Il Centro Studi di Confindustria, nel flash di Assosport Weekly, conferma il trend positivo delle costruzioni (bene per la piscina domestica) mentre soffrono gli altri settori. Lo Sport rientrerebbe nei “servizi” ma non avendo una dimensione economica riconosciuta resta nel limbo
Per chi fa impresa nel comparto fitness/piscina, anche in chiave gestionale, sono veramente utili i resoconti periodici di Confindustria. Assosport è l’anello di congiunzione fra le Imprese della filiera e quest’ultima.

Che il sistema paese sia in difficoltà lo capiamo ogni giorno, ma c’è chi è sicuramente (molto) più penalizzato di altri.
Inutile ribadire che il settore sportivo, filiera inclusa, ha diverse aree di mercato (fitness, piscina) in forte contrazione, mentre altre volano (padel, bicletta, outdoor).
Vola anche il settore delle Costruzioni, che traina pure quello delle piscine residenziali e dell’home fitness, con grandi benefici per le imprese specializzate e per l’indotto.
Agricoltura ed Industria stentano; così come i Servizi, facilmente collegabili a Sport, anche se, il nostro settore, con riferimento a centri sportivi, palestre e piscine, è ignorato totalmente quanto a studi concreti, verifiche, mappature e censimenti.
L’unica cosa certa è la fase difficilissima che lo attanaglia, di cui forse solo gli addetti ai lavori sono veramente consapevoli.

Di seguito la sintesi che fa il Centro Studi di Confindustria, che aggiorna su dati economici del Paese
Nel 1° trimestre 2022 corrono solo le costruzioni. L’industria è scesa ai livelli pre-pandemia. Ancora sotto, servizi e agricoltura.
In Italia il settore delle costruzioni è l’unico a registrare, da oltre un anno, una crescita continua e significativa, proseguita anche nel primo trimestre del 2022: il valore aggiunto è arrivato al +26,9% rispetto al periodo pre-Covid (fine 2019).
L’industria, invece, che aveva recuperato bene dopo la caduta nella prima metà del 2020 dovuta al lockdown, ha perso terreno all’inizio di quest’anno, a causa dei rincari delle materie prime e della difficoltà negli approvvigionamenti, scendendo verso i livelli pre-pandemia (+0,7%).
Servizi e agricoltura restano ancora sotto i valori di fine 2019 (-1,7% e -3,7%). A inizio 2022, in particolare, il valore aggiunto dei servizi è rimasto quasi piatto: è solo per il secondo trimestre che le attese sono in miglioramento, in particolare per il turismo.

Fonte Assosport Weekly