L’indagine promossa dall’Osservatorio WBOX, resa possibile da manager e titolari di club e piscine mette in evidenza che le difficoltà sono ancora tante e che la vera ripartenza sarà fra il 2023 e il 2024, anche se in altri Paesi la pool & fitness industry ha ripreso a correre
Parte 1
CONTENUTO IDEALE ANCHE PER I COMUNI E GLI ENTI LOCALI
Periodicamente Wbox e il suo Osservatorio, nobilitato da quasi 200 società di gestione di palestre, piscine o impianti polifunzionali – complessivamente rappresentano oltre un migliaio di centri sportivi- aggiorna gli operatori del settore con indagini di mercato che fotografano con buona attendibilità la situazione del comparto. Una panoramica estremamente utile resa possibile da titolari e manager che, con senso di responsabilità e spirito identitario di categoria, rispondono ai quesiti posti.
I protagonisti di queste ricerche beneficiano anzitempo dei dati e delle indicazioni ottenute attraverso comunicazioni riservate: a distanza di oltre un mese e dopo la pubblicazione parziale e talvolta non definitiva di alcuni dati su Happy Aquatics & Wellness, il portale wbox.it rende accessibili a tutti e a tutto il settore queste informazioni.
Per chi fosse motivato ad essere protagonista attivo e a partecipare alle prossime indagini di mercato, può avanzare la sua candidatura a info@wbox.it

Parte dell’articolo che segue e che su wbox.it viene riportato in tre sezioni in tre giorni differenti ( 25,26,27 agosto), è stato pubblicato in forma più sintetica e meno aggiornata su Happy Aquatics & Wellness numero 4
PROVE DI RILANCIO, FRA PRUDENZE, OTTIMISMO E POSTICIPI
Quando c’è bisogno di misurarsi, confrontarsi e fotografare il settore, un novero di club/piscine selezionati sono pronti a fornire le risposte necessarie. A loro va il grazie di un intero settore, auspicando altri si rendano disponibili in futuro. Oggi, infatti, possiamo commentare i risultati di un’indagine che ha coinvolto 82 realtà in rappresentanza di oltre 360 centri sportivi, campione sufficiente per capire a che punto siamo e cosa ci attende.
Rispetto all’indagine di febbraio, cui contribuirono però 106 società di gestione in rappresentanza di 554 centri sportivi, molte più risposte vengono dal Nord, con interventi importanti delle principali catene fitness e di gestione piscine. Tiepida l’adesione del Sud, meglio invece le Isole.
Richiamando quanto pubblicato su Happy Aquatics & Wellness di luglio/agosto – parte di questo testo è riportato su quel numero del periodico – ci sono alcune variazioni, dovute a ritardi degli intervistati nell’invio delle proprie opinioni.

