Il report di Ihrsa, ripreso da Il Sole24 Ore, evidenzia come la pratica sportiva da parte delle donne sia in forte crescita, superando spesso gli uomini: altra ragione per cui, in ambito sportivo, le donne dovrebbero essere meglio rappresentate, occupando loro i ruoli dirigenziali
Il nuovo spunto sul ruolo delle donne nello sport lo dà un post di Marco Magnani, sempre attento ed aggiornato sulle evidenze sistemiche e sui trend emergenti. Viene richiamata una ricerca Ihrsa che, ancorchè del 2020, mette in risalto come la pratica sportiva delle donne sia in deciso incremento.

Il breve commento di Magnani, che sintetizza al meglio alcuni dati sulla misura della crescita delle donne che praticano sport, è seguito dall’articolo de Il Sole 24 Ore a firma Marco Bellinazzo. Da rilevare come, nonostante le donne prevalgano fra i praticanti, il peso mediatico dato alle donne resta sempre inferiore a quello riservato agli uomini. Invece di riempirsi la bocca di paroloni tutti espressi per festeggiare la Giornata della Donna, sarebbe meglio che per 365 giorni all’anno le Donne avessero la visibilità e le considerazioni che ampiamente meritano soprattutto in ambito sportivo, anche con riferimento a stili di vita motoriamente attivi.
Il commento di Marco Magnani:
I dati IHRSA (Associazione Internazionale degli Operatori di Fitness) rivelano che il numero di donne che frequenta i fitness club ha ormai da tempo superato il numero di uomini, con percentuali che vanno oltre il 50% a livello globale e arrivano a picchi del 55% in Inghilterra. L’andamento positivo è confermato anche dalle percentuali dei tassi di iscrizione in palestra: l’adesione femminile cresce del 32,2%, un ritmo decisamene più sostenuto rispetto alla crescita di adesione maschile che si aggira sul 23,2%.

Nonostante l’importante impatto delle donne sull’industria sportiva, secondo una recente ricerca IACS (International Association for Communication and Sport), la copertura mediatica riservata allo sport femminile non supera il 5%. fitness
Da Il Sole 24 Ore:
Le donne praticano sport più degli uomini ma la copertura mediatica è del 5%
La visibilità dello sport femminile, al di fuori dei grandi eventi, scende al 5% nonostante una partecipazione delle donne nel fitness e in altre discipline in costante crescita
di Marco Bellinazzo

Si potrebbe definire come la contraddizione tra sport praticato e sport “percepito” quella messa in evidenza dalla ricerca dello IACS (International Association for Communication and Sport) e rilanciata da Technogym in occasione della Giornata Internazionale della donna. La contraddizione consiste nel fatto che nonostante il mondo del fitness e di moltissime discipline abbiano visto crescere costantemente la partecipazione delle donne, la copertura mediatica dello sport femminile è invec in calo e, negli ultimi anni, si è attestata intorno al 5%.
Le sportive praticanti
Una ricerca dell’UNESCO in materia dimostra che, al di fuori dei periodi in cui vengono trasmessi eventi sportivi di risonanza globale come le Olimpiadi, lo sport femminile riceve una copertura mediatica che arriva anche a minimi del 4%, nonostante il 40% dei partecipanti alle competizioni siano donne. Per rimarcare questo scarto, celebrare le donne di tutto il mondo e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla visibilità dello sport femminile Technogym ha dato vita alla campagna “The missing out”. Dal mondo del fitness e della pratica sportiva emerge, infatti, come la presenza delle atlete sia sempre più marcata. Secondo i dati dell’IHRSA (Associazione Internazionale degli operatori di fitness) relativi al 2020, ad esempio, il numero di donne che frequentano i fitness club ha ormai superato gli uomini, con una percentuale che corrisponde al 50,5% a livello globale e con picchi del 55% in paesi come l’Inghilterra. Dal 2010 il tasso di adesione femminile in palestra è aumentato del 32,2%, mentre quello maschile è cresciuto ad un ritmo più lento, ovvero del 23,2%.
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