Il programma a sostegno dei centri acquatici prevede più di 300.000 euro ad impianto per il 2020
Paragonare i sostegni miserrimi ricevuti da piscine e palestre italiane con quanto avviene in altri paesi, non è un esercizio che rende euforici gli operatori della Penisola. Fra i paesi cui dovrebbero guardare governo e parlamento italiani, si distingue la Francia: ha stanziato per lo sport 8 miliardi di euro, ma nello specifico, per le piscine, va oltre, riconoscendo, in aggiunta, alla maggioranza dei complessi acquatici più di 300.000 euro per i danni subiti nel 2020. Quindi ai transalpini, i cui impianti pubblici sono gestiti al 93% dalle municipalità e non dai privati, non solo spetta l’indennizzo riconosciuto ora, ma verrà anche dato sostegno per le perdite 2021. Da non dimenticare che i centri privati (fitness o piscine) in Francia hanno avuto coperture per 120.000 euro ciascuno per il 2020.
Qui di seguito una parte di quanto riporta https://www.placedupro.com/

C’è voluto un anno e mezzo di forte mobilitazione di molti attori (ANDES, Sydel, ecc.) per chiedere ed ottenere un risarcimento per le perdite operative dei centri acquatici in Francia. Per la diminuzione di presenze e ricavi commerciali di oltre il 60% dal primo confinamento nel 2020, i bilanci delle piscine pubbliche hanno subito un vero tracollo, speculare a quello delle piscine italiane. Da luglio 2020 ci sono stati diversi incontri fra enti locali e autorità, fra cui Roxana Maracineanu, Ministro dello Sport, Jacqueline Gourault, Ministro della Coesione Territoriale e dei Rapporti ed altri. Proprio la Gourault a fine 2021 aveva inviato una prima lettera di risposta comunicando che si sarebbe dato sostegno alle comunità in difficoltà. Da gennaio è stato approvato un programma di sostegni per importi superiori a 300.000 euro, destinati alle municipalità che hanno in carico impianti pubblici.
Fonte: www.placedupro.com, del 25/01/22