Una panoramica random di come sta muovendosi la fitness (& pool) industry a livello planetario con punte di alcuni player che confermano il grande rilancio del comparto, per molti versi, in atto anche in Italia
L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND
Alle volte stentiamo a capacitarci del potenziale della nostra “industry”, ovvero del mercato fitness e piscina. L’Italia, rispetto ad altri Paesi, effettivamente non esprime i numeri monstre che riescono ad inanellare alcune nazioni, su tutti, prevedibilmente, gli USA.
La dimensione del mercato statunitense è imparagonabile a quella italiana: i player dominanti, le catene che contano mille-duemila club e più, le quotazioni in borsa e la cultura sportiva molto legata al fitness, fanno di questa industria un autentico colosso mondiale.
Lo stesso discorso può essere fatto per il mercato americano della piscina, contando gli States su più di 11,5 milioni di vasche abitative/residenziali e circa 400.000 piscine pubbliche.

Ma, richiamandoci alla piscina e tornando in Europa, l’Italia non regge assolutamente il confronto con Paesi come Francia e Spagna, che contano rispettivamente 3,15 milioni e 1,1 milioni di vasche residenziali contro le nostre circa 500.000. Siamo inferiori anche per numero di piscine pubbliche e qui, noi veniamo annichiliti sicuramente anche dall’egemone Germania o UK.
Quindi, alle volte, non riusciamo a capire al meglio quali siano il metro e la grandezza di un mercato globale.
Un primo indicatore dei nostri parametri limitati lo possiamo avere dai fatturati espressi dalle catene di palestre straniere, alcune delle quali presenti anche in Italia.
La spagnola Forus, di cui abbiamo parlato pochi giorni fa su wbox, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 102 milioni di euro.
Stiamo parlando di un gruppo nato dal fitness e poi capace di sviluppare strategie vincenti anche per le piscine. Risultati raggiunti in meno di 12 anni!

In Francia, Vert Marine, con i suoi oltre 90 impianti (fra questi non solo piscine, in maggioranza affiancate da palestre, ma anche palaghiacci e qualche palazzetto dello sport) raggiungeva i valori di Forus quasi un paio di lustri fa ed oggi, salvo le contrazioni determinate dalla crisi energetica e dai mesi di pandemia, è una compagine da circa 130 milioni di euro.
E Vert Marine non è l’unico grande gruppo francese o il più grande: sono almeno una decina i grandi gruppi transalpini che gestiscono da una trentina ad un centinaio di impianti.
Un po’ lo specchio delle grandi holding francesi come Decathlon, Leroy Merlyn, Auchan, Carrefur dalle dimensioni introvabili in Italia, più incline alla filosofia della PMI e di strategie di territorio.
In Italia, infatti, il gruppo gestionale che performa di più forse non tocca i 25 milioni di euro.
Intendiamoci, non è che il gigantismo sia meglio delle dimensioni medie, ma spiega perché noi ragioniamo su numeri decisamente diversi.
In territorio fitness le grandi catene che sono presenti in Italia, faticano a superare i 75-80 centri e chi in proporzione fattura di più per posizionamento è probabilmente Virgin Active, che difficilmente avvicina i 50 milioni di euro nel nostro Paese.

La panoramica che segue, oltre a farci capire come su scala globale agiscono alcuni player di riferimento, indica anche quali scelte strategiche stanno prevalendo fra i protagonisti del mercato estero.
Per imprese della filiera della fornitura balza all’occhio quali valori esprimano certi gruppi e le tante buone ragioni per cui varrebbe la pena investire sull’export non in modo occasionale o poco organizzato, ma con metodo e convinzione.
Per molti gruppi fa gioco, sui ricavi e volumi, la strategia divisa fra licenze vendute e franchising, modello quest’ultimo che trova difficile diffusione in Italia, dove l’imprenditore preferisce legarsi ad un proprio modello senza cogliere le opportunità che offre un percorso premiante per chi vuole investire o diversificare contando su una redditività abbastanza certa.
Forus (Spagna): catena fitness/piscina che opera in prevalenza secondo il sistema delle concessioni (con qualche eccezione come accaduto in Italia con impianti ex Sport Management o in Spagna con l’acquisizione di 10 club Holmes Place), privilegiando il modello di “Family Club” e realizzando in genere impianti ex novo da 10- 15 milioni di euro ciascuno). Presente in Spagna, Portogallo e Italia
- Ricavi 2022: 102 milioni di euro, 47% in più rispetto al 2019
- Numero iscritti nei suoi 67 centri: 250.000
- Obiettivi 2023: una dozzina di nuove aperture
Ultimo articolo di wbox sulla catena spagnola il 18 gennaio 2023 https://wbox.it/forus-a-quota-102-milioni-di-euro/

