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I successi mondiali secondo un grande esperto: Gianni Nagni

Bendetta Pilato con il suo coach Vito D'Onghia: la sintesi della nuova Italia vincente

Commentare le imprese dei nostri azzurri potrebbe far cadere in considerazioni scontate e banali che ritroviamo in tanti articoli in questi giorni. Non sono certo banali le parole di chi ha meriti tecnici e alte competenze internazionali

Sono in prima linea non solo sul fronte tecnico, ma anche per la parte manageriale e gestionale, le aree oggi messe a dura prova da crisi e incertezze che gravano sulle piscine. Non però per certi impianti o per le professioni esercitate, che li portano ad essere al fianco di ogni campione e al servizio degli allenatori, come riferimenti fondamentali per costruire la miglior performance. E’ un’area nobile del nuoto italiano, senza la quale oggi certi risultati forse non sarebbero raggiungibili.

In questa élite figura sicuramente Gianni Nagni, DT della squadra numero uno italiana, il CC Aniene, lo storico Team dei super campioni: Pellegrini ieri, Martinenghi, Pilato e Quadarella (per citarne solo alcuni) oggi.

Gianni Nagni

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente questa mattina e, con la squisitezza e l’affabilità che distinguono un tecnico dai trascorsi eccezionali, nonchè dirigente forse fra i più titolati nella storia del nuoto, Gianni Nagni ci ha confidato: “Sono veramente molto felice per Benedetta Pilato. Solo qualche mese fa la davano per spacciata. Ci siamo dedicati parecchio a lei: confrontandoci con la ragzza, con il suo allenatore Vito; con la famiglia ci sono stati diversi cambiamenti, atteggiamenti in allenamento, nutrizionista e molto altro” Parlando della prova, Nagni ha proseguito “Nella gara lei è stata intelligente senza farsi prendere dall’istinto e dalle sue caratteristiche di velocista, forzando per seguire le altre. Ha gestito la gara da centista navigata per poi mettere la zampata finale… è una vera match winner!” E su Benedetta ha concluso con un sorriso “Alla faccia di chi diceva che non avrebbe potuto fare mai i 100…

Benedetta Pilato, una delle grandissime stelle dell’Aniene, del nuoto italiano e mondiale ph Aniene

E detrattori o gufi ne erano comparsi tanti, anche a riconferma che più dei giudizi obiettivi, tendono a prevalere spesso malcelate invidie che collidono con il grande talento di questa forza della natura, ora ritrovatissima. Attendiamo a vedere come affronterà i suoi 50 rana che sarebbero la sua gara, come invece non sembrava lo fessero i 100 fino a qualche mese fa.

In merito al nuovo ranista mondiale, Nicolò Martinenghi, pure lui, come Benedetta, atleta dell’Aniene, Nagni ha dichiarato “Anche Martinenghi è stato veramente super! Ormai è un nuotatore maturo che ha imparato a misurare al meglio la sua generosità ed esuberanza. Esemplare è stata la gestione dei suoi tre turni di gara, riuscendo a dare il massimo in finale: questo è sinonimo di un ottimo lavoro svolto che ha perfezionato la sua forza sia fisica che mentale”. Peccato non si sia confermato anche nella gara più veloce, ma un argento mondiale sui 50 rana resta medaglia di grandissimo pregio, ancor più se sommata all’oro iridato di due giorni fa.

Se Budapest vede l’Italia splendida protagonista (non dimentichiamoci degli ori del sensazionale Ceccon, pazientemente costruito dal suo coach di sempre, Alberto Burlina, e del duo misto del sincronizzato, Minisini-Ruggiero), chi esce delusa dalla sua prova tanto attesa è Simona Quadarella. Ma Gianni Nagni ha belle parole anche per lei “Quadarella è dal 2017 che va sempre a medaglia tra Europei, Mondiali ed Olimpiadi: una leggera flessione ci può stare… Nel caso meglio adesso, per poter rimettere a punto i correttivi necessari in vista di Parigi 2024”.

Alberto Burlina, allenatore insostituibile: è una delle ragioni della strepitosa crescita di Ceccon – ph swimbiz

E Nagni di palcoscenici importanti se ne intende parecchio. Certo, Simona potrà rimediare al meglio ad un periodo di appannamento. Ma non dimentichiamoci che ad agosto ci saranno gli Europei nella sua Roma: una ragione in più per ritrovare lo smalto dei momenti migliori, pur restando Parigi il grande obiettivo di questa fuoriclasse.

Oggi chiudiamo la terza giornata con un pizzico di delusione per il quarto posto di Paltrinieri (e il sesto di Detti), ma sappiamo che grande combattente è il numero uno del nuoto azzurro maschile: attendiamo fiduciosi le prossime prove. E più che della nostra “comoda” delusione, proviamo a capacitarci e a rispettare la grande delusione che possono aver provato due fenomenali atleti come Paltrinieri e Detti.

È Grande Italia del Nuoto, che ancora una volta di più dimostra di essere una Nazione di invincibili nuotatori.

Martinenghi, pur se atteso ad una seconda vittoria, regala all’Italia anche un argento mondiale sui 50 rana – ph FIN

Ricordando che per avere grandi atleti, servono sedi idonee di allenamento; e le piscine sono anche fondamentali per alimentare il nuoto di base da cui far crescere i campioni di domani. Le enormi difficoltà delle piscine non restino nell’ombra come fino ad oggi è accaduto. Che i trionfi azzurri aiutino a dare risalto al momento difficilissimo dei centri natatori, per assicurare loro un futuro di certezze, permettendo al nuoto italiano di proseguire in questa spettacolare corsa verso nuovi altissimi traguardi.

Scritto da Marco Tornatore