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DPCM del 30 giugno e alcune indicazioni di Studio Cassinis

DPCM del 30 giugno e chiarimenti necessari

In merito al decreto pubblicato lo scorso 25 luglio, Beatrice Masserini interviene per fornire alcuni chiarimenti alla luce di domande e dubbi riportati da diverse SSD e ASD

La pubblicazione a fine luglio del recente DPCM del 30 giugno, se apre alla possibilità di accedere a contributi a fondo perduto, limitatamente ad alcuni ed escludendo altri (ma che dovranno fare coloro che non rispondono ai requisiti richiesti e versano nelle stesse difficoltà dei potenziali beneficiari?), ha suscitato prevedibili reazioni nonché richieste di chiarimento, visto che i testi dei decreti sono sempre complessi nell’interpretazione.

Il link per esaminare il testo del DPCM https://www.sport.governo.it/media/3647/dpcm-30-giugno-2022.pdf

ph Sergio Souza by Pexels

A riguardo di tale attuale argomento interviene Beatrice Masserini di Studio Cassinis, che, rivolgendosi soprattutto a società collegate allo Studio – ma allargando anche a tutti gli altri la disponibilità – fornisce una serie di spiegazioni e chiarimenti utili. Questo quanto comunica Beatrice Masserini.

DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 30.06.2022

REGISTRATO ALLA CORTE DEI CONTI AL N. 1920 IN DATA 25 LUGLIO 2022.

Come indicato all’Art. 5 di tale Decreto, le ASD e SSD interessate a richiedere il contributo a fondo perduto, dovranno rivolgersi direttamente alle Federazioni Sportive, Discipline Sportive ed Enti di Promozione Sportiva cui risultano affiliate.

Presso Studio Cassinis sono pervenute diverse richieste e, a completamento di quanto segnalato circa il Decreto del 30.06.2022, precisiamo quanto segue.

I beneficiari del contributo a fondo perduto in oggetto possono essere soltanto le ASD e le SSD, al ricorrere di 2 requisiti soggettivi, vale a dire:

ph Kindel Media by Pexels

Che siano affiliate ad un Organismo sportivo del Coni (FSN, DS, EPS) e 2) che risultino iscritte – alla data del 2 marzo 2022 – nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

Vi sono poi dei requisiti di carattere oggettivo, vale a dire: 1) la ASD/SSD deve essere gestore di un impianto sportivo – a titolo di proprietà, affitto, concessione od altro titolo che ne giustifichi possesso o detenzione -; 2) che la ASD/SSD abbia un numero di tesserati almeno pari a 200 o 30 unità, se il tesseramento avviene rispettivamente con un EPS o con una FSN.

L’affiliazione agli Organismi sportivi Coni costituisce presupposto essenziale, tenuto conto che le istanze possono essere presentate solo tramite detti Organismi.

Quindi, sono innanzi tutto questi Organismi che devono controllare la sussistenza dei requisiti e la predisposizione del prospetto recante i dati identificativi delle ASD/SSD potenziali beneficiarie del contributo.

L’istanza dovrà essere inviata in via telematica sulla base di un modello predisposto dal Dipartimento dello Sport e che al momento non è stato ancora pubblicato sul sito. Vi invito, quindi, a tenerlo monitorato (www.sport.governo.it/contributo-2022, ricercando il “contributo a fondo perduto in favore di gestori di impianti sportivi”).

ph Tim Mossholder by Pexels

A tale istanza occorrerà allegare anche una dichiarazione asseverata da tecnico abilitato circa la regolarità dell’impianto sportivo alle misure ed usi richiesti dal DPCM in oggetto, oltre a quella di un commercialista attestante il numero di tecnici della ASD/SSD destinatari di compensi sportivi e relativo ammontare.

Ricevuta tutta la documentazione, sarà poi il Dipartimento per lo Sport a determinare l’ammontare dei contributi per ciascuna ASD/SSD.

Chi può, quindi, cominci ad ottenere la dichiarazione asseverata del tecnico abilitato e, non appena verrà pubblicato sul sito del Dipartimento dello Sport il modello da utilizzare per la presentazione telematica della domanda, Studio Cassinis sarà disposizione per rilasciare l’attestazione dell’elenco preciso del destinatari dei tecnici sportivi ai quali ciascuna ASD/SSD abbia pagato un compenso ed il relativo ammontare, previo elenco preciso (nominativo del tecnico e compenso a lui corrisposto) che vorrete nel frattempo farci pervenire.

A tale proposito, il DPCM prevede che le ASD/SSD devono avere erogato indennità e/o compensi per prestazioni sportive dilettantistiche ad almeno 4 tecnici, che non siano tra loro parenti ed affini fino al terzo grado, per un ammontare complessivo minimo di 10.000 euro nel periodo intercorrente fra il 1° gennaio 2022 ed il 30 giugno 2022.

Altri aggiornamenti seguiranno alla pubblicazione del modello sul sito del Dipartimento dello Sport.

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