Il presidente, Francesco Iezzoni, ha divulgato un comunicato rivolto alla nuova premier in pectore, Giorgia Meloni, e ai vertici politici e governativi per risolvere un problema che richiede interventi immediati
Quasi inverosimile che alcuni soggetti facciano la voce pretenziosamente grossa con una categoria che sta subendo da una parte la crescita incontrollata dei costi di gas ed energia e dall’altra le posizione vessatorie di chi deve assicurare l’erogazione di energia e gas.

Lo segnala con determinata risolutezza il presidente di Fit.Comm, Francesco Iezzoni, parlando a nome di palestre e piscine, tutte, loro malgrado, accomunate da difficoltà che stanno rivelandosi insormontabili.
Questo il breve commento pubblicato su LinkedIn e, a seguire, il comunicato diffuso il 30 settembre.

Non solo bollette insostenibili: sul “caro-energia” palestre e piscine commerciali denunciano il comportamento vessatorio delle società di fornitura.
Il Presidente di Fit.Comm. Francesco Iezzoni : “dai gestori dei servizi di energia arrivano modifiche unilaterali dei contratti, obbligo di anticipo sulle bollette dell’inverno e stop ai pagamenti rateali. Scaricano su di noi il loro rischio d’impresa”.
Fit.Comm. chiede con forza l’intervento della Premier in pectore Giorgia Meloni assieme al Presidente del Consiglio Mario Draghi per fermare questo massacro.
Comunicato Stampa Milano 30 Settembre 2022
“CRISI ENERGIA”, NON SOLO PREZZI ALLE STELLE: DAI GESTORI MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI E OBBLIGO DI VERSARE GLI ANTICIPI SULLE BOLLETTE DELL’INVERNO.
Palestre e piscine commerciali lanciano l’allarme e chiedono un intervento urgente del Governo È allarme caro-energia per le società commerciali di gestione di palestre e piscine. Un allarme che non riguarda però (solamente) i prezzi raggiunti da gas e corrente elettrica, ma il comportamento assunto dai gestori dei servizi energia, a volte al limite della vessazione o del “bullismo”.
Non si contano più i casi in cui le società che gestiscono palestre e piscine ricevono comunicazioni con le quali i loro fornitori di gas e corrente elettrica non solo stabiliscono modifiche unilaterali dei contratti con variazioni di prezzi stratosferiche, ma addirittura pretendono l’anticipo sulle future bollette dei mesi invernali e impediscono la rateizzazione. Pena la cessazione della fornitura.

“Siamo alla vessazione – spiega il Presidente di Fit.Comm. Francesco Iezzoni – se non al vero e proprio bullismo. Come chiamare diversamente un comportamento con il quale un’azienda pretende soldi in anticipo da un’altra, minacciando altrimenti di interrompere il servizio? Un servizio, tra l’altro, essenziale per attività rivolte alle persone e alla loro salute, quali sono le palestre. Di fatto, i fornitori di energia scaricano il loro rischio d’impresa sui clienti, cioè noi, attraverso un vero e proprio ricatto”.
Fit.Comm. chiede dunque con forza alla Politica, ormai libera dalla battaglia elettorale, di mettere mano in maniera definitiva a questo tema e di fermare non solo il prezzo crescente dell’energia, ma anche l’atteggiamento vessatorio delle società di fornitura. “Come associazione – conclude Iezzoni – auspichiamo che la Premier in pectore, On. Giorgia Meloni, condivida subito un intervento con il Presidente Draghi in modo da non dovere attendere l’insediamento del nuovo Governo, che richiederà come minimo tutto il mese di Ottobre e probabilmente anche parte di Novembre. Le nostre imprese non possono aspettare, bisogna agire immediatamente!”.