Renato Malfatti, fondatore di uno dei centri wellness modello e di riferimento nazionali, in occasione del 40esimo anniversario del suo Club, racconta storia e progettualità di un sorprendente successo imprenditoriale
Se si volta indietro, quali sono i momenti più belli di un quarantennio di Ego Wellness che, osservandolo su scala nazionale, è un sicuro riferimento per il fitness italiano?
Sono davvero tanti, tantissimi, ma tra questi sicuramente la scelta coraggiosa di costruirsi il proprio Club nel 1997. Pur tra tanti errori e difficoltà di ogni genere, è stato quello che ci ha consentito una vera svolta aziendale; anche perché da quel momento è stato un continuo susseguirsi di step evolutivi sia a livello strutturale, che quindi di servizi offerti, sempre però parallelamente ad una continua crescita organizzativa di Team, senza la quale a mio avviso anche molti buoni progetti possono comunque fallire.

Siete stati insigniti di diversi riconoscimenti da istituzioni ed enti sportivi a riconferma che Ego Wellness è un progetto di alto valore: quali i punti chiave su cui lei e la sua famiglia avete fatto leva per mantenere Ego Wellness sempre “giovane”, vincente ed innovativo?
In un settore dove sembrava (almeno tempo addietro) che tutti sapessero sempre tutto, credo di aver instillato nel mio Team un ragionevole senso di umiltà e consapevolezza di non essere dei fenomeni, coltivando invece quella sana curiosità e tanta voglia di imparare sempre cose nuove. Credo che questo atteggiamento, ancora assolutamente presente nel mio Team, sia ciò che ci consente di raggiungere spesso (non sempre ovviamente) quella fondamentale ‘’giusta misura’’ in ciò che facciamo.

Quarant’anni di fitness e benessere, un Ego park che si è aggiunto in tempi Covid alla dotazione, cosa potrebbe chiedere di più?
40 anni anche di grandissimo impegno, di studio, di sacrifici, di tanti successi ma ovviamente anche molti insuccessi. Un’avventura incredibilmente densa di storie affascinanti di ogni genere, tutte volte a cercare di rompere schemi e dinamiche di un settore molto particolare, per offrire alla comunità lucchese una proposta professionale ampia, di valore e di qualità.
Siamo felici che la nostra attività abbia impattato positivamente nella vita di migliaia e migliaia di lucchesi; è questa alta soddisfazione dei nostri soci che ci spinge ogni giorno a fare sempre meglio e a non smettere mai di sognare. Quindi cosa chiedere di più, se non di proseguire, insieme ai miei figli Marina e Raffaele e a tutti i giovani di talento del Team, nel nostro processo di crescita ‘’sostenibile’’ per offrire sempre il meglio possibile.

Come iniziò dove con chi e perché
Nel 1983 aprimmo il primo centro, di appena 400 metri quadrati in via di Tempagnano; 4 anni più tardi, nel 1987, aprimmo il secondo in San Vito, sviluppato su una superficie di 950 metri quadrati, diventati 1.100 nel 1989, uno spazio sufficiente per inserire anche 4 campi da squash. Nel 1995, dopo uno sfratto inaspettato che comunque non spense il fuoco della nostra passione e della nostra ambizione, trovammo il coraggio di imbarcarci in un’impresa inaudita per quell’epoca: costruire un centro a misura della nostra visione, nonostante le risorse economiche a nostra disposizione fossero risicate. L’idea era quella di partire da un format super basico da sviluppare progressivamente in caso di successo. Ci credevo tantissimo, al punto che nel 1997 aprimmo il nostro wellness club, che nel tempo abbiamo trasformato in un wellness resort.

Quarant’ anni sempre in auge insegnano al settore che per affermarsi servono idee e una sapiente regia. Ci sono situazioni o persone che l’hanno ispirata in tale favoloso percorso o c’è dell’altro che l’ha guidata in questi quattro decenni?
Intanto diciamo subito che come penso tutti, anche noi abbiamo avuto i nostri bei momenti down; non credo esista per nessuno un percorso senza inciampi o difficoltà. Il nostro fra l’altro è un settore dove ancora oggi ci dobbiamo sempre conquistare tutto. Diciamo che siamo sempre riusciti a rialzarci, qualche volta anche riuscendo ad alzare l’asticella. Alla base di questo percorso, una buona dose di coraggio, a volte anche di lucida follia e tantissima voglia di conoscere e poi applicare le tante idee raccolte. Tantissime sane letture, qualche grande mentore (in primis per me Stephen Covey) e poi presenziare ad importanti appuntamenti di settore e non, oltre a coltivare una bellissima rete di conoscenze, di veri amici e di alcuni colleghi illuminati con i quali ho fatto personalmente un bellissimo percorso professionale ed umano.

