilancio dello stato (minori entrate) ma che, a nostro avviso, risultano nettamente compensate dalla minore spesa sanitaria a fronte di una popolazione che pratica abitualmente e massivamente sport. Studi accreditati e consolidati dimostrano ampiamente come 1 euro destinato allo sport produca un risparmio ospedaliero di almeno 5 euro. Usando uno slogan si potrebbe facilmente asserire che “un abbonamento annuale in piscina costa meno di un posto letto giornaliero in ospedale” e fornisce un benessere diffuso alla persona.

PER QUESTE RAGIONI LA PROPOSTA DI CONGEPI È:

Ampliare quanto previsto all’art. 15 i-quinques del TUIR (le spese, per un importo non superiore a 210 euro, sostenute per l’iscrizione    CONGEPI – Confederazione Nazionale Gestori Piscine  Piazzale Mezzaluna n.1 – 00013 MENTANA (RM) www.congepi.it – FB e LinkedIn: congepi  mail: presidenza@congepi.it   annuale e l’abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica rispondenti alle caratteristiche individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, o Ministro delegato, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, e le attività sportive) a ogni fascia di età e con un innalzamento dell’importo massimo da 210 euro a 300 euro.

IVA PER CORSI NUOTO ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA 

Con la risposta a interpello n.393 del 27 luglio 2022 l’Agenzia delle Entrate ha illustrato il trattamento IVA applicabile ai corsi nuoto impartiti da un’associazione sportiva dilettantistica, arrivando ad asserire (nel caso specifico sottoposto) l’applicazione dell’aliquota nella misura ordinaria del 22%. Si tratta di un’interpretazione che lascia comunque dubbi, poiché non vi è dubbio che l’insegnamento alla pratica natatorio rientri all’interno di un processo di educazione alla sicurezza (il nuoto salva la vita) e al benessere.

Risulta quindi del tutto evidente che sia necessaria una interpretazione che riporti la corsistica natatoria (verso gli iscritti/tesserati) nell’ambito della non applicabilità ai fini IVA, in caso contrario (non essendo recuperabile dall’utenza l’aliquota da applicare) si avrebbe il rischio concreto di una enorme cessazione di attività.

Infine si ribadisce la necessità, come sopra richiamata, di una norma che inserisca tutte le attività a regime IVA con un’aliquota del 5%, provvedimento che risulterebbe di certa “convenienza” anche per lo stesso erario.

Scritto da Marco Tornatore

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