Come era ormai atteso, la nuova norma che regolerà lo sport slitta al 1° luglio’23: reazioni più o meno positive a questa decisione accolta con soddisfazione da tanti operatori. Purchè non si riveli essere una nuova perdita di tempo
Nel corso degli ultimi mesi del 2022 i pareri sul varo da gennaio della Riforma dello Sport o il suo posticipo è stato argomento piuttosto dibattuto.
Sicuramente una modifica in corsa delle regole del nostro settore per alcuni poteva risultare complicata financo penalizzante, ma è vero che l’annuncio del suo via al 1° di gennaio 2023 era noto a tutti, quindi i tempi per prepararsi c’erano e molti erano pronti per la nuova Riforma.

Non vanno sottovalutate le emergenze costanti acuite dal caro energia e troppe scorie negative trascinatesi nel corso dei mesi pandemici: queste ed alcune interpretazioni difficili della norma avevano già suggerito di procrastinare la Riforma.
La politica e il nuovo governo hanno preferito posticipare e quindi tutto slitta a luglio 2023, salvo ulteriori cambi di programma che in Italia, purtroppo, non possono mai essere esclusi a priori.
Restando noi di wbox “neutrali” sulla bontà o meno della scelta, riportiamo i commenti di ANIF e CIWAS, associazioni di riferimento per il settore sportivo, ambedue molto attive sulla riforma e con posizioni non sempre allineate. Molto interessante il commento social dell’avvocato Guido Martinelli.

ANIF – CONSIGLIO DEI MINISTRI: APPROVATO IL DL MILLEPROROGHE. RIFORMA DELLO SPORT A PARTIRE DAL 1° LUGLIO 2023
Il Consiglio dei Ministri, in data odierna, ha approvato il DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi – meglio noto come Milleproroghe.
22 dicembre
Per quanto concerne le disposizioni riguardanti il lavoro sportivo (Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici nonché di lavoro sportivo) –
il testo approvato oggi prevede che le nuove norme vengano introdotte a decorrere dal 1° luglio 2023, apportando una proroga all’entrata in vigore originariamente prevista per il prossimo 1° gennaio 2023
Le disposizioni di interesse per il settore sono contenute all’interno del ’articolo 16 (Proroga di termini in materia di sport) del testo provvisorio (bozza non definitiva) del Decreto Milleproroghe.

A margine di scambi di opinioni meno ufficiali, ANIF aveva appoggiato un commento social significativo dell’avvocato Guido Martinelli, che, con ANIF, nelle persone del presidente Giampaolo Duregon e l’avvocato Alberto Succi, per anni si sono battuti per arrivare alla Riforma.
Queste le parole significative di Martinelli
“Sembra ormai certo il rinvio della decorrenza degli effetti del d.lgs. n. 36/21 contenente la nuova disciplina delle associazioni e società sportive e del lavoro sportivo, per come novellato dal d. lgs. n. 163/22, al prossimo primo luglio.
È certo che per una riforma attesa da 40 anni non saranno i sei mesi in più a costituire un problema insormontabile.

Se questi sei mesi serviranno a pubblicare gli oltre dieci decreti attuativi che mancano per rendere perfettamente operativa la riforma, a chiarire con documenti di prassi amministrativa i numerosi dubbi interpretativi che oggettivamente sussistono, ad attivare le funzioni “lavoro” del registro delle attività sportive, a stanziare ulteriori fondi pubblici per attenuare ulteriormente, senza intaccare le tutele per i lavoratori, gli effetti economici della riforma sul mondo dello sport, principalmente quello dilettantistico, ben vengano questi sei mesi di proroga.
Quello che non può e non deve accadere è trovarsi, il prossimo giugno, nella stessa situazione di oggi. Allora sì che si sarà perso inutilmente del tempo e giustamente la giurisprudenza, sulla base del noto dictum della Cassazione, farà la sua purtroppo solita funzione di supplenza del legislatore.
Intanto attenzione alla doppia possibile fascia esente: gennaio – giugno, si applica il vecchio art. 67 tuir, fascia esente 10.000, luglio dicembre lavoro sportivo, fascia esente 15.000. Nel periodo di imposta 25.000 euro esentasse. Legislatore, attenzione.” (Guido Martinelli – FB 13.12.2022)

