In un Paese dove tutto quanto attiene all’acqua ha rilevanza primaria, viene diffuso un report che ci insegna come dovremmo impostare il sistema piscina nazionale circa lavoro e dati da monitorare
La riforma dello sport, di cui come previsto si attendono ancora le conferme sui correttivi – ormai è certo che dalla promessa di metà luglio andremo a settembre perché, se ad agosto tutte le piscine outdoor lavorano, la politica può concedersi un mese di vacanza e forse più– e qualche chiarimento ulteriore, da un lato conferisce dignità al lavoratore in ambito sportivo, dall’altra determina qualche cruccio ed inquietudine in più a chi gestisce impianti sportivi.
Quindi anche palestre e piscine vivono questa fase divise fra operatori soddisfatti ed altri più presi dalle preoccupazioni per il cambiamento. Un passaggio che dovrebbe avvicinarci in parte a quanto avviene da decenni in altri Paesi, dove la figura del lavoratore sportivo esiste da sempre.

Forse, però, non potremo mai arrivare ai livelli che esprime oggi l’Australia in ambito piscine e acquaticità in generale. Già gli Aussie giganteggiano in merito a cultura e campagne di sensibilizzazione anti annegamento, tutte volte a spiegare che la prima prevenzione è imparare (molto bene) a nuotare.
Ma uno degli enti più impegnati su tale fronte, la Royal Life Safing Society Australia, va oltre, con il National Aquatic Industry Workforce Report 2023, frutto di un lavoro condiviso con diversi operatori: gli esiti della ricerca sono in parte documentati dalle diverse tavole che seguono il testo introduttivo. Dati interessanti che ci aiutano a comprendere, con una comparazione un po’ spannometrica dovuta alla mancanza di informazioni di cui l’Italia dispone, cosa dovremmo fare per arrivare a quanto è in grado di esprimere oggi l’Australia acquatica.
Alcuni dati in estrema sintesi:
Un Lifeguard (assistente bagnanti) è tendenzialmente under 24, studia e guadagna da 15 a 20,65 euro/ora. Il 47% sono donne

Un insegnante di nuoto-salvamento è tendenzialmente donna 87%, lavora fra 37 e 52 settimane l’anno e guadagna fra 15 e 20 euro/ora
Duty manager: 65% sono uomini che guadagnano come i due profili sopra considerati, ma restano legati al settore per 16-24 anni, ricoprono diversi ruoli e lavorano in media 26 settimane/anno.
Centre manager: 44%donne e 55%uomini, tendenzialmente over 35, da 11 anni nel settore cui si legano fra 15 e 24 anni.
Coordinatore di scuola nuoto: tendenzialmente donna (82%) di età compresa fra 35 e 54 anni, lavora a tempo pieno, dedicandosi anche all’insegnamento come istruttore.
Operatore tecnico: in prevalenza uomini (78%), con età compresa fra 18 e 35 anni, un guadagno indicativo di 20 euro/ora e lavoro a tempo pieno

L’aquatic trainer è prevalentemente donna (78%), ricopre diversi ruoli in piscina, lavora meno di 8 ore alla settimana con questo ruolo, ha un’età compresa fra 25 e 64 anni

NUOVA RICERCA SULLA FORZA LAVORO DELL’INDUSTRIA ACQUATICA
Royal Life Saving è lieta di lanciare nuove ricerche e azioni di advocacy sullo stato della forza lavoro dell’industria acquatica nazionale.
L’industria acquatica australiana continua a essere all’avanguardia nel riconoscere le competenze e l’esperienza dei lavoratori e delle donne più anziani, con il National Aquatic Industry Workforce Report 2023 che rivela anche miglioramenti nei tassi di occupazione indigena.
Il rapporto, condotto dalla Royal Life Saving Society – Australia, con il supporto dei suoi soci e per conto del National Aquatic Industry Committee (NAIC), presenta informazioni demografiche sui ruoli chiave e sulla composizione della forza lavoro in tutta l’Australia e si basa sulla ricerca precedentemente intrapresa nel 2019.
Mercoledì 19 luglio Royal Life Saving ha ospitato un webinar per lanciare il rapporto e presentare i suoi risultati principali. La registrazione è disponibile per gli abbonati GSPO.
RICERCA SULLA FORZA LAVORO DELL’INDUSTRIA ACQUATICA
La difesa, i programmi, i prodotti e i servizi di Royal Life Saving sono sostenuti dalla ricerca e dall’impegno per il miglioramento continuo. Vengono costantemente valutati, migliorati e confrontati con le migliori pratiche mondiali. La nostra capacità di ricerca include: Ricerca nell’industria acquatica.
SVILUPPO DELLA FORZA LAVORO DELL’INDUSTRIA ACQUATICA NAZIONALE
Royal Life Saving, per conto del National Aquatic Industry Committee (NAIC ), ha completato il National Aquatic Industry Workforce Report 2023 .

Rapporto sulla forza lavoro dell’industria acquatica nazionale 2023
Il National Aquatic Industry Workforce Survey 2022 è stato aperto dal 15 novembre al 15 dicembre 2022. Grazie a tutti coloro che hanno completato il sondaggio.
Metodologia del report e presentazione del background
Royal Life Saving ha ospitato un webinar mercoledì 19 luglio 2023 per lanciare il rapporto e presentare i suoi risultati principali. Ora puoi guardare la registrazione di questo webinar dall’area abbonati GSPO del sito web qui:
Link per scaricare il pdf della ricerca https://www.royallifesaving.com.au/__data/assets/pdf_file/0005/75290/RLS_National-Aquatic-Industry-Workforce-Report-2023_Double-Page_Final.pdf
Oltre a quelle già riportate, alcune altre indicazioni fra le più significative recuperate dal report “illustrato” della Royal Life Saving




