Alcuni chiarimenti in materia normativa con focus sullo sport aiutano gli operatori a comprendere come interpretare le disposizioni in materia e ad organizzarsi su bandi ed interventi nel prossimo triennio
L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND
beatrice.masserini@studiocassinis.com
Puntualissima la newsletter che Studio Cassinis, sotto la regia di Beatrice Masserini, diffonde alla nostra redazione, offrendo spunti di grande interesse per tutti gli operatori sportivi. Con la capcità abituale della dottoressa Masserini, argomenti non sempre semplici vengono chiariti e documentati in modo accessibile per chiunque. Per noi di wbox, il piacere di pubblicare una prima parte di quanto ricevuto in data 3 marzo.

I FONDI STATALI PREVISTI PER IL SETTORE SPORTIVO PER IL TRIENNIO 2023-2025
Il 15 febbraio 2023 la Corte dei Conti ha deliberato il “Quadro programmatico dei controlli sullagestione delle Amministrazioni dello Stato per l’anno 2023 e nel contesto triennale 2023-2025”.
Per il mondo sportivo questa notizia è importante per due motivi:
1. E’ possibile conoscere quali siano i fondi che vengono controllati direttamente dallo Stato ed in che forma verranno pubblicati. In questo modo, si saprà come il settore verrà coinvolto in modo diretto o indiretto. Da pagina 17 si trovano i bandi/interventi soggetti a controllo – anno 2022, 2023, 2024, 2025. Nella lista troviamo “Sport e Inclusione” e molte altre future opportunità che possono includere sia gli immobili, sia i servizi sportivi in rispettive tematiche di efficientamento energetico, valorizzazione dei beni strutturali ed inclusione sociale.
2. È possibile conoscere quali sono quei fondi che attualmente, o a breve, saranno sotto indagine. Per questo motivo si possono ottenere risposte ad eventuali ritardi e/o sospensioni.

Da pagina 45 si trovano i bandi/interventi oggetto di indagini, tra cui “Sport e periferie”.
Notizia
https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/Notizie/DettaglioNotizia?Id=7be4cc2bdb69-4d49-a307-fe43a6ab896f
Delibera
IL PIANO PER SPORT E STUDIO CHE IMPEGNA DUE ESERCIZI
Una Giunta comunale ha deliberato, per la prima volta, il piano del diritto allo sport ed allo studio.
Tale piano copre il periodo dal 1° settembre 2022 al 31 agosto 2023, ossia una parte (quattro mesi) dell’anno 2022, con i relativi impegni economici, ed una parte (otto mesi) del 2023, con i relativi impegni economici.

Sono state pure deliberate le bozze delle convenzioni – successivamente sottoscritte con associazioni sportive, scuola materna paritaria ed istituto comprensivo – che prevedevano contributi spalmati per competenza su due esercizi.
Il segretario comunale ha comunicato che la loro approvazione, trattandosi – in entrambi i casi – di atti programmatori dell’ente, non sarebbe di competenza del Consiglio comunale ma della Giunta, nonostante quanto indicato al punto I dell’articolo 42 del Tuel (Testo unico degli enti locali, D. Lgs. 267/2000), in ordine agli impegni imputati a due esercizi, in quanto vi sarebbero unadiscrezionalità dell’ente e motivazioni «risalenti all’economia dell’azione amministrativa».
Si è chiesto il parere di un esperto su quanto dichiarato dal Segretario. Salve diverse indicazioni della normativa regionale sul punto, si ritiene che nella materia descritta dal quesito sia più coerente con la legislazione statale di riferimento l’attribuzione della relativa deliberazione al Consiglio comunale, a norma dell’articolo 42, comma 2, del D. Lgs. 267/2000.
Secondo la lettera b) di tale disposizione normativa, infatti, sono di competenza del Consiglio comunale gli atti che riguardino «programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali ed elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie», e, quindi, anche i programmi o piani del diritto allo sport ed allo studio sembrerebbero rientrare nel suddetto elenco.

Inoltre, alla lettera i) della norma citata, si precisa che sono altresì atti di competenza del Consiglio le «spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni diimmobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo»: anche talecircostanza pare un’ulteriore conferma della competenza del Consiglio.
Si ritiene, infine, che vi siano motivazioni relative all’opportunità che i piani per il diritto allo sport ed allo studio (e i relativi impegni economici) vengano “trattati” dal Consiglio comunale, essendo materie in merito alle quali sembra auspicabile un dibattito che coinvolga anche le minoranze.
