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La fitness industry in buona salute ad inizio marzo 2023

Planet Fitness è fra i protagonisti della netta ripresa della fitness industry ph Planet Fitness

Il settore prosegue nel suo percorso di recupero e, in tanti casi, di crescita con numeri migliori anche del 30%-40% di quelli raggiunti nel 2019: una spinta decisa verso un futuro sempre più promettente

Le catene del fitness sono le grandi protagoniste di questa fase di netta ripresa del settore, anche se, pur facendo meno notizia, sono tante le società, le palestre, i centri sportivi (piscine incluse) “indipendenti”, ovvero singole, o i gruppi che contano meno di una decina di impianti che stanno performando al meglio, confermando che chi ha fatto scelte nuove e in linea con le tendenze attuali, sta decisamente crescendo.

Piscine di medie dimensioni, premiate dal ritorno di iscritti e dall’arrivo di nuovi clienti, stanno recuperndo bene i deficit dovuti alla crisi, nonostante i costi energetici

Certo, non mancano le ombre di tanti rimasti inchiodati alle problematiche di sempre, poco inclini al cambiamento e colpiti in modo preoccupante dalla crisi energetica, crisi che però, pur se in prospettiva, sta allentando la morsa. In sintesi, al di là della contingenza non sempre favorevole, la grande corsa a tornare nelle palestre e nelle piscine, si sta rivelando premiante per chi ha saputo innovare e ottimizzare gli investimenti per incontrare le attese di clientela vecchia e nuova, con la seconda rivelatasi una piacevole sorpresa, dall’elevato potenziale di crescita.

LA SITUAZIONE SU SCALA INTERNAZIONALE

Il che non esclude, come segnalano da UK, che circa 300 fitness club stiano per chiudere definitivamente l’attività per il caro energia (ma UK vive una situazione molto difficile anche per il peso forse mal calcolato della Brexit), così come rischiano circa 200 piscine pubbliche. Il dialogo fra operatori e enti rappresentativi del comparto, con il governo, non sortisce risultati e non viene riconosciuto alle piscine lo status di imprese energivore, cui viene riconosciuta una serie di sostegni ed interventi in aiuto da parte delle autorità statali.

Tempi duri per circa 200 piscine britanniche in grande difficoltà per i costi energetici

Così  Il 31% dei club britannici potrebbe scomparire a causa della crisi energetica ( collegamento ) nonostante i centri fitness fossero inclusi nel primo pacchetto di sostegni stabiliti dal governo; non sono infatti stati inclusi nel secondo pacchetto di aiuti che tarda ad essere varato. Le 350 chiusure temporanee o permanenti dall’ottobre 2022 a causa dei costi energetici, potrebbero essere definitive,  secondo quanto indica Sport Active. Ovviamente, quelli che soffrono di più sono i club con piscina.

Francia: anche qui i segnali di ripresa ci sono, ma più per il fitness e meno per le piscine. Il perché è presto detto. Dopo sostegni di sostanza durante la crisi pandemica, palestre e piscine ad inizio crisi energetica avevano beneficiato del sistema di raccolta, produzione e distribuzione energetica francese, che conta molto sul nucleare. Le scelte governative e un certo isolamento rispetto ad altri paesi UE, hanno portato progressivamente la Francia ad aumenti delle bollette, tanto che oggi alcuni operatori vedono aumenti del costo energetico otto (8!) volte superiori a quanto pagavano due anni fa. Insostenibile, con grossa frenata su investimenti e difficoltà a tenere aperte alcune piscine nei mesi freddi.

Tornando alle Catene questo un riepilogo sommario dei maggiori player

ph Planet Fitness

Planet Fitness, il colosso americano, come documentato da diversi articoli pubblicati da wbox, registra un aumento dei ricavi nel 2022 vicino al 60%: per precisione si parla di 936,8 milioni di dollari di fatturato, con l’ultimo trimestre 2022 chiuso a +53% rispetto allo stesso arco temporale 2021. La crescita di fine anno va attribuita a promozione sugli abbonamenti sostanziatisi un abbonamento classico da 10 dollari/mese per arrivare alla formula Black Card da 24,99dollari/mese con un impegno di un anno.

Una strategia che avvicina molti nuovi clienti negli States fra le nuove generazioni (Z su tutte): la Generazione Z ora pesa circa il 2% su tutta la clientela, attratta dalla nuova strategia di Planet Fitness che ha potenziato alcune aree su muscolazione e strenght e ridotto quelle cardio fitness.

McFIT in grande crescita in Italia, ma cederà i suoi club in Spagna per un disegno strategico di RSG Group

L’altro colosso, però europeo, con sede in Germania, RSG Group, mentre i Italia continua la sua ascesa con il suo marchio low cost McFit, in Spagna sembra punti a vendere i suoi club con tale marchio, una quarantina di palestre; questa dismissione non è chiaro se coinvolgerà anche le 5 palestre premium del gruppo, i club Holmes Place e Sergio Ramos di John Reed.

Fit+, la catena low cost (HVLP) sta proseguendo il piano di sviluppo dei propri club di piccole dimensioni in particolare in Portogallo, Croazia, UK e Irlanda dove punta ad anticipare le aperture programmate. Non perde di vista al contempo l’apertura di 1.000 franchising entro il 2027. La presenza più marcata di Fit+ è in Germania con 190 club, mentre l’apertura di una sede in Florida è l’apertura di nuovi club in franchising negli States e, successivamente, nel Sud America. La strategia di Fit + si basa su club privi di personale e con attrezzatura cardio, functional e allenamenti virtuali con una tariffa mensile di 30 euro..

ph Urban Gym Group

Altra catena, altra strategia: Urban Gym Group (KA, Netherlands Group) dall’1 aprile chiude i club a marchio High Studios. Alcuni clun verranno trasformati in TrainMore o TRIB3 club, ma altri cambiamenti sono all’orizzonte, come adattamenti dell’offerta basati sulla creazione di diverse etichette come TrainMore Black Label o TrainMore Red Label.

Regiment spinge gli investimenti di F45 (Boutique Studio, Australia) in Europa: obiettivo di questo operatore specializzato nel franchising punta su Barcellona, ​​Madrid, Zurigo, Amsterdam e Monaco con aperture di almeno cinque studi nei prossimi tre anni. Regiment Group ha un accordo di sviluppo per gestire i franchising F45 nei paesi europei: da considerare che il gigante del fanrchising F45 contava 2.042 studi a settembre 2022, 120 dei quali in Europa, la maggior parte nel Regno Unito

Regiment Group promuove F45 in Europa

Sempre dall’Australia, Body Fit Training , modello Boutique Studio,  procede con l’espansione europea, con focus primario sul mercato spagnolo, dove punta ad aprire 50-80 nuovi club e una ventina in Portogallo entro il prossimo lustro. Il loro “concept” punta a combinare allenamenti di forza e cardio e consente ai clienti di allenarsi con alcuni dei programmi studiati per squadre e atleti professionisti. Attualmente Body Fit Training conta più di 200 franchising in Australia, Nuova Zelanda, Singapore e Stati Uniti.

BFT Studio ph Body Fit Training

Fonte paziela Life Fitness

Scritto da Marco Tornatore