Una trasformazione che ha dotato Lucca di uno dei club più premiati e riconosciuti di Italia…in che modo è accaduto?
Tutto è cominciato con un’iniziale trasformazione del club che abbiamo ingrandito aggiungendo altre superfici destinate a nuovi servizi, tra i quali un’innovativa spa. Quindi acquistando terreni adiacenti, abbiamo realizzato una bellissima piscina, inaugurata nel 2007, dotata di copertura mobile, utilizzabile tutto l’anno. Abbiamo inoltre ampliato i parcheggi e sviluppato aree all’aperto per attività funzionali e olistiche. Nel 2016 ci siamo “regalati” anche una nostra Fitness boutique, un elegante mini city fit club dedicato alle attività di personal training e small group, perfettamente complementare al nostro wellness resort. Infine, nel 2021 abbiamo inaugurato Ego Park un bellissimo parco naturale di14.000 metri quadrati ideato e realizzato nella fase più buia dell’emergenza Covid, che ci sta dando tante idee per ulteriori sviluppi. Insomma, una crescita e uno sviluppo continui della nostra concezione del wellness che, ovviamente…prosegue.

In che modo si è evoluto in questi 40 anni il mondo del fitness?
Da vero pioniere di questo mondo, mi sento di dire che da un po’ di tempo a questa parte sono molto più numerosi gli esempi di imprenditori virtuosi ai quali ispirarsi, soprattutto all’estero. E in Italia sembra abbastanza in via d’estinzione quell’insopportabile presunzione, e quel pressappochismo dei cosiddetti “palestrai’’. Nel nostro settore sono entrate alcuni bravi imprenditori, con nuove idee e nuovi capitali, anche da altri paesi. La preparazione dei trainer è mediamente cresciuta, così come la conoscenza e la consapevolezza della popolazione, sono nate e si sono sviluppate tante attività e comparse numerose nuove attrezzature.
Inoltre, la tecnologia si sta facendo largo all’interno delle strutture e dei servizi rivolti alla persona, ma a essere sincero mi aspettavo molte più novità nel nostro Paese in tutti questi anni.

Il tasso medio di penetrazione è cresciuto pochissimo in Italia, diversamente da quanto avvenuto in altre nazioni, e il nostro settore non ha ancora ottenuto quel riconoscimento istituzionale che meriterebbe. Per esempio, ritengo che le leggi che regolamentano il settore non siano ancora in linea con quello che realmente servirebbe alle imprese per esprimere una vera cultura professionale.
Non avrei immaginato che ancora oggi il nostro settore potesse avere tutta una serie di problematiche che ne impediscono il giusto e meritato sviluppo. Credo che quello italiano sia un problema prevalentemente culturale e me ne dispiaccio molto, perché considero il nostro comparto uno dei più affascinanti e importanti in assoluto».
Lei, con l’umiltà che accomuna i grandi leader, è sempre stato attento e aggiornato sull’evoluzione del settore guardando oltreconfine e documentandosi, sempre con il suo “dream team” in ogni occasione: quanto incide questa sua inclinazione nell’evoluzione di Ego Wellness?
Come detto in precedenze, credo che “sapere di non sapere” sia alla base di ogni tipo di crescita, personale o aziendale che sia. Imparare dai diversi, dai grandi, dagli opposti, accettare di non essere i migliori per imparare come poterlo essere, ritengo che sia l’atteggiamento necessario e indispensabile per quel continuum di miglioramento continuo a cui tutti dovremmo aspirare.

Ego Wellness è Renato Malfatti; ma anche il suo eccellente Team che ha valorizzato e cresciuto, contando così su ottimi professionisti, fra cui i suoi figli: la sua Squadra in cosa fa e ha fatto la differenza per essere così vincenti da un quarantennio?
Ho capito ben presto che da solo sarei andato molto poco lontano. Vengo dal Basket e conosco molto bene le dinamiche vincenti di un Team. Quindi se Ego Wellness, anche in una piccola città di provincia qual è Lucca, riesce a coinvolgere una così larga Community è solo ed esclusivamente grazie ad un team affiatato, professionale, soprattutto composto da tante belle persone. Marina e Raffaele ancor prima che da collaboratori, sono contornati davvero da persone squisite. Questo è il nostro vero e difficilmente replicabile vantaggio competitivo.
Progetti e/o eventi in vista?
Siamo da sempre in movimento, com’è giusto che sia per ogni azienda che si vuole sviluppare. Abbiamo quindi tanti sogni nel cassetto e qualche cassetto è anche già stato aperto da tempo.
È ovvio che non è mai semplice portare il tutto a completa realizzazione nei modi e nei tempi giusti, ma ci proviamo sempre, anche se è inutile negare che 2 anni di pandemia hanno rallentato parte di questo sviluppo. Per quanto riguarda i nostri prossimi eventi, il nostro intento sarebbe quello di caratterizzarli tutti come piccole celebrazioni di questo importante traguardo dei 40 anni e farlo soprattutto insieme ai nostri soci e a tutti coloro che ambiscano a diventarlo.
Sono decenni che ogni mese proponiamo piacevolissimi eventi di ogni genere e anche quest’anno non sarà certo da meno, anzi.

Cosa tiene a dire Renato?
Colgo questa occasione a nome mio, dell’azienda che mi onoro di dirigere e di tutto il mio fantastico Team, per ringraziare di cuore tutta la moltitudine di lucchesi che in tutti questi anni ci hanno dato la loro fiducia. Lucca non è una città molto facile, ma proprio per questo essere riusciti a creare un modello seguito in Italia, in Europa e anche in vare parti del mondo, è un onore e un privilegio da condividere con tutta la nostra amata Lucca.
