Come da previsioni da tempo annunciate, a fine giugno le vendite della multinazionale spagnola risultano calate, mentre l’utile scende del 37,5%
Il primo semestre 2023 è stato chiuso da Fluidra con ricavi per 1,187 miliardi di euro, ovvero una perdita del 18% rispetto allo scorso anno. L’utile si riduce a 104 milioni di euro (-37,5%).
Un risultato che era previsto per buona parte, in ragione della diminuzione del proprio reddito e del ridimensionamento dell’effetto acquisizioni, per altro ridottesi nell’ultimo anno. A rendere il risultato meno brillante anche le tensioni macroeconomiche e la fine della spinta extra assicurata per oltre due anni dalla piscina residenziale.

Questo quadro, meglio definito dai risultati a fine del secondo quarter, porta a rivedere ulteriormente le stime di fatturato per fine 2023, ritenendo che 2 miliardi di euro possa essere il risultato più probabile, quando nel 2022 Fluidra superò i 2,3 miliardi.
Anche l’ebitda a sei mesi è andato riducendosi, con un -20,2%, pari a 288 milioni di euro, che tuttavia vede recuperare margine lordo, ma, al contempo, riflette la riduzione del venduto.
Per aree geografiche, se in America il calo dei ricavi è del 20%, in Europa del Nord si parla del28%, mentre in altre aree il calo medio è del 9%.

Insomma, il periodo di vacche grasse, per le aziende che operavano con profitto nel segmento residenziale, si è esaurito e questo ovviamente pesa sulle vendite; la ripresa, ma ancora non sufficiente, viene dal segmento delle piscine commerciali (pubbliche e non solo) che per Fluidra a giugno si è attestato su + 4%.
Un anno non facile, ma che molti esperti avevano previsto dopo l’euforia delle vendite delle piscine residenziali (alcune aziende avevano registrato crescite anche del 160%) che sta condizionando i ricavi di Fluidra, ma che è lo specchio dell’industria su scala mondiale, Italia inclusa.

Fonte parziale fluidra.com