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Fitness Industry, un comparto a vivacità crescente

Ottime prospettive per il settore fitness in Italia e su scala globale ph lifeforstock by freepik

Una panoramica sulle situazioni più significative del mercato del fitness ribadisce che lo stato di salute del settore è eccellente e destinato a migliorare ulteriormente nel 2024. Anche in Italia

L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND

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Mentre con il 29 settembre ha preso il via la stagione degli eventi e dei grandi appuntamenti autunnali nazionali (è stata la consacrazione de Lo Spettacolo della Salute con oltre 800 (!) partecipanti; a seguire sarà la volta di ForumClub, Sun/Sia Guest di Rimini e a metà novembre Convegno d’Autunno e Pool&Fitness Contact) ed internazionali (fra gli altri: Sibec a Sorrento chiusosi il 29 settembre, REX Fit 4.0, Interbad, Piscina & Wellness Barcelona, il B2B de La Piscine de Demain ad Antibes) il mercato del fitness dimostra di essersi decisamente ripreso e di puntare su risultati e numeri impensabili nel 2019.

A testimonianza di questo fermento, il nostro report periodico su quello che avviene in Europa e su scala internazionale

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FRANCIA

Piscine e palestre stanno tornando ai “fasti” pre pandemia. Per i centri acquatici, a tendenziale gestione pubblica, stanno rientrando i problemi dei budget ridotti imposti alle municipalità, mentre le piscine sono tornate ad essere frequentate come accadeva nel 2019. Una spinta alla riqualificazione di impianti acquatici datati e di realizzazione di nuovi complessi nell’area parigina deriva anche dalle prossime Olimpiadi 2024.

Per le palestre vale circa lo stesso discorso con però low cost e catene che stanno crescendo “vertiginosamente”, mentre gli indipendenti sono in sofferenza, salvo quelli che hanno un posizionamento ideale e offrono servizi fitness sia palestra che piscina (o outdoor). È un po’ quello che sta accadendo in Germania che poi verrà presa in esame.

Fitness Park una delle catene che prevalgono nel mercato francese

DANIMARCA

La previsione dell’osservatorio OC&C per la Danimarca è che prevarranno di più le low cost, con una quota di mercato, come numero di iscritti, superiore al 73%: un punto percentuale in più rispetto al passato.

Per il segmento premium è prevista una sostanziale stabilità. Sugli indipendenti di fascia media si dice poco, ma anche perché incidono sempre meno.

SVIZZERA

Sempre secondo OC&C le low cost in terra elvetica sono destinate a crescere dal 5% al 25% nel periodo 2023 – 2028, dato rilevante, ma andrebbe compresa la misura della copertura territoriale di questa tipologia di offerta rispetto al passato.

ROMANIA

Il fatto più saliente per questo Paese è la riduzione delle aliquote IVA ora vantaggiose per le palestre; ben più favorevoli rispetto a quanto veniva imposto nel 2019.

Ora la Romania è un riferimento europeo, cui dovrebbe guardare pure l’Italia. Italia che fa proclami entusiastici per l’inserimento dello sport in Costituzione, dimenticando che queste conquiste di rilievo dovrebbero essere confortate da azioni concrete e coerenti: l’abbattimento delle aliquote iva sarebbe una scelta non solo attuale, ma in linea con l’assioma salute-sport (prevenzione).

L’aliquota IVA in Romania è passata dal 19.5% al 5%: un successo favorito da Romania Active che, a differenza della polverizzazione di sigle italiana, raccoglie nel paese la maggioranza degli operatori: una forza che da noi manca e che alla società romena permette di opporre le dovute resistenze a chi vorrebbe riportare l’iva all’aliquota precedente.

Il tedesco RSG Group (qui una palestra McFIT) conta oltre 1.000 club molti diffusi in Germania

GERMANIA

Crescono praticanti ed iscritti nelle palestre: nei primi sei mesi dell’anno si registra un incremento di circa 400.000 abbonamenti pari ad un totale di 10,7 milioni, ovvero il 13% della popolazione tedesca (in Italia stentiamo a superare il 9%, ma fatichiamo pure ad avere dati certi a riguardo come altri parametri perfettamente monitorarti in altri Paesi, fra cui la Germania stessa).