Fra le “risposte libere” (ha risposto solo il 32% del campione intervistato), meritano una veloce indicazione le voci più significative.
CHI HA MERITI PER IL SOSTEGNO DATO AL SISTEMA SPORT NAZIONALE?
La domanda, appunto libera (si poteva anche non rispondere), permetteva di indicare una serie di voci, selezionando le categorie o i nominativi meritevoli o meno dell’apprezzamento degli intervistati.
A GIUGNO-LUGLIO 2022 QUALE DEI SEGUENTI RIFERIMENTI/ATTORI HA MERITI PER IL SOSTEGNO DATO AL SISTEMA SPORT NAZIONALE? (3 risposte max) |
32,5% Governo |
30,8% Associazioni di Categoria |
29,9% Federazioni |
25,6% EPS |
23,1% Clienti; Collaboratori |
20,5% CONI |
15,4% Colleghi/Società di Gestione |
15,1% Enti Locali |
Fra i meno segnalati, sotto il 7%: ICS, Banche, Politica, TV, Stampa, Consulenti (zero per Partiti e CTS) |
Quindi, sono intorno al 30% le risposte degli intervistati che indicano Governo, Federazioni (in pratica la sola FIN), Associazioni di Categoria
Fra 25%-20%: EPS, Clientela, Fornitori, Collaboratori e CONI (quest’ultimo con il 20,5% non è molto premiato)
In negativo, fra il 0%-7%: Televisione, Partiti, Sistema Bancario, ICS, Stampa
Analizzando una ad una le singole categorie, questi sono i nominativi più menzionati, riportati in ordine di numero di citazioni (il dato è meramente orientativo, essendo il numero di risposte basso rispetto al campione che in seguito risponde alle domande “obbligatorie”).
Risposte libere: hanno risposto, rispetto ad ogni domanda, fra il 38% e il 19% (insufficiente numero di risposte) degli intervistati; i nomi sono riportati base al numero di menzioni |
Politici: Barelli, Sbrollini, Spadafora (altri con poche segnalazioni o solo una segnalazione) |
Partiti: risposte insufficienti; a titolo indicativo i più menzionati: Fratelli d’Italia e “Nessun Partito” |
EPS: sono indicati: CSI 26,7%, UISP 13,3%, ASI 12,8%; altri enti menzionati CSAIN, ACSI, Libertas, Endas, CSEN |
Federazioni: plebiscito per FIN; un paio di indicazioni per “Nessuna” |
Sigle: ANIF 34,3%, CIWAS 22,2%, AGISI e Assonuoto 12,3% e 11,4%; altre menzionate con una segnalazione; viene indicata anche Confindustria |
Stampa Specializzata: risposte insufficienti. Segnalazioni per Gazzetta Sport, Happy Aquatics&Wellness, Il Nuovo Club, Corriere dello Sport |
Studio Professionale: risposte insufficienti; più segnalati nell’ordine: Martinelli e Bolognini |
Consulenti: risposte insufficienti; Bolognini il più segnalato; menzioni per Foresta, Aciso/Violet, Mattinai, Martinelli, Isola, professionisti locali |
Fornitori: risposte insufficienti menzioni per Dolomiti Energia, Favaretti, Aqquatix, Nostro padrone di casa(?), fornitori locali |
Colleghi/società di gestione: risposte insufficienti |
Categorie non menzionate: vengono segnalate Regione Sardegna, Istruttori, Non i sindacati |
Le domande “non eludibili” prevedevano una prima serie di quesiti a risposta secca: ben pochi non risentono della crisi attuale peggiorata da vertiginosi rincari energetici come indica la tabella che segue. Si noterà che i giudizi 6, nonché 2 a fino a 0 non hanno risposte: nessuno è risparmiato dagli effetti negativi, anche se alcuni centri fitness superano meglio questa fase.
VALUTAZIONE DELLE RICADUTE NEGATIVE ATTUALI SUL TUO LAVORO/SOCIETÀ/IMPRESA DELLA CRISI PANDEMICA SOMMATA A QUELLE ENERGETICA E INFLAZIONISTICA. |
Assegnare un giudizio da Min1 a MAX 10 |
10: 30,8% |
9: 28.2% |
8: 12,8% |
7: 17,9% |
5: 5,3% |
4: 2,1% |
3: 2,9% |

IN DIFFICOLTA’, MA PREVALE L’OTTIMISMO
Alla domanda “Sei ottimista sulle possibilità di ripresa?” con il 46,2% prevalgono nettamente gli ottimisti sui pessimisti (al 23,1%), mentre il 30,8% indicando che “non sa” palesa una certa incertezza che è figlia delle incognite con cui continuiamo a misurarci senza la chiarezza e le sicurezze su un futuro che si vorrebbe riservasse quella “normalità” lasciata al 2019.

QUANDO TORNEREMO AI VALORI PRE-PANDEMIA?
L’ottimismo, tuttavia, cozza con le previsioni di ripresa: infatti, allorchè viene chiesto agli addetti ai lavori quando potremo parlare di vera ripresa del nostro settore, solo il 5,1% indica l’avvio della stagione 2023. Ben il 61,5% pensa al 2024, mentre, il 10,3% ritiene gennaio 2023 il periodo probabile e il 23,1% settembre del 2023.
Ben il 61,5% pensa che torneremo ai valori pre-pandemia nel 2024, mentre il 10,3% ritiene che la vera ripartenza sarà a gennaio 2023
A riguardo questa prevalenza di orientamenti sembra riguardare più i gestori di impianti acquatici e meno chi ha una palestra. Un sentimento che in parte troviamo anche fra operatori di Paesi del Mediterraneo, mentre in Nord Europa e States si vive già una fase ben avviata di ripartenza che sarà completata nel 2023.


Domani, 26 agosto, riporteremo gli esiti delle risposte alle domande sulle difficoltà attuali, su come le criticità vengono fronteggiate e superate, e su come consideriamo la situazione attuale proiettandoci al breve/medio termine