Da CIWAS: il presidente Andrea Pambianchi da diversi mesi sosteneva la necessità di posticipare la Riforma. Questo il comunicato, diffuso in data 22 dicembre, che, oltre ad aggiornare sul posticipo, rimarca altri punti per i quali CIWAS da tempo sta adoperandosi: otto emendamenti sulla riforma richiesti da CIWAS e proposti per ottimizzare, la formazione forse un po’ trascurata in questa fase e lo stop ai contenziosi pregressi.
RIFORMA SPORT:
PREVALGONO LE REALI ESIGENZE DEL SETTORE
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto Proroghe che conferma il rinvio a fine stagione per le norme lavorative della Riforma Sport.
Coerentemente con le istanze presentate da CIWAS a partire dal 24 agosto 2022 è stata confermata la riprogrammazione a fine stagione (luglio 2023) dell’entrata in vigore delle norme lavorative della Riforma Sport.
Siamo felici – commenta il Presidente Ciwas Andrea Pambianchi – che abbia prevalso il buonsenso, confermando che un cambiamento così importante, a metà stagione e con molti elementi ancora da perfezionare, sarebbe stato un autogol e non rappresentava le reali esigenze degli Operatori del Settore.
Come CIWAS, nonostante il grande lavoro fatto insieme con le Istituzioni tra decine di emendamenti ed audizioni che hanno reso più sostenibile l’impatto economico, ci siamo subito resi conto che non ci sarebbero stati i tempi tecnici per l’adeguamento.
Avviare la Riforma a Gennaio sarebbe stato un rischio per gli Operatori Sportivi e per questo abbiamo da subito preso una chiara e netta posizione, dapprima molto impopolare ed osteggiata, ma sulla quale poi sono andate a convergere molte altre adesioni e le decisioni dello stesso neo-Ministro.
La decisione del Consiglio dei Ministri dunque ratifica e rafforza la correttezza e la coerenza della posizione CIWAS, ed ha saputo raccogliere ed interpretare le reali esigenze operative del Settore.
Posizione appunto condivisa, senza clamori, anche da grandissima parte dei Titolari di Palestre, Piscine e Centri Sportivi italiani che vedevano con timore il dover rinegoziare gli accordi lavorativi ed economici a metà stagione, prendere in carico molti nuovi adempimenti, avviare in tempi strettissimi nuove procedure organizzative che prevedono molti costi indiretti e che, come spesso accade, in stato di “urgenza” aumentano ulteriormente di costo.

C’è ancora molto da fare – prosegue Pambianchi – in termini di ottimizzazione e formazione sui temi della Riforma.
OTTIMIZZAZIONE:
Per quanto riguarda l’ottimizzazione abbiamo già chiarito con 8 Emendamenti vari aspetti ed in particolar modo che è necessario innalzare il parametro delle 18 ore, come anche abbiamo proposto di innalzare il primo scaglione di 5.000€ a 10.000€ alla luce dei chiarimenti introdotti su chi è il Lavoratore Sportivo ed i beneficiari di tali scaglioni.
La Riforma Sport NON È
solo Co.Co.Co e Lavoro Subordinato.
FORMAZIONE:
Relativamente invece alla formazione di Operatori e Collaboratori abbiamo notato un grandissimo “buco” nei tantissimi convegni che si sono accavallati in questi mesi.
Fino ad oggi nessuno, o forse solo pochissimi, hanno approfondito, semplificato e chiarito quanti benefici, e minori adempimenti (e quindi costi indiretti), siano possibili diffondendo l’utilizzo della Partita Iva Sportiva per gli Istruttori.
CIWAS invece, insieme ad altre 7 sigle Associative, ha già posto la Partita Iva Sportiva come pilastro del Documento Unico – Centri per la Salute come delineato a pagina 10, e riteniamo che possa rappresentare la vera chiave di volta per la professionalizzazione del Settore
Sulla scorta di quanto già prodotto, da gennaio 2023 CIWAS darà inizio molteplici attività di divulgazione e formazione sui benfici di operare con partita iva sia dal lato degli Operatori sia dal lato dei Collaboratori, per supportare sempre di più il Settore Wellness con nuove soluzioni operative.
DA SUBITO: STOP AI CONTENZIOSI
Ringraziamo dunque il Ministro Abodi per aver accolto le nostre istanze ed aver dato al comparto il giusto tempo per adeguarsi al cambiamento. Allo stesso tempo auspichiamo che dia seguito anche alla richiesta di far entrare subito in vigore l’articolo 8-quarter-STOP CONTENZIOSI PREGRESSI, o avviare altra iniziativa equipollente, per tutelare le realtà sportive.
