La società iberica sbarca in Italia con un project financing da 16 milioni di euro: stanno rapidamente cambiando i protagonisti gestionali e di servizio dei settori piscina e palestra
L’APPROFONDIMENTO DEL WEEKEND
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L’ascesa dei nuovi player del mercato gestionale nei settori piscina e fitness
Si parlava da tempo del probabile ingresso di una delle catene fitness/piscina leader spagnole, che oggi conta una quarantina di complessi sportivi fra Spagna e Portogallo. Il riferimento è al gruppo Supera/Sidecu, che predilige il modello di PPP con concessioni ultra trentennali investendo tutto capitale proprio, anche in forza del sostegno finanziario garantito da fondi, come accade in genere per le grandi catane iberiche già scese in campo in Italia (GOFit e Forus).
Supera, infatti, dopo aver presentato un progetto di costruzione e gestione in project financing al comune di Reggio Emilia per un nuovo impianto da realizzare nell’area oggi occupata dal vecchio complesso acquatico comunale, punta alla realizzazione e gestione con un investimento di 16 milioni di euro.

Il complesso sportivo prevede 5 piscine (tre coperte, di cui una da 50 metri), la palestra, 4 campi da padel coperti, un circuito per la corsa e un parco giochi, il tutto completato da un’ampia area parcheggio. Sulla carta Supera gode di un certo vantaggio avendo presentato il progetto, ma ora dovrà aggiudicarsi la gara d’appalto il cui bando verrà prossimamente pubblicato dal comune di Reggio Emilia.
Significativo è che, dopo aver operato sotto traccia per un triennio, oggi formalmente Supera ufficializzi la sua presenza in Italia, non certo e non solo per puntare all’impianto di Reggio Emilia, bensì per espandersi in altre città del Paese, come è strategicamente nelle corde di questo gruppo che ha una storia importante in Spagna (fondata nel 1993) e che ha già esportato il proprio modello in Portogallo.

Ora, come sovente accade, vediamo quali saranno i tempi della burocrazia italiana – per esempio GOFit si è aggiudicata l’appalto per la riqualificazione e il potenziamento del Lido di Milano nel 2020, ma dopo tre anni ancora non ha avuto i permessi per iniziare i lavori… il sistema Italia in questo è veramente vergognoso – anche se il cantiere dovrebbe partire nel 2025. Prima però servono il bando e capire chi si aggiudicherà la gara d’appalto, auspicando che non ci siano ricorsi o intoppi procedurali che in genere dilatano a dismisura i tempi di qualsiasi opera.
Da tempo si sta assistendo ad un cambio dei protagonisti nel panorama gestionale-impiantistico nazionale con grossi gruppi che imperversano e che agiscono secondo modelli che non sempre il gestore di singolo impianto o di pochi complessi sportivi è in grado di interpretare.
Sta decisamente prevalendo chi ha struttura, visione, organizzazione di Impresa, meglio se con la necessaria solidità finanziaria e l’intraprendenza propria di chi ha le capacità imprenditoriali per andare ben oltre gli schemi del passato.

Ecco quindi, nel comparto piscina e palestre, il crescendo di operazioni condotte da grandi catene straniere (le menzionate Supera, Forus, GOFit dalla Spagna, ma anche David Lloyd da UK che aprirà entr settembre un nuovo centro a Modena, mentre Virgin Active prosegue nelle aperture di nuovi club e, la regina del low cost, la tedesca McFit, cresce a ritmo sostenuto) o nazionali, su tutti Aquamore, In Sport e altre realtà come Pool 4.0 (FE) o Sport Club 12 (VA)o My Sport (GE) che stanno emergendo per capacità, progettualità, inclinazione ad innovare.
Come dicevamo in passato, non sono destinati a scomparire gli “indipendenti” ovvero coloro che contano uno o due centri fitness o acquatici che hanno saputo svoltare e cambiare, ma saranno sicuramente necessarie nuove capacità. Anzi, certe realtà avranno possibilità di proseguire in territori più periferici, mentre i grossi centri urbani saranno sempre più terra di conquista delle grandi catene, capaci di investimenti ed economie di scala proibitive per i più piccoli.

