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La siccità peserà sulla bolletta, sulle piscine e sullo sport?

Siccità ed energia, gli effetti sui costi delle famiglie italiane si riverbererà anche su piscine e fitness

Siamo in piena fase emergenziale con decisioni delle autorità non basate su un piano coordinato, ma secondo reazioni emotive di enti locali che colpiscono in modo preoccupante lo sport, nella misura in cui si lega ad acqua, energia, costi della produzione. Far sentire una voce unica è l’unica arma che ci resta

Riportiamo, di seguito a questo commento introduttivo, un articolo della scorsa settimana di prontobolletta.it che ci permette di inquadrare ulteriormente il problema della siccità, non certo avulso da quello dell’energia, in un quadro sistemico molto condizionante le sorti di piscine e fitness.

Se infatti caliamo questo pesantissima nuova problematica in ambito centri acquatico-sportivi, possiamo evincere che la catena di criticità che ci colpisce è senza fine.

Come saranno l’erba dei nostri campi sportivi e le piscine con questa crisi idrica che sta attanagliando il Paese? – ph Foto di Juan Salamanca by Pexels

Anche perché, se il razionamento dell’acqua a livello locale ha già colpito diversi poli acquatici, la prospettiva, complice pure il perdurare della siccità, è decisamente nefasta.

Non bastasse la crisi idrica, i costi dell’energia, già su livelli insostenibili, sono destinati ad aumentare causa esiguità di acqua.

Nell’articolo comparso ieri, 29 giugno su wbox.it, menzionavamo la mancanza di programmazione e i ritardi cronici del nostro Paese per fronteggiare difficoltà che sono per molti versi prevedibili.

Ora c’è spazio solo per provvedimenti draconiani, che però tendono a mietere vittime in settori come il nostro, bersagliato da troppe decisioni sbagliate e, soprattutto, non decisioni e mancati interventi e aiuti per incompetenza e inconsistenza della classe dirigente attuale.

Dobbiamo ancora subire o è tempo di sollevarci uniti dando segnali forti, ancorchè composti e civili, agli apparati pubblici che tendono a colpire alcuni settori solo perché non adeguatamente rappresentati o figli di un dio minore per mancanza di cultura e consapevolezze di una nazione arretrata?

L’acqua delle piscine è da sempre utilizzata con parsimonia e nel rispetto dei parametri igienici per offrire un servizio sociale, preventivo, sanitario e in piena sicurezza ph julie aagaard by Pexels

SICCITA’ ED ENERGIA

Con l’arrivo dell’estate la siccità continua a farsi sempre più grave e radicata su tutta l’Europa Meridionale, con Spagna, Grecia e Italia sempre più assetate. Oltre ai danni diretti su colture e biodiversità, la scarsità d’acqua porta con sé tutta una serie di effetti indiretti tra cui quelli sulla produzione e sul consumo di energia.

LA SICCITÀ E LA SITUAZIONE ITALIANA

La siccità nel Bel paese è un problema che sta colpendo tutte le regioni da Nord a Sud con nessuna area che può dirsi esclusa.

Le maggiori criticità si registrano nel nord, con la regione Piemonte che registra interi territori in cui non piove da più di 100 giorni. Il grande assetato è proprio il Po che soffre della peggiore siccità degli ultimi 70 anni, con il razionamento dell’acqua che è arrivato per la prima volta nella storia in primavera.

Nel centro-sud la situazione non è tanto migliore, con il decremento del volume annuale del Tevere che è crollato del 15% negli ultimi 20 anni e le colture che continuano a soffrire in tutto il meridione.

Il Tevere, vittima della siccità estiva

Il governo sta provando a mettere toppe alla siccità, ad esempio, attraverso il progetto di “rinaturazione del Po” inserito nel Pnrr. Però l’impegno sembra essere tardivo e non sembra bastare per un problema così grave.

Lo stesso Mario Draghi, ha recentemente sostenuto che i 360 milioni destinati al risanamento del Po sono un grande investimento che si rende necessario ed urgente per il Paese.

La mancanza d’acqua su tutto il territorio sta facendo scattare razionamenti in diverse aree del paese. In questi casi la precedenza va al settore agricolo per garantire la disponibilità di cibo, andando a rallentare tutte quelle attività “non strettamente essenziali”.

Nonostante le manovre intraprese per tamponare gli effetti del caldo, si stima ci sarà una riduzione della produzione ortofrutticola tra il 30 e il 40% solo nella Pianura Padana.

GLI EFFETTI DEL RAZIONAMENTO SU AGRICOLTURA ED ENERGIA

Il razionamento dell’acqua che stiamo vedendo in questi giorni colpisce anche produzione ed utilizzo dell’energia elettrica.

Quest’anno dare acqua ai frutteti costerà quasi il doppio rispetto all’anno scorso a causa del prezzo dell’energia elettrica utilizzata. La scarsità di irrigamento naturale infatti porterà ad un ricorso massivo all’irrigazione artificiale con conseguente aumento delle bollette degli agricoltori e del prezzo dei beni ortofrutticoli.

Se l’irrigazione porta ad un incremento dell’utilizzo di energia, la siccità ha un forte effetto anche sulla produzione. Sono già diverse le centrali termoelettriche e idroelettriche hanno dovuto cessare le loro attività a causa proprio della mancanza di acqua.

È il caso, ad esempio, delle centrali A2A di Sermide e di Ostiglia che negli ultimi giorni hanno dovuto chiudere i battenti proprio per i livelli troppo bassi del Po, che è sceso sotto il livello massimo per la creazione di energia idroelettrica. Secondo la relazione tecnica curata dal Joint Research Centre europeo l’energia immagazzinata da impianti idroelettrici a inizio marzo 2022 era di 774 GWh, quasi il 27,5% in meno rispetto all’anno scorso. Quando parliamo di siccità quindi, oltre ai problemi diretti, dobbiamo valutare anche quelli indiretti che, in un momento di crisi energetica come questa, possono farsi sentire non solo in bolletta ma anche sui posti di lavoro di centinaia di persone. Speriamo solo che gli interventi del Governo, grazie anche ai fondi del Pnrr, possano tamponare la crisi odierna e riuscire a risanare in maniera strutturale la Sete del nostro Paese.

Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/siccita-aumento-bolletta/

Scritto da redazione