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La fitness industry nel primo semestre si supera: anticipato il recupero dei numeri pre-covid

Sul ritorno in palestra e sui numeri in crescendo hanno sicuramente inciso molto gli under 35 ph freepik

La tendenza a recuperare e migliorare rispetto al 2019 è diffusa in Europa, potendo quindi puntare ad una crescita decisa negli ultimi due quarters e nella stagione 2023-24

Un interessante articolo di Palco23 mette in evidenza come il fitness sia stia riprendendo meglio di quanto si prevedesse, con i primi sei mesi dell’anno in cui i migliori player del settore su scala europea e mondiale stanno registrando un rilancio tonico. Anche in Italia sta verificandosi lo stesso fenomeno, forse un po’ più rallentato e circoscritto ai gruppi più intraprendenti e a diverse realtà dinamiche e dalla buona propensione ad innovare ed aggiornarsi: l’altissimo numero di “indipendenti” ovvero singole palestre o proprietà con due o tre club, che non fa il paio con i grandi gruppi che dominano i mercati esteri, è una delle ragioni del processo meno veloce e più polverizzato e diluito come tempi.

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Ma la tendenza generale è quella di un mercato in salute e sempre più attrattivo anche per quella parte di popolazione sedentaria prima della pandemia ed oggi consapevole che, per stare bene e prevenire problemi seri, è meglio e salutare muoversi.

Certo, non offrendo quello che era proposto nel 2019, ma interpretando i nuovi bisogni della clientela e di categorie di popolazione poco inclini, prima della pandemia, a frequentare palestre, piscine e centri sportivi: chi ha saputo farlo e trasformare l’offerta, ora registra numeri molto soddisfacenti.

Questo l’articolo di Palco 23 che riportiamo integralmente in ragione dell’interesse che può suscitare in ogni operatore attento al proprio business, che ovviamente si premura di monitorare l’andamento del mercato.

IL SETTORE DEL FITNESS RECUPERA I LIVELLI PRE-PANDEMICI DURANTE LA PRIMA METÀ DEL 2023

L’impatto del Covid-19 sul settore del fitness è stato devastante, con la chiusura degli stabilimenti. Ora, le catene si stanno lasciando alle spalle gli effetti della pandemia, recuperando il reddito realizzato nel 2019 e negli anni precedenti.

Il fitness costruisce i muscoli. Le principali catene del settore fitness hanno recuperato i livelli di reddito pre-pandemia. Lo spirito generale ha fatto scommettere le catene sull’apertura di nuove strutture , motivo per cui è salito alle stelle anche il loro numero di partner, a cui si deve aggiungere la moderazione dei costi energetici, che hanno portato i principali player a registrare dati insoliti nel corso del primo semestre di l’anno.

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La catena olandese di palestre Basic-Fit  ha chiuso il primo trimestre del 2023 aumentando il proprio fatturato del 51%, attestandosi a 245 milioni di euro , rispetto ai 162 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. La catena ha giustificato l’aumento del proprio fatturato con le nuove aperture (68), il numero dei soci e il ticket medio .

VivaGym, dal canto suo, prevede  un aumento del 44% dei propri ricavi, arrivando a quota cento milioni di euro alla fine di quest’anno , dopo aver chiuso lo scorso anno con un fatturato di 76 milioni di euro “motivato dalla ripresa globale, seppur ancora condizionata dalle restrizioni all’inizio dell’anno”, ha sottolineato il CEO di Viva Gym, Juan del Río, in un’intervista a Palco23.

I principali fattori della ripresa sono stati l’apertura di nuove palestre, l’aumento degli iscritti e l’aumento della spesa media per iscritto

Attualmente, Viva Gym ha cento palestre tra Spagna e Portogallo e durante questo percorso ha in programma l’apertura da sei a dieci palestre nel territorio. Tra i suoi piani c’è anche lo sbarco in due nuovi mercati nel corso del 2025, puntando su Europa e Sud America.

Da parte sua, la catena di palestre Dreamfit di Madrid prevede di battere il record di fatturato aumentando il fatturato del 31% nel 2023, passando da 28,9 milioni di euro nel 2022 a 38 milioni di euro alla fine di quest’anno.

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Grazie all’apertura di sei nuove palestre quest’anno, la catena ha superato i 100.000 iscritti nel primo trimestre dell’anno. Oltre all’aumento del numero di abbonati, la catena ha aumentato di dieci euro il prezzo dei suoi abbonamenti, dai 26,90 euro del 2019 ai 36,90 euro attuali.

Ai precedenti si aggiunge Enjoy Wellness in Spagna, che prevede di aumentare il proprio fatturato del 15% nel 2023, passando dai venti milioni di euro dello scorso anno ai 23 milioni di euro alla fine di questo percorso.

Nel 2022, il numero di iscritti delle dieci principali catene di palestre in Spagna è aumentato del 18%

Saltando oltreoceano, Xponential Fitness, uno dei principali player del settore a livello mondiale, ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un aumento delle vendite del 40%, fino a 70,6 milioni di dollari, rispetto ai 50,3 milioni di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.

La catena ha attualmente più di 2.000 centri operativi e, come altre aziende del settore, ha optato per l’apertura di nuove strutture avviando fino a 115 studi tra gennaio e marzo di quest’anno. Inoltre, ha più di 5.000 licenze vendute per avviare più club.

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A Xponential Fitness si affianca la catena americana di palestre di fascia alta Life Time che ha chiuso il primo trimestre 2023 con un risultato netto di 27,4 milioni di dollari, ribaltando le perdite dello stesso periodo dell’anno precedente, che ammontavano a 38 milioni di dollari. La società ha giustificato l’incremento del volume d’affari nel periodo grazie “alla forte crescita delle quote associative e degli introiti nei centri”.

Già nel 2022 il settore si è avvicinato ai livelli pre-pandemia. Il numero di soci delle dieci principali catene di palestre in Spagna è aumentato del 18% nel 2022 rispetto all’anno precedente, illuminando la luce alla fine del tunnel in cui è entrato il Covid-19. In miglioramento, poi, anche il numero dei centri e degli addetti, cresciuti rispettivamente del 19% e del 16,3%.

Fonte e articolo originale: https://www.palco23.com/fitness/el-sector-fitness-recupera-niveles-prepandemia-durante-la-primera-mitad-de-2023

Scritto da redazione