La riforma è il tema del momento che a RiminiWellness sarà al centro dei dibattiti: le parole del presidente del CONI che parla anche della giustizia sportiva
Recuperiamo le parole riportate da Diritto e Sport (ItaliaOggi) via social che mettono in evidenza la posizione del presidente del CONI, Giovanni Malagò, su una Riforma che dopo mesi e mesi di attesa entrerà in vigore fra poco più di 30 giorni
E, con questa scadenza sempre più vicina, fiocca un crescendo di parole, opinioni pro e contro, webinar, convegni a tema Riforma ed effetti.
Non poteva esimersi dal pronunciarsi, su invito di Diritto e Sport, il numero uno del CONI. Il presidente si dice preoccupato per i gravami a carico delle società sportive in una fase storico-congiunturale molto difficile. Tuttavia, questo era noto sin dal varo del testo della bozza della norma ed ora, rendere meno oneroso il cambiamento, non sarà agevole, salvo accentuare e dilatare la progressività dell’applicazione della riforma.

Malagò va oltre, esprimendo un velato disappunto sugli aspetti finanziari del CONI che, rispetto al passato; per esempio, oggi viene limitato o meglio, escluso, nell’assegnazione di certi appannaggi alle federazioni, perché ora è materia che compete a Sport e Salute, con cui il CONI non ha un rapporto idilliaco.
Il presidente si pronuncia anche sulla Giustizia Sportiva, invocandone l’autonomia piena, perché deve restare circoscritta al perimetro dello Sport. Se il suo impegno a migliorarla anche per assicurare tempi che si rivelano eccessivi è una garanzia, solleviamo alcune perplessità sulla terzietà di giudizio in quanto il sistema sportivo tende ad autotutelarsi anche di fronte a situazioni incresciose e ben documentate, dove si tende a proteggere il sistema sportivo e i suoi attori (federazioni in particolare) a discapito della parte lesa. Anche perché la giustizia ordinaria, quando è dovuta intervenire, è stata spesso assai meno tenera di quella sportiva. Saremo attenti osservatori pure in merito a fatti che oggi sono materia di giudizio della giustizia sportiva e, parallelamente, ma con tempi diversi e ancor più lunghi, di quella ordinaria.
Questo il resoconto pubblicato su LinkedIn da Diritto e Sport

Terminata la giunta del Coni, il Presidente Malagò ha rilasciato ampie dichiarazioni, dalla riforma all’assegnazione dei finanziamenti, passando per la giustizia sportiva
“Con la riforma sicuramente il sistema ne beneficia in termini di tutele, va incontro ai diritti delle persone e le fidelizza. Il contesto congiunturale storico è molto complicato. Io avrei fatto in modo che le tutele statali fossero garantite per un periodo più lungo, ad esempio, ma la cosa che preoccupa di più è la spaventosa interlocuzione che dal 1° luglio i dirigenti dello sport di base saranno costretti ad avere“
“In Giunta abbiamo letto una lettera del ministro Abodi di fondamentale importanza che riguarda la rivisitazione di aspetti finanziari del Coni. Siamo fermi a una cifra dal 2018 e sapete cosa è successo. Ci aspettiamo un ruolo diverso del Coni nei criteri di assegnazione dei finanziamenti e nella questione relativa al registro. Nessuno pensava fosse così complicato vederci riconoscere dei diritti“
“Una riforma della giustizia sportiva? La materia è di esclusiva pertinenza del nostro mondo. Vogliamo modificare, tramite un regolamento da presentare nella prossima Giunta, la dinamica della tempistica che deve tutelare i diritti del ricorrente, la celerità della giustizia e la terzietà. Su questo mi prodigherò”
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