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Il rischio della comodità

Control Fitness è la nuova idea per facilitare l'attività in palestra di chi lavora in coworking

Control Fitness, l’intuizione imprenditoriale che sviluppa il modello ibrido di spazio pensato per “rivitalizzare” le persone coniugando coworking e palestra

Questo articolo è stato pubblicato su HA Wellbeing di settembre-ottobre 2023

info@controlfitness.it

Avete presente quelle domeniche in cui si tornava a casa esausti per le troppe cose fatte? Quelle in cui si andava al parco, poi a mangiare da qualche parte, poi si incontrava qualcuno al bar e la sera si andava al cinema? Più i lettori sono giovani e più la risposta sarà negativa. Perché negli ultimi anni, un campo in continuo mutamento è sicuramente quello della comodità.

Negli ultimi anni, un campo in continuo mutamente è sicuramente quello della comodità

Oggi, una serie sempre crescente di servizi ci permette di ricevere la spesa direttamente a casa, di trasformare il nostro salotto in una sala cinematografica, di farci recapitare la cena a domicilio e persino di mantenere i legami con i nostri cari attraverso videochiamate.

Simone Riccio, l’ideatore del modello Control Fitness che incontra i nuovi bisogni di chi lavora in modalità molto diffuse e diverse rispetto al passato

Una conquista non per forza. Anzi, a volte un rischio per la nostra salute fisica e mentale. “Ma almeno abbiamo il lavoro o la scuola, che ci fanno uscire di casa e stare a contatto con altre persone”. Avevamo, perché le cose sono cambiate anche qui. Gli eventi degli ultimi catastrofici anni ci hanno rimpiazzato anche quelli con la loro versione casalinga.

Ed ecco che, lentamente ma inesorabilmente, uscire di casa non è più sembrato così essenziale. Il problema è che siamo “animali sociali” e queste due parole ci portano a concetti come il movimento, la natura e l’aria aperta, ma anche i rapporti con gli altri e le interazioni.

Le restrizioni sono finite (per ora), ma la mentalità è quasi irrimediabilmente cambiata

Ad uscire debilitati da queste “conquiste”, insomma, sono sia il nostro corpo che la nostra mente. Tutti gli studi più recenti, infatti, mostrano peggioramenti nei nostri parametri legati alla salute e alla sfera psicologica. Insomma, siamo più isolati, abbiamo più dolori e siamo sempre meno felici.

Io stesso ho vissuto queste privazioni – e le relative conseguenze- in prima persona. Le ho vissute sia come sportivo sia come imprenditore. Non solo non potevo uscire per allenarmi, ma non potevo neanche accogliere le altre persone nella mia palestra, chiusa per le restrizioni.

Le restrizioni sono finite (per ora), ma la mentalità è quasi irrimediabilmente cambiata. Tuttavia, c’è qualcosa di straordinario nell’essere umano: la sua creatività. E un periodo di cambiamenti porta sempre a nuove idee.

La sfida personale dell’ultimo anno è stata trovare un’ idea che facesse mettere nuovamente il naso fuori di casa alle persone

Io oggi vedo un futuro di luoghi ibridi, che permettono di fare diverse cose, e per quali valga la pena uscire di casa. A livello imprenditoriale, ci sono mutamenti che non si possono ignorare (o meglio, si può ma si rischia di venire lasciati indietro dal mercato).

La zona coworking

Quindi la sfida personale dell’ultimo anno è stata trovare una idea che facesse mettere nuovamente il naso fuori di casa alle persone. Ero sicuro che, se non avessi considerato che le persone hanno un lavoro sempre più pervasivo, che non ha più un confine netto tra tempo dedicato al lavoro e tempo dedicato alla propria vita privata, avrei fallito.

È così con Control Fitness, la mia attività aperta nel 2022, ho voluto unire quei 2 mondi, creando il primo spazio ibrido in Italia, che coniuga coworking e palestra. Con sempre più aziende che mantengono qualche giorno settimanale di smarworking, tra freelance e Great Resignation (il fenomeno dove molti dipendenti si stanno licenziando in massa, forse per ritrovare quell’equilibrio tra lavoro e vita privata che corrisponde sempre meno ai propri bisogni) oggi sono tante le persone che possono lavorare dove vogliono.

La comodità di poter contare su un ambiente idoneo per l’esercizio fisico a fianco della zona di lavoro

L’idea è quindi quella di consentire loro di lavorare in uno spazio di coworking e avere una sala fitness a portata di mano (per non avere le classiche scuse che alla fine, tra traffico o imprevisti, ci fanno rimanere a casa e saltare l’ennesimo giorno di allenamento).

Perché il vero rischio oggi è proprio quello di avere troppe comodità. Quello che viene venduto come un sogno che diventa realtà è in realtà l’incubo dei nostri sistemi fisiologici.

Consentire alle persone di lavorare in uno spazio di coworking e avere una sala fitness a portata di mano

Una giornata dove ci si sveglia con orari imposti, si mangia del cibo pieno di zuccheri, si legge la prima mail di lavoro mentre si è ancora in pigiama, si va avanti per ore saltando dal pc allo smartphone senza concludere nulla e la sera si va a dormire insoddisfatti, non rappresenta un mondo ideale, nonostante la sua apparente comodità.

Oggi più che mai diventa importante non farsi irretire da facili promesse, senza riflettere su cosa è davvero importante per noi. La sensazione che si prova dopo una corsa all’aria aperta, le pacche sulle spalle date da un amico, il caffè con quel collega che -a conoscerlo meglio- non è così antipatico.

Un modello rivoluzionario rispetto a quanto è possibile trovare in palestra o nel posto di lavoro

Scritto da Simone Riccio