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Il limite dei mandati che non piace ai vertici sportivi

Tre mandati: una questione di giochi di potere o di effettivi benefici per lo sport e il movimento sportivo? ph Freepik

Dovevano essere due i mandati, ma si è intervenuti da più parti perché questo non accada: così c’è chi governa federazioni da oltre trent’anni, mentre per la presidenza tornano attuali i tre mandati. Tutto molto italiano

Un mandato forse non basterebbe per realizzare un progetto apprezzabile e compiuto: bene, passiamo a due, così in otto anni si ha il tempo di incidere. Ma anche due non sembrano bastare e quindi tornano di attualità i tre mandati, che premierebbero in primis Malagò, ma anche molti altri presidenti federali, di enti o ulteriori organismi, pur senza dimenticare che alcune federazioni hanno guide ultra trentennali.

Forse una deroga ai tre mandati andrebbe fatta stabilendo a monte obiettivi di prestigio da superare: se una guida capace funziona, perché non prorogare la presidenza anche a 15 o 20 anni? Ne andrebbe della democrazia e dell’alternanza alla guida di questi istituti? Sappiamo che spesso di democratico c’è poco, ma quel che deve contare è che il sistema eccella nell’interesse di tutti.

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Un tempo lungo legato ai risultati ottenuti (sportivi, di bilancio, di divulgazione delle discipline sportive, di numero di tesserati purché reale, etc.) sarebbe positivo per il sistema governato da quel vertice federale con benefici di progresso per tutti. Ma in Italia saremmo in grado di stabilire parametri oggettivi da rispettare? Onestamente difficile. Quindi che si fissi definitivamente il limite ideale di mandati e che poi lo si rispetti per il prossimo secolo e non come accaduto nell’ultimo decennio dove le regole sono state fatte per poi essere messe totalmente in discussione e tornare al punto di partenza.

Ora si arriva a parlare di tre mandati però non consecutivi (?): con queste variabili si rischia di essere poco credibili, anzi, quasi risibili…

Abodi a gennaio 2023 si dichiarava non disponibile ad aumentare il numero di mandati fissati a due: forse i tempi (e le pressioni interessate di molti dirigenti) oggi suggeriscono una riflessione diversa.

Questo quanto viene riportato dall’Ansa in merito alle parole espresse dal presidente Malagò su questa faccenda; la nota è stata ripresa da Diritto e Sport/ItaliaOggi

Malagò: “Il tema del limite dei mandati al vaglio della Consulta? Ho parlato con il ministro Abodi, mi ha chiesto di invitare tutti i presidenti di organismi sportivi, federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva. Venerdì 23 giugno alle 12.30 al Coni parleremo anche di questo tema”

“Inizialmente sembrava ci fosse una soluzione con l’introduzione di una maggioranza qualificata e idee diverse rispetto alle leggi attuali. Poi è sembrato che questa tesi sparisse e apparisse la parola ‘consecutivi’ per il limite dei tre mandati. Al momento del Consiglio dei ministri si è deciso di rinviare tutto il discorso”

(Ansa)

Scritto da redazione