David Lloyd, il gruppo britannico Premium, i cui centri – più di un centinaio – eccellono per qualità e completezza, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 320 milioni di euro. Investirà nella sola Spagna circa 33 milioni per acquisizioni e nuove aperture: in totale tre nuovi centri che si aggiungono ai 5 presenti in terra iberica. In Italia, dove intende sviluppare meglio la sua presenza, sembra che gli investimenti non si differenzino di molto con una imminente nuova apertura e probabili altre nel corso del 2023
LA Fitness, catena di palestre americana che è parti di un gruppo i cui club sono 738. L’80% dei club low cost LA Fitness ha una piscina da 25 yard a tre o quattro corsie.
Fatturato 2022: 2,1 miliardi di dollari ultimo articolo di questa grande catena statunitense riportato su wbox.it, il 29 dicembre https://wbox.it/usa-la-fitness-e-la-partnership-con-healthlynked/

Planet fitness Nel 2022 è andato oltre le più positive aspettative: ha toccato quota 17 milioni di iscritti (!) di cui 1,8 in più nell’ultimo; ultimo articolo sul colosso americano riportato su wbox.it, il 17 novembre https://wbox.it/planet-fitness-il-volo-inarrestabile-del-colosso-americano/
Basic-Fit chiude ha chiuso il 2022 con 3,35 milioni di iscritti (+ 50% rispetto al 2021) e 1.200 club. ( collegamento ); nostro ultimo articolo del 1 novembre 2022 https://wbox.it/?s=basic+fit

Fitness Park, catena francese, ha archiviato il 2022 con 700.000 iscritti e ricavi per 260 milioni di euro.
Xponential Fitness con il suo modello in frachising ha incrementato le entrate del 46% nel 2022: in totale ora i suoi studi sono 2.600 studi aperti e gli iscritti 590.000; il nostro ultimo articolo il 13 gennaio https://wbox.it/xponential-fitness-aumenta-i-ricavi-del-46/
Life Time (catena Premium USA) wbox.it ne ha parlato il 12 gennaio https://wbox.it/life-time-38-di-ricavi-per-superare-i-22-miliardi-di-dollari-nel-2023/
- 2022: ricavi 1,82 miliardi di dollari, EBITDA rettificato circa 280 milioni di dollari.
- Obiettivi il 2023 : ricavi 2,2 miliardi di dollari, EBITDA rettificato 440 milioni di dollari.

Medicover (Svezia) investe e cresce in Polonia con i marchi Platinum e Smart.
- 10 Platinum Fitness e 8 Smart Gym acquisiti di recente
- Incrementa il numero di fitness club del gruppo: 124 club e franchising in tutta la Polonia.
Fitness Group (Mid-market, Norvegia) continua ad espandersi in Norvegia.
- Il gruppo sta crescendo e supererà i 70 club in Norvegia con tre nuove acquisizioni.
- Obiettivo: portare il fatturato ad oltre 48 milioni di euro in due anni.
Form Factory (Mid-market, Repubblica Ceca): sta rivoluzionando il mercato ceco dei fitness club.
- È già il player numero uno fra le palestre della Repubblica Ceca: totale 14 club con una superficie media di 2.000 metri quadrati
- Abbonamenti a 45€ al mese
- Obiettivo: arrivare a 25 club entro il 2025 puntando su sole tre città ceche.
F45 (Studio, Australia) che sta crescendo in Europa e si sviluppa anche negli USA. Fra i soci di minoranza, anche l’attore e produttore Mark Wahlberg
- Obiettivo: crescere velocemente in Europa puntando su Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia e altri dieci paesi europei.

Flyefit (Mid-market, Irlanda) si espande in Irlanda.
- Oggi conta in Irlanda 20 club
- Obiettivo: investire circa 10 milioni di euro per aprire 4 nuovi club
Fit Star (HVLP, Germania)
- Conta circa 125.000 membri in 16 club in Germania Alcuni risultati di fine anno 2022:
Insomma, questa panoramica fornisce solo un quadro parziale dei volumi che riguardano la fitness industry all’estero, mercato del fitness molto collegato alla piscina, dal monento che tante delle catene che dominano la scena, sovente prevedono la zona acquatica nel loro modello di impianto e di business.