Oltre a portare in palestra la popolazione “dormiente”, oggi, alla luce delle difficoltà in cui ci muoviamo, dobbiamo fare leva su un team dalla competenza molto allargata e in linea con gli obiettivi aziendali, fra cui la riduzione di costi e consumi energetici
Questo articolo è stato pubblicato anche su Happy Aquatics & Wellness di settembre/ottobre
info@smilingcoachsystem.it 2° parte
Riprendiamo la nostra analisi dalle considerazioni sulle ragioni per cui una buona parte della popolazione non frequenta il club, esaminate nel numero precedente di Happy Aquatics & Wellness e nella pubblicazione della prima parte su wbox.it.
Potremmo dire che molte persone non frequentano perché pensano che le palestre siano luoghi per giovani appassionati; altre persone potrebbero pensare che quel determinato luogo non sia adatto perché non si sentono a proprio agio; oppure li reputano luoghi troppo formali, con poca libertà di spostarsi su più aree predisposte per non rendere noiosi i servizi proposti: non è una questione di numeri, semplicemente serve dare spazio a più target di persone. La comunicazione che spesso le imprese del settore propongono alle persone parla di costi, mai di investimento per la propria salute: immagini che intimoriscono le persone semplici e determinano altre barriere mentali.

Uscire dalla zona di comfort significa uscire dalle strutture formali per orientarsi verso aree più flessibili; ad esempio, le sale per il fitness molto grandi possono intimorire le persone neofite o dormienti.
Uscire dalla zona di comfort significa uscire dalle strutture formali per orientarsi verso aree più flessibili
Inerente ai costi di energia e gas, facendo ricerche in tutto il Mondo, le indicazioni e i suggerimenti che mi hanno stimolato (perché diverse da isolare i tubi, luci led, etc.), sono con molta probabilità cose che gli esperti conoscono già; tuttavia, desidero riportarne qualcuna qui di seguito:

1. Il comfort è sempre fondamentale. Ma con comunicazioni efficaci puoi accompagnare gli utenti nel viaggio esperienziale e ridurre o gestire l’incidenza dei reclami.
2. Aumentare la temperatura dell’aria nell’ambiente della piscina (solo piscina coperta). Una temperatura dell’aria più elevata, pur mantenendo l’umidità relativa nelle sale, richiede energia aggiuntiva per riscaldare l’aria in misura inferiore al risparmio previsto dalla riduzione delle perdite di acqua per evaporazione.
Avere un team che segua gli obiettivi aziendali sarà una parte decisiva del raggiungimento di tali traguardi
3. Creare un Team Energetico
Se la sensibilizzazione è vantaggiosa, avere un team che segua gli obiettivi aziendali sarà una parte decisiva del raggiungimento di tali obiettivi. A un team energetico possono essere assegnati compiti e obiettivi specifici da allineare con gli obiettivi di riduzione del budget, oltre a garantire le modifiche alle procedure e ai controlli mantenuti. Riunendo il team puoi tenerti aggiornato sulle modifiche apportate e se stanno avendo l’effetto desiderato sui costi e sull’efficienza dell’energia e dell’acqua.
4. Dopo aver creato un team energetico per gestire i cambiamenti, assicuratevi di avere un piano d’azione e obiettivi di efficienza energetica e idrica chiaramente definiti. La misurazione e il monitoraggio delle forniture di elettricità, gas e acqua, in particolare il consumo fuori orario (perdite d’acqua e apparecchiature lasciate accese), forniranno gli strumenti per aiutare il team, in primo luogo, a ridurre i consumi non necessari e in secondo luogo a fornire feedback per motivare il miglioramento continuo.
Un passaggio finale meritano le difficoltà riferite al reperimento risorse umane nel settore fitness (molto diffuso anche in altre aree commerciali e tempo libero) e per farlo cito l’inserto dell’Avvenire: “cambio vita: d’estate non lavoro”.
Ciò che rende attraente le nostre imprese è anche la parte intangibile
La difficoltà è dilagante in tutte le Regioni italiane e pensare che, prima del Covid, arrivavano richieste giornalmente presso le varie sedi e spesso tutte le imprese erano ben strutturate ed organizzate, oggi non è più così. Spesso si legge che questa situazione è da collegare al denaro, perché questo sembra essere lo strumento per attrarre le giuste risorse, io dico che non è così necessariamente vero. Molti studi riferiscono che i possibili collaboratori cercano molto di più che denaro e vantaggi; penso che ciò che rende attraente le nostre imprese sia anche la parte intangibile;
penso che le persone che provano interesse per la nostra impresa osservano e valutano:
- Essere parte del processo e non un mero esecutore
- Far parte del processo organizzativo
- Un marchio forte
- Solidità dell’impresa
- Politiche retributive eque
- Formazione
- Carriera
- Chiedere referral, premio a chi presenta un candidato collaboratore .
La conclusione è che in questo periodo i responsabili o gli imprenditori hanno bisogno di strumenti e di pianificazione che li aiutino a prendere decisioni tenendo conto dell’interesse e delle prestazioni del team.
L’augurio è che questo articolo dia stimoli a tutti gli imprenditori e anche agli operatori del settore per uscire dalle difficoltà del momento e soprattutto che possa essere di aiuto a coloro che faticano ad uscire dalla zona di “comfort” che tale non è! La staticità rende le aziende deboli.