Non ha raggiunto i numeri del 2019, ma la fiera più mondiale del fitness, chiusasi il 16 aprile, si è presentata al meglio e, nei padiglioni con le aziende di maggior peso, c’è stato un vero assalto degli operatori professionali
L’edizione 2023 di FIBO può essere archiviata come quella del rilancio del settore, pur registrando il 29% in meno di presenze, ovvero 106.000 visitatori. Rispetto al 2021 gli espositori sono stati un centinaio in più, per un totale di 893.
FIBO resta la vera grande fiera del fitness, con visitatori ed espositori provenienti dai cinque continenti.

Vale la pena ricordare che nel 2022 la fiera era stata decisamente penalizzata dal numero di presenze: 65% in meno rispetto al 2019 con poco più di 51.000 visitatori. Un discreto flop, non certo compensato dal contenimento dei costi per gli espositori, che nell’edizione 2023 devono fare i conti con spese stellari, tali da mettere in discussione ulteriormente queste grandi rassegne che dissanguano le casse delle imprese con ritorni non sempre adeguati, anzi, spesso insoddisfacenti.
Per esempio, essere collocati in un padiglione come il 9 anziché al 6 o al 7, a FIBO significa per molti espositori scomparire, non essere visti o visitati, quando gli spazi espositivi costano esattamente la stessa cifra a metro quadro in ogni ambito della fiera.
Il recente B2B organizzato da Assosport, Professione Acqua e wbox/HA Wellbeing è la dimostrazione che esistono altre opportunità per fare business a costi ridottissimi con opportunità maggiori.

Vedremo che accadrà a RiminiWellness, le cui date ancora una volta scontentano in partenza le imprese e su cui pesa il probabile concerto di Vasco Rossi a calendario venerdì 2 giugno: se fosse confermato questo evento, avremmo la riprova dell’impossibilità di lavorare in una fiera e una città paralizzate da eccesso di traffico e di afflusso di vacanzieri. Le imprese e gli operatori del settore devono lavorare, non svagarsi. RiminiWellness, tuttavia, sta cercando un costruttivo dialogo con le imprese per scongiurare possibili futuri e definitivi abbandoni degli espositori.
Tornando a FIBO 2023, la cosa che ha più colpito è sicuramente l’ondata di innovazioni, in particolare di taglio tecnologico, senza poi limitarsi su novità di attrezzature.

Salute e sport sono stati al centro delle tematiche che hanno guidato le giornate della fiera, con un occhio più attento a nutrizione, anti-ageing, rigenerazione, forma mente-corpo, benessere in generale.
La novità significativa è stata l’orientamento ad aprirsi di più ai giochi per avvicinare un pubblico più giovane.

Di rilievo il ritorno, dopo quasi un lustro, a presentarsi con un proprio stand dell’azienda leader mondiale, Life Fitness, che nella circostanza è stata presa letteralmente d’assalto anche in ragione delle tantissime novità presentate, in particolare quelle che proiettano al futuro e che sono state rese accessibili a pochissimi e selezionati clienti.
Grande impatto lo stand giallo/nero di Technogym che conferma la sua forza attrattiva e il suo peso sempre più globale, mentre Matrix, in coerenza con la sua ascesa inarrestabile, ha largheggiato per dimensione espositive e per le diverse novità, anche in chiave tecnologica.

Per l’Italia, eleganza e bellezza sono stati la sintesi espressa dallo stand di Fit Interiors, ormai un riferimento mondiale per l’arredo di alto livello; bella e importante la visibilità di Panatta, divisa su due padiglioni, mentre sono state diverse le aziende Assosport presenti, fra cui KWell del presidente Assofitness, Bettini, Canali, che non ha lesinato per dimensioni del suo stand, e diversi altri.
L’appuntamento per l’edizione 2024 del FIBO è fissata per l’11-14 aprile.