In Francia non sfuggono al fisco i tanti che, a fronte degli oneri fiscali dovuti come proprietari di piscine domestiche, hanno tentato di eludere le norme e il sistema in materia di piscine private. Una bella lezione che torna utile anche a noi
Professione Acqua, partner di wbox.it, dal suo portale www.professioneacqua.it/ segnala la notizia che segue e l’articolo di Repubblica dove si commenta il sistema ideato dal fisco transalpino in collaborazione con Google perché non sfuggano piscine abusive o irregolari. A dimostrazione che tentare di eludere le regole o pensare di arrangiarsi, oltre che fonte di rischi sulla sicurezza e sull’investimento, ha vita breve. Merito della tecnologia e dello zelo del fisco francese: sono già state scoperte 20.000 piscine, con sanzioni o demolizioni a seguire.

Articolo da https://www.professioneacqua.it/
FRANCIA, SCOPERTE DAL FISCO 20.000 PISCINE ABUSIVE
Set 1, 2022 | Progettazione
Un software sviluppato in collaborazione con Google ha permesso al fisco francese di scoprire che non tutte le piscine vengono dichiarate, recuperando circa 10 milioni di euro in tasse evase.
Non siamo quindi solo noi italiani ad avere piscine abusive sul nostro territorio, ma pare che questa abitudine sia diffusa anche all’estero. È evidente, comunque, che il “fai da te” nelle piscine (così come in tutto il settore delle costruzioni, peraltro) diventa una strada sempre più difficile da percorrere. L’epoca dei furbi sta per finire? Probabilmente sì. A poco serve il fatto di lamentarsi della “burocrazia”, delle innumerevoli prescrizioni. A meno ancora serve far credere ai clienti che alcune piscine fuori terra, grandi come quelle interrate se non di più, dotate anche di solarium, possano essere costruite senza permessi solo perché senza una base di appoggio in cemento armato.
Smettiamola. tanto, prima o poi, ci beccano.
Leggi l’articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2022/08/30/news/francia_piscine_tasse_intelligenza_artificiale-363516096/