Chi sta subendo un inarrestabile declino sono le raltà gestionali operanti anche in più impianti, ma che non hanno saputo trasformarsi e rinnovarsi, restando legate al modello datato per cui si opera su standard qualitativi molto bassi, offerta di ambienti, attrezzature scadenti, personale poco aggiornato, servizi omologati e superti, lontanissimi anni luce dai nuovi bisogni e attese del cliente medio e, soprattuto, della popolazione, fra cui tantissimi nuovi potenziali clienti, che vogliono stare bene e in salute abbandonando abitudini sedentarie per essere motoriamente attivi. Questi ultimi sono soprattutto intercettati dai nuovi protagonosti del proscenio gestionale sportivo, che stanno infatti superando o avvicinando i numeri del 2019.
Sul tema torneremo anche alla luce di nuovi grandi progetti in cantiere, pure riferiti a realtà sportive singole, ma di dimensioni gigantesche e destinate ad operare come vere industrie lontane dall’approccio artigianale e improvvisato del passato.

In merito a Supera e al project financing di Reggio Emilia, la presentazione di quanto dovrebbe essere realizzato viene illustrata in questo articolo pubblicato da Sport&Impianti https://www.sporteimpianti.it/notizie/a-reggio-emilia-centro-sportivo-polifunzionale-in-project-financing/ di cui riportiamo alcuni stralci
A REGGIO EMILIA CENTRO SPORTIVO POLIFUNZIONALE IN PROJECT FINANCING
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La giunta comunale ha deliberato la dichiarazione di pubblico interesse per la progettazione, costruzione e gestione in project financing del nuovo centro sportivo polifunzionale di Reggio Emilia, in via Melato.
La proposta dell’intervento arriva già nel 2021 da un’azienda spagnola, Sidecu del Gruppo Supera, specializzata in questi interventi in Spagna, Portogallo e altri Paesi europei. Verificata la fattibilità e l’equilibrio del project financing da parte del Comune, il prossimo step prevede il bando di gara a evidenza pubblica, aperto anche ad altri operatori.

Il project financing consentirà di ottenere un impianto nuovo, all’avanguardia, molto più ampio e arricchito da servizi, senza impegno economico pubblico, sia per la nuova costruzione sia per le manutenzioni ordinarie e straordinarie negli anni futuri.
Il quadro economico dell’investimento, a carico dell’operatore privato, è di circa 16 milioni di euro.
L’impianto sportivo polifunzionale di Reggio Emilia sostituirà l’impianto natatorio comunale oggi esistente tra via Melato e viale del Partigiano. … Oltre all’area parcheggio, inoltre, è previsto un parchetto giochi per bambini.
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Un cronoprogramma di massima permetterà di connettere le diverse opere sportive in termini temporali:
- I lavori per il nuovo centro sportivo polifunzionale di Reggio Emilia potrebbero iniziare a metà del 2025, post-realizzazione del nuovo stadio dell’atletica in via Marro (zona Campovolo), dove si trasferiranno le attività sportive ora ospitate alla pista di atletica Camparada, che sarà rimossa.

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Particolare attenzione sarà dedicata alla sostenibilità, al risparmio energetico e alla permeabilità, con il mantenimento di un’area verde centrale e delle grandi alberature esistenti.
Il progetto del centro sportivo polifunzionale di Reggio Emilia in dettaglio
Il centro sportivo proporrà un edificio principale che conterrà le funzioni dedicate allo sport, in particolare il nuoto con le due piscine, una zona esterna con altre due piscine, campi da padel, calcetto e beach volley, area gioco per bambini e spazi esterni di servizio.
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Tre saranno le vasche dell’edificio principale:
- una piscina olimpionica coperta (51,50 per 25 metri, a 8 corsie con pontile mobile e profondità variabile da 1,30 a 2 metri);
- una piscina coperta di dimensioni minori (25 per 12,5 metri, a 6 corsie con profondità variabile da 1,20 a 1,30 metri);
- una piscina nell’area spa con idromassaggio, di dimensioni 14 per 5 metri. L’area spa è una sezione differenziata dal resto del volume, comprendente sauna, bagno turco, docce bitermiche.

Il pontile mobile nella vasca da 50 metri permette una ripartizione con differenti opzioni per gestire al meglio le attività sportive agonistiche e la corsistica
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All’esterno ci saranno due piscine, una da 25 metri e una da 12,5, un giardino solarium ad accesso diretto, un campo di calcetto, 4 campi da padel indoor, un rettilineo per corsa, un circuito per la corsa, una zona calisthenics e un’area gioco per bambini.
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Fonte https://www.sporteimpianti.it/notizie/a-reggio-emilia-centro-sportivo-polifunzionale-in-project-financing/