Il profilo medio dell’iscritto in palestra in Germania, secondo la ricerca condotta da DSSV in collaborazione con Deloitte e l’Università di Scienze Applicate di Saarbrücken:

  • l’iscritto medio si allena il 25% in più rispetto al 2022 (la spinta all’allenamento dei giovani?)
  • Nel 2019 le catene fitness in Germania collezionavano 6,1 milioni di iscritti: oggi sono 6,3 milioni, un dato veramente significativo.
  • Calano invece gli iscritti nei singoli club o indipendenti. Una contrazione sensibile: da 4,9 milioni agli attuali 4 milioni. In parte dovuta a chiusure, in parte al modello di business e servizio che non regge rispetto alla nuova domanda prevalente da parte della popolazione.

LE CATENE SU SCALA INTERNAZIONALE

In Italia le catene incidono molto meno rispetto ad altre nazioni: da noi la prevalenza di indipendenti e piccole palestre (molte decisamente impresentabili con attrezzature antiche, con attenzioni ad igiene, pulizia e sicurezza veramente nulle). In Francia, Spagna, Germania le catene contano da 400 a 800 club, mentre in Italia i gruppi più affermati non superano il centinaio di palestre. Unica eccezione è FitActive (vedi finestra a seguire sulla catena italiana) che supera di poco il centinaio, ma che ha piani ulteriori di crescita anche allargati ai Balcani. Una distinzione che indica come il mercato italiano sia assai differente da quello dei paesi europei.

Uno dei club Pure Gym

PURE GYM, low cost con sede in UK conquista quote di mercato con uno spostamento verso quote di budget. ( link esplicativo da HCM   ). Questa l’analisi della sua crescita

  • Vendite incrementate del 17% nel secondo trimestre 2023.
  • Su questo trend incidono: un aumento dell’11% degli iscritti che ora sono più di 1,85 milioni, e l’aumento del 4% delle vendite medie per iscritto, il quale quindi spende di più del passato.
  • La previsione di Pure Gym è che le palestre a costo vantaggioso continueranno a conquistare quote di mercato in tutta Europa nei prossimi cinque anni.
  • La ricerca di OC&C indica che nel 2028 le palestre value rappresenteranno circa il 40% del mercato britannico degli iscritti: per Pure Gym significherebbe un aumento della quota di mercato del Regno Unito di 10 punti percentuali nei prossimi cinque anni

XPONENTIAL FITNESS (boutique studio, USA). Di questo gruppo, la cui ascesa è inarrestabile, wbox.it si è occupato in diverse occasioni: questo è il link dell’ultimo servizio dedicato a Xponential Fitness  https://wbox.it/il-piano-di-espansione-di-xponential-fitness/

Come dal nostro articolo, la società statunitense ha appunto annunciato le sue previsioni per i prossimi tre anni. ( Un articolo di HCM  )

  • Sono previste 500 aperture entro il 2026.
  • Insieme alle vendite a livello di sistema del Nord America (pari a 2,33 miliardi di dollari), vanta un fatturato di 405 milioni di dollari e un EBITDA rettificato di 190 milioni di dollari.
  • È stato inoltre rivelato un nuovo accordo con la piattaforma di benessere aziendale Gympass.L’elenco di tutti e dieci i marchi Xponential sarà disponibile sull’app Gympass da ottobre.
  • Xponential rimane sulla buona strada per raggiungere la fascia alta della sua gamma: i punti chiave per il 2023:
  • 540-560 aperture di studi: un aumento dell’8% rispetto al 2022.
  • Ricavi compresi tra 295 e 305 milioni di dollari.
  • Vendite a livello di sistema comprese tra 1,385 e 1,395 miliardi di dollari.
Xponential Fitness Team

Guardando a casa nostra, l’attenzione viene orientata sulla catena più dinamica in Italia: FITACTIVE (low cost): ora punta anche ad espandersi nei Balcani.

  • Con il modello di franchising si sta preparando per il lancio in Romania e in altri mercati dell’Europa orientale.
  • È il marchio più grande in Italia in termini di club iscritti con circa 250.000 con oltre 100 palestre.
  • Obiettivo: 120 club e 270.000 soci in Italia entro la fine del 2023.
ph FitActive

F45 (boutique studio, Australia): anche del gruppo australiano ci siamo occupati in passato. Questo l’ultimo articolo sulle difficoltà in borsa della catena: https://wbox.it/f45-dalle-stelle-al-pesantissimo-tonfo-in-borsa/

F45 prevede di rimuovere le azioni dalla quotazione borsistica.

