Da una quotazione di oltre 4 miliardi di dollari, il gruppo australiano, di cui spesso abbiamo decantato i notevoli successi, oggi vede il suo valore ridotto a soli 88 milioni, pianificando una de-listing dalla borsa di NY
A differenza dei grandi gruppi che stanno correndo verso risultati in molti casi sorprendenti, anche F45, nel novero delle catene leader mondiali, sorprende, ma in estremo negativo.
Per molti operatori italiani F45, che non investe in Italia, dice poco, ma nel mondo i suoi attuali 1.800 club e una forza dirompente nel franchising (ad aprile scorso, come commentavamo in un articolo dedicato – https://wbox.it/f45-cambi-al-vertice-per-rafforzare-le-nuove-strategie/ – il gruppo dichiarava oltre 3.000 franchising venduti, mentre nel 2022 aveva annunciato di voler raggiungere i 10.000 club nel mondo), nonché il suo legame storico con l’attore Mark Wahlberg e il coinvolgimento come ambassador di David Beckham e Cindy Crawford dicono veramente moto. Tuttavia, proprio i mancati pagamenti dei pagamenti promessi hanno spinto queste celebrità ad avviare azioni legali che hanno sottratto pesanti risorse di cassa ad F45.

Il tonfo in borsa dice ancora di più. Soprattutto perché F45 era stata valutata 1,4 miliardi di dollari nel 2021 e nel 2022, come testè riportato, dichiarava di voler raggiungere i 10.000 club espandendo il suo giro d’affari del franchising ad altri segmenti, come l’alberghiero e il corporate.
Ma questi programmi faraonici, impensabili per il “piccolo” mercato italiano, oggi sembrano lontani ricordi.
La revoca annunciata di essere quotata in borsa ha portato le azioni di F45 a perdite di valore superiori al 75%. Alla società era stata contestata una serie di irregolarità da NYSE, la borsa di New York, in particolare sulla non conformità degli standard di quotazione continua negli scambi.

Prima della comunicazione del de-listing, che nella strategia di F45 dovrebbe edulcorare le perdite “diventando dark”, l’azione di F45 Training era scambiata a 0,77 dollari, ora è scesa drammaticamente a 0,16 dollari.
Il caso di F45 è poco spiegabile se paragonato a quello di Peloton, colpevolmente incapace di prevedere il ridimensionamento dell’home fitness – anzi, molto incautamente il CEO di Peloton nel 2021 annunciò la fine del fitness nelle palestre…; F45, come si accennava, stava procedendo sul mercato del fitness veramente molto bene, come tutti i grandi gruppi del comparto nel post covid.
Il verticale ridimensionamento del valore di negoziazione della società e, di riflesso, la drammatica riduzione del prezzo di negoziazione, condizionano pesantemente la capacità di reperire capitali dai mercati pubblici o attirare l’interesse verso la società di analisti e investitori istituzionali.
Un vero grande problema; l’oscuramento evocato e reso possibile dal de-listing dovrebbe eliminare costi annuali ed indiretti, riducendo moltissimo le uscite del gruppo.
Ora sembra che i club in totale siano 1.800, ma alcuni potrebbero essere stati chiusi alla luce di questi inciampi. Tuttavia, dal punto di vista strategico, facendo astrazione dalle vicende di borsa, F45 punta a confermare i suoi programmi di crescita, inevitabilmente a tempi più dilatati, visto la pesante posizione in borsa.

Fonte parziale: Health Club Management – HCM