Come stanno agendo e reagendo le piscine francesi alla crisi sommata alle criticità energetiche: nulla di rivoluzionario, ma la differenza la fanno le idee e gli impianti ben organizzati (e qualitativi)
Le Piscine italiane sembrano reggere alla crisi energetica meglio di quanto si paventasse ad inizio stagione.
D’altronde molti, pur non potendo avere margine, piuttosto di chiudere nei mesi freddi, hanno ritenuto la perdita di guadagno il male minore: la chiusura invernale avrebbe comportato la perdita di clientela che sarebbe approdata ad altri impianti e impedito di lavorare al proprio personale che, come accaduto durante i lockdown, avrebbe cercato lavoro in altri settori.
Quindi piuttosto di rinunciare ai clienti e soprattutto al personale, meglio stringere i denti.
E la maggioranza, consapevole che abbassare la temperatura dell’acqua sarebbe stato un ulteriore motivo di abbandona della piscina da parte di diversi clienti, ha escluso pure questa opzione, che avrebbe aiutato a risparmiare sui costi esagerati delle bollette.

Scelte comunque sono oculate e che ripagheranno coloro che operano in questa maniera, anche perché il 2023 si preannuncia come l’anno del ritorno ai numeri pre covid, purchè non si sia persa clientela e ancor più il personale che è decisivo nell’offerta di servizi eccellenti.
Se così sta rispondendo il settore nazionale, in nostri cugini francesi stanno interpretando questa fase con idee e soluzioni raccontate dal portale placedupro.com/Centres Aquatiques. Non dimentichiamo tuttavia che il patrimonio impiantistico acquatico francese è ben più qualitativo e moderno rispetto a quello obsoleto e spesso fatiscente di quello italiano.
LE PISCINE PUBBLICHE PUNTANO SULLE ATTIVITA’ ACQUATICHE (NON NECESSARIAMENTE IL NUOTO)
Dopo la crisi sanitaria e nel bel mezzo di una crisi energetica, l’operatività rimane fragile, ma i gestori hanno potuto contare sulle attività acquatiche.
Dopo la crisi pandemica che ha avuto un impatto significativo fino alla fine del 2021, il 2022 ha segnato il desiderio di creare nuovi modelli di servizio e dinamiche all’interno delle piscine pubbliche.

RIPORTARE I CLIENTI ABITUALI E ATTIVARNE DI NUOVI
Per tutti i gestori, comunità e delegati l’obiettivo era chiaro: attrarre più persone possibili e far riscoprire agli utenti la piscina partecipando a numerosi eventi di divertimento e attività sportive. Logicamente, i clienti abituali sono stati i primi a tornare regolarmente, sia nuotatori che appassionati di sport acquatici. È stata anche l’occasione per proporre offerte commerciali per fidelizzare la clientela, ma anche per lanciare nuove attività.
In generale, le attività acquatiche hanno funzionato molto bene con diversi centri acquatici tornati ai numeri del 2019.
LA CRESCITA DI ABBONAMENTI FLESSIBILI
Questo periodo di crisi sanitaria ha dimostrato che il modello di abbonamento annuale è finito. Pertanto, molti gestori hanno modificato la loro politica di abbonamento in modo che tutto sia il più semplice possibile per gli utenti. Ad esempio, molti di loro ora offrono pacchetti modulari, che includono attività acquatiche con un impegno mensile.
Attualmente, con alcuni iscritti, i pagamenti mensili rappresentano ormai il 90% degli abbonamenti per il 10% delle formule annuali.
NON DIMENTICARE L’INTRATTENIMENTO
Naturalmente, parallelamente alle attività acquatiche, non è stata dimenticata l’animazione, in particolare durante il periodo estivo quando le condizioni meteorologiche sono state favorevoli. Così, molti gestori hanno proposto eventi tematici e altri sono rimasti su certi valori sicuri come, ad esempio, le animazioni puntando sulle strutture gonfiabili.
NELLE PISCINE PUBBLICHE SONO APPREZZATI I PERCORSI GONFIABILI
Per dare energia al proprio centro acquatico, i gestori possono affidarsi a sistemi gonfiabili. Diversi i feedback in tal senso da molti gestori.
I sistemi gonfiabili vengono utilizzati principalmente per dare energia agli stabilimenti nei periodi di scarsa affluenza, come le festività, ma anche per creare un evento. Prima di investire è importante porsi alcune domande per fare le scelte giuste: quali sono le dimensioni della piscina? Vogliamo mantenere una o più linee di nuoto in parallelo con l’installazione percorso gonfiabile o no? Quante persone saranno ospitate contemporaneamente dal percorso? Qual è la profondità dell’acqua della piscina?

ATTIVITA’ PER ATTIRARE GLI ADOLESCENTI
I sistemi gonfiabili sono molto apprezzati dai gestori di centri acquatici al fine di offrire più intrattenimento e quindi attrarre, o addirittura fidelizzare, un pubblico più giovane e familiare. Il criterio essenziale per un percorso di qualità è offrire soluzioni uniche, con giochi di equilibrio, ostacoli, percosi di velocità…
A parte alcuni eventi specifici, il centro acquatico Aquavallon (dell’agglomeration di Rodez) utilizza l’AquaTrak (struttura prodotta da Wibit e commercializzata da CDLD ) durante le vacanze scolastiche, come spiegato da Corinne Cotineau, responsabile della animazione in piscina del centro. “ lo installiamo nel pomeriggio, 2 o 3 volte a settimana. Da allora le presenze sono aumentate perché gli utenti informati (alcuni chiamano prima per prenotare) vengono apposta. Quindi, ora, lo offriamo da 4 a 5 volte alla settimana”. La struttura ha potuto quantificare la differenza di presenze: 150 persone in più tra le 14.00 e le 17.00 quando la struttura è aperta.
ATTREZZATURE E SISTEMI INTERESSANTI PER IMPARARE A NUOTARE
Alla piscina municipale Daniel Gilard di Carquefou, Laurent Abinal, direttore della piscina, apprezza il BimB’Péda (progettato dall’azienda Ecocréation) quando impara a nuotare: “lo usiamo per il nuoto scolastico, soprattutto per entrare in acqua. Si muove molto facilmente, nella vasca grande come in quella piccola. Inoltre, ogni tre settimane, allestiamo un percorso acquatico per diversificare le situazioni educative e sviluppare l’autonomia dei bambini”.

GESTIONE: UNA CONFIGURAZIONE ABBASTANZA SEMPLICE
In chiave logistica bastano pochi minuti per gonfiare i moduli (2 gonfiatori) e due persone per maneggiarli onde evitare che scivolino e quindi danneggino queste strutture in PVC rinforzato. Una volta utilizzati, è importante risciacquarli, attendere che si asciughino e riporli. “In totale, impieghiamo circa trenta minuti per gonfiarli e installarli. Li fissiamo sia sul fondo della piscina che sui bordi tramite agganci specifici. E ci vogliono meno di 15 minuti per rimuovere la grande struttura dall’acqua” precisa Corinne Cotineau.
Qualunque sia il modello utilizzato, le persone intervistate sono soddisfatte dei sistemi gonfiabili modulari e sembrano tutte interessate a investire nuovamente in questo tipo di attrezzature quando necessario. Spunti ed idee acnhe per altre piscine…
Fonte: placedupro.com