  • L’azienda intende ritirarsi volontariamente dalla Borsa di New York e cancellare i suoi titoli dopo due anni turbolenti come società pubblica.
  • Hanno affermato di non poter trarre vantaggio dai consueti benefici di questo status, come la possibilità di raccogliere capitali dai mercati pubblici.
  • F45 ha dovuto tagliare i suoi piani di espansione nel luglio dello scorso anno, cosa che ha fatto crollare le sue azioni di oltre il 60%.

BASIC-FIT (low cost, KA Europe): ben diversa la situazione di questo colosso che ha annunciato l’apertura di 30 palestre in Francia. Il nostro ultimo servizio conferma la sua sontuosa crescita https://wbox.it/basic-fit-a-meta-anno-conferma-la-sua-crescita-e-punta-al-miliardo-di-euro/

  • Alla fine di giugno il gruppo contava già 718 club in Francia e stima il suo potenziale francese tra 1.000 e 1.300 palestre entro il 2030.
  • Questa particolare spinta arriva in concomitanza con il lancio di una campagna che incoraggia i clienti a “Make Fitness Your Basic”.
  • Punta a motivare le persone e ad aiutarle a superare le barriere per iniziare a fare esercizio, stimolando pensieri positivi attraverso segnali audio.
Una palestra Basic Fit

Orientiamo lo sguardo al Middle East dove il fitness sta crescendo verticalmente:

LEEJAM, il gruppo collegato a Fitness Time (Premium, Arabia Saudita), vede dinamiche di mercato positive.

  • Il gruppo ha registrato un aumento delle vendite del 24,6% (142 milioni di euro) nel primo semestre.
  • Fitness Time, il marchio leader dei club in Arabia Saudita, ha registrato una crescita delle vendite di abbonamenti del 24% per i centri maschili e del 30% per quelli femminili. La separazione di genere, in Medio Oriente, è ovviamente rigorosa come strutture, ambienti, servizi
  • Anche le vendite relative alla formazione personale sono aumentate del 31% in entrambi i casi.
  • A fine 2022 il gruppo contava oltre 327.000 iscritti in 156 centri (112 per uomini e 44 per donne)

Chiudiamo la panoramica internazionale atterrando in Brasile

SMART FIT (anche in questo caso una low cost che alterna però pure palestre di medio posizionamento) è stata oggetto di nostro approfondimento lo scorso marzo: https://wbox.it/fitness-e-business-anche-la-brasiliana-smart-fit-incrementa-i-numeri/

L’ultima notizia sulla catena verdeoro attiene all’ aumento dei ricavi: + 54% però restando in perdita. ( Arcticolo HCM )

  • Il fatturato è di 376 milioni di euro, che vale la menzionata crescita del 54% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
  • Oggi il totale dei club Smart Fit è di 1.259 (+ 36 palestre vs 2022) e 4,3 milioni di iscritti pari a + 24% rispetto ad un semestre fa.

Sintesi sui produttori di attrezzature, servizi per il fitness.

Exerciser touching SE4 console ph Life Fitness

LIFE FITNESS, dopo il lancio di tante novità, l’ultima delle quali è la spettacolare console SE4, sta preparandosi per il varo attesissimo della linea cardioEverest” che pochissimi clienti top hanno potuto vedere in anteprima a Ihrsa e FIBO 2023. Una vera evoluzione tecnologica e di innovazione dove design, effetti emozionali, funzionalità differenziate e personalizzabili e affidabilità tradizionale dell’azienda americana daranno una svolta rilevante all’industria mondiale del fitness. Le prime vendite prenderanno il via negli USA entro fine 2023 e in Europa decolleranno nel primo trimestre 2024 (quindi, per averle fra i primi, vanno prenotate entro novembre di quest’anno)

L’italiana TECNOBODY, borderline fra biomedicale, rehab e fitness, sta preparando il varo ufficiale delle novità tecnologiche, robotizzate, facendo leva sulla A.I.: un salto di paradigma che attirerà l’attenzione degli operatori nel 2024.

ph TecnoBody

Dell’home fitness in costante declino ci siamo occupati a più riprese parlando su wbox.it delle inarginabili dabacle di PELOTON che, però, vanta ancora numeri rilevanti, tutti ben espressi nel mercato americane. Ora cerca accordi con squadre sportive e università per allargare il business a fronte di perdite di iscritti nel secondo trimestre. Bene il suo sviluppo in Germania e la vendita di bike ricondizionate.

Il planetario brand LES MILLS SHAPE fa leva sulla collaborazione Les Mills-Adidas, lanciata ad inizio settembre per dare forma ad una nuova training community sotto il doppio marchio.

Scritto da Marco Tornatore