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Il monitoraggio dei costi e dei ricavi

Le piscine, ancor più di complessi di dimensioni rilevanti, richiedono capacità gestionali e manageriali comprovate ph Aquatic Design Group

Un report ed una analisi costanti e al limite del maniacale sono necessari per mantenere sempre sotto controllo la situazione della piscina in tempo reale ed agire con rapidità

Questo articolo è stato pubblicato su HA Wellbeing di settembre-ottobre 2023

prola@professioneacqua.it

Qual è il principale compito di un imprenditore? Far si che la propria impresa sia solida, possibilmente florida e produca utili, evitando le perdite. Su come arrivare a questo risultato le opinioni si sprecano, con abbondanza di consulenti, motivatori, libri, articoli, video, esperienze, emozioni, vissuti.

Il controllo dei conti è un’azione indispensabile e dalla quale nessun imprenditore degno di questo nome può prescindere

Ma c’è una azione che è indispensabile e dalla quale nessun imprenditore degno di questo nome può prescindere: il controllo dei conti. I numeri possono piacere o meno, ma sono fondamentali per avere una immagine chiara della propria azienda, che non sia virtuale e non sia influenzata dalle sensazioni. È vero, come dice qualcuno, che i numeri sotto tortura dicono quello che vuoi fargli dire, ma se non li sottoponi a forzature dicono sempre la verità e sono impietosi. Non tengono conto dei nostri sforzi, delle nostre speranze, delle aspettative, della disperazione, a volte. Riproducono una fotografia, sulla quale si possono fare ipotesi di cambiamento, certo, ma della quale va tenuto conto e che deve sempre essere la base di partenza per ogni decisione.

Per una gestione con il sorriso servono capacità di controllo dei conti e, ove possibile, saper tagliare i costi senza penalizzare la qualità ph dimonka by freepik

Quando si gestisce una piscina, ad esempio, non si dovrebbe mai rispondere “devo chiedere al commercialista” piuttosto che alla segretaria o al manutentore, di fronte a domande dirette sui capitoli di costi o sui ricavi. La variazione dei ricavi su base annuale, o trimestrale, dovrebbe essere stampata nella mente, così come il consumo di acqua piuttosto che la spesa in pubblicità. Senza queste analisi costanti non è possibile fare ipotesi di investimento e nemmeno di indebitamento. Quante strutture hanno contratto prestiti durante il periodo del Covid senza una attenta analisi della reale possibilità di rientro? E, oggi, se ne vedono le conseguenze.

La variazione dei ricavi su base annuale, o trimestrale, dovrebbe essere stampata nella mente

I numeri, i conti, le somme e le divisioni, con tutte le altre operazioni algebriche al seguito, solo loro possono dare le risposte. Se le previsioni contabili reggono si fa, altrimenti no.

Certo, la capacità dell’imprenditore sta nel gestire i conti in entrambe le direzioni, quella dei ricavi e quella dei costi, perché senza un aumento dei costi è quasi impossibile aumentare i ricavi. Sono gli investimenti che permettono ad una azienda di progredire, oppure le buone idee, ma devono essere davvero idee straordinarie. Dal punto di vista opposto, non è vero che ridurre i costi è sempre un bene a prescindere, perché questa azione potrebbe rivelarsi deleteria sui ricavi.

I grandi impianti acquatici richiedono accortezze gestionali che dipendono molto dalla capacità di monitorare costi, ricavi e marginalità certe ph freepik

Ridurre la manutenzione, ad esempio, o ridurre la temperatura dell’acqua, i costi per le pulizie, può generare l’insoddisfazione della clientela nei confronti della qualità del servizio percepita, riducendo i ricavi. Non investire nel personale, diminuendo tutele e compensi, certamente non potrà che ridurre la qualità del servizio offerto, riducendo i ricavi.

Gestori di grandi impianti pubblici coperti cercano il modo di ridurre i costi energetici, ma non sanno quanta acqua viene consumata

In questo sta l’abilità dell’imprenditore. Se i conti non tornano, nemmeno sotto una leggera tortura (bisogna sempre andarci piano con queste cose) che si fa? Si taglia tutto, a prescindere? Il rischio è quello di restare senza l’azienda, nel medio o lungo termine. Cosa tagliare, quindi? Per deciderlo è necessario effettuare analisi attente. Spesso i gestori di grandi impianti pubblici coperti cercano il modo di ridurre i costi energetici, ma non sanno rispondere alla domanda: quanta acqua consumi? La risposta è quasi sempre: non so, devo chiedere al manutentore. Oppure, di fronte all’ipotesi di utilizzare sistemi di copertura durante la notte ci si preoccupa di dover pagare un’ora di lavoro in più al personale, senza nessuna analisi seria su quanto si potrebbe risparmiare di energia. Ci si comporta come chi cambia il gestore di energia elettrica a fronte di un’offerta che riduce del 10% i costi dell’energia, senza considerare che tale incidenza è praticamente ridicola sul totale della bolletta, e che probabilmente viene ampiamente vanificata da un aumento di quota fissa.

Insomma, chi per mestiere fa l’imprenditore deve imparare a partire da un punto fermo: non agire in base all’emozione e alle sensazioni.

ph pressfoto by freepik

Questa tipologia di comportamento è quella sulla quale facciamo leva quando dobbiamo convincere i nostri potenziali clienti, ma non può essere la nostra. L’imprenditore deve effettuare continue analisi e poi, certo, usare la propria capacità di visione, il proprio coraggio, la propria intuizione, ma non può comportarsi solo sulla base delle emozioni. Prima di tutto, alla base di tutto, c’è l’analisi di gestione, cioè ci sono i numeri.

Imparare a partire da un punto fermo: non agire in base all’emozione e alle sensazioni

Non servono costosi programmi gestionali, basta un corso sull’uso di excel per imparare ad estrapolare i dati necessari, ed un computer. Certo, è un lavoro diverso da quello d’azione, un po’ bisogna esserci portati, ma non tutti (per fortuna!) siamo nati imprenditori. Bisogna però avere la consapevolezza che questo non è un lavoro delegabile, non è il commercialista né la brava segretaria che ci possono sostituire in queta parte fondamentale del lavoro, in questo compito.

L’analisi dei dati di gestione è una responsabilità dell’imprenditore nei confronti dei propri dipendenti, delle persone che si fidano del suo operato e che da questo dipendono. Se l’impresa fallisce, c’è un solo responsabile, perché è senz’altro vero che, quando le cose vanno bene il merito è di tutti, ma quando vanno male la colpa è solo di chi comanda.

Scritto da Rossana Prola