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Energia e risparmio: le misure per le piscine pubbliche francesi

Impianto a Saverne, Francia - ph Variopool BV

Da un articolo di placedupro.com possiamo capire come si stia muovendo il governo francese e fare le considerazioni su quello che sta avvenendo in Italia

Sbriciando cosa sta avvenendo in terra francese, dove la programmazione è argomento meno lasciato al caso rispetto a quello che avviene da noi, evinciamo che forse dovremmo agire con più risolutezza per definire che fare nelle piscine pubbliche. Nello specifico, cinque misure sulle quaranta stabilite dal ministero dello Sport per gli impianti sportivi francesi, sono focalizzate sulle piscine.

Il Ministero dello Sport francese indica cinque punti chiave per i costi energetici delle piscine ph Piscine de Mornant by Myrtha Pools

SOBRIETA’ ENERGETICA: 5 MISURE PER LE PISCINE PUBBLICHE

Delle 40 misure prioritarie del Piano di sobrietà energetica del Ministero dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici, 5 riguardano le piscine

La piscina è un servizio pubblico essenziale, accessibile a tutti: è quindi fondamentale realizzare misure per ridurre i consumi di questi impianti acquatici ad alta intensità energetica, evitandone la chiusura. Così, nel suo Piano di sobrietà energetica (redatto in collaborazione con i principali attori e rappresentanti del mondo sportivo), il Ministero dello Sport e dei Giochi Olimpici e Paralimpici ha puntato su 5 misure specifiche riguardanti le piscine pubbliche.

RIDUZIONE DELLA TEMPERATURA E OTTIMIZZAZIONE ORARI DI APERTURA

Tra le misure concrete incoraggiate dal ministero: riduzione della temperatura dell’acqua di almeno 1°C in tutte le piscine del territorio. I vari attori stanno inoltre proponendo l’idea di modulare gli orari, i giorni o i periodi di chiusura, ottimizzando al contempo le sinergie di fruizione tra piscine dello stesso territorio. Una soluzione che consente una distribuzione tra piscine dello stesso settore senza ridurre il livello di servizio pubblico, mantenendo la pratica degli utenti, delle scolaresche e l’organizzazione della formazione.

Una delle storiche piscine di Parigi – ph www.paris.fr

IL PROBLEMA DELLO SVUOTAMENTO ANNUALE

Un altro problema evidenziato in questo periodo di ottimizzazione energetica: la gestione degli svuotamenti. Pertanto, il documento incoraggia le agenzie sanitarie regionali a essere più flessibili sui cambi di acqua annuali. Ad esempio, la Ande si propone di continuare la semplificazione delle norme varate 7 anni fa e di tenere conto della realtà dei controlli di sicurezza sanitaria dei bacini effettuati più volte al giorno dagli operatori.

Inoltre, quando si rende necessario lo svuotamento, si raccomanda di favorire il recupero delle acque di scolo per lo stoccaggio e il trattamento prima del successivo riutilizzo, in particolare per uso sanitario o per l’irrigazione di terreni esterni.

SOSTEGNI AI GESTORI

Dagli scambi del gruppo di lavoro emerge che è necessario il supporto dei gestori sugli impianti esistenti finalizzato al rinnovamento e all’ammodernamento dei propri impianti e tecnologie per ridurne i consumi energetici. Si individuano due sistemi: i Certificati Risparmio Energetico (esempio con finanziamento per l’installazione di soffioni doccia a risparmio idrico e/o l’installazione di regolatori di getto) e il sottoprogramma Act’eau. Quest’ultimo consente il supporto al 100% per la formazione degli operatori sulla corretta manutenzione di una piscina e il monitoraggio del funzionamento, nonché tassi di aiuto dal 50 all’80% sui lotti di audit e sulle missioni di audit.

Piscina galleggiante di Parigi, Josephine Baker sulla Senna con struttura copri-scopri

Inoltre, ogni gestore avrà a disposizione una “cassetta degli attrezzi” completa per eseguire lavori di ristrutturazione e ammodernamento che promuovano l’efficienza energetica.

 Infine, sarà rafforzata la sezione di riqualificazione termica ed energetica del Piano di comfort idrico dell’Agenzia Nazionale dello Sport.

Fonte: https://www.placedupro.com/articles/

Scritto da redazione