Nel mondo istituzioni ed enti sono attivi tutto l’anno nella sensibilizzazione sui pericoli dell’acqua, mentre da noi gli organismi preposti latitano e l’unica iniziativa è molto privata, ancorchè fondamentale e utile
Con un comunicato inviato alla nostra redazione, Assopiscine annuncia che sulle reti Sky, Mediaset, La7, RAI partirà la “tradizionale” campagna educativa e anti annegamento frutto del lavoro paziente e costoso di Nicola Brischigiaro e della sua Educazione Acquatica, supportata dalla rinnovata partnership con Assopiscine.

Lo scorso anno dedicammo più articoli alla questione, raccogliendo anche alcune dichiarazioni di Nicola Brischigiaro che, per la sua campagna, finanziata con le sue risorse e di cui beneficia tutto il Paese, si avvale di testimonial di spicco e molto generosi perché attivi pro bono: Gianluca Zambrotta e Federica Brignone.
Quest’anno, da quello che annuncia Assopiscine, si affiancano nella promozione della campagna anche ISS e Ministero della Salute, che, per un paese poco sensibile come l’Italia, è da considerarsi un “evento”.
Anche Apnea Academy capitanata da Alessandro Vergendo segnalò in passato alcune iniziative di cui si fanno carico per sensibilizzare popolazione e famiglie, ma l’opera meritoria di Brischigiaro è un fenomeno unico in Italia e con un sicuro effetto, proprio perché divulgato televisivamente e online.

In passato ci siamo solo permessi di ricordare che queste campagne dovrebbero essere avviate al più tardi a marzo (un tempo venivano diffuse ad agosto ad estate quasi finita, con troppe morti per annegamento già inanellate), mentre ora sono state calendarizzate da metà maggio: un ottimo assist sociale, civico ed educativo che dovrebbe risvegliare attenzione e coscienze di tutti, in primis delle famiglie che devono sorvegliare attentamente i figli che amano godersi le piacevolezze dell’acqua al mare, nei laghi o nelle piscine pubbliche o domestiche. Anche perché il messaggio trasmesso punta a prevenire gli incidenti in età pediatrica.
A maggio, tuttavia, è un po’ tardino per prendere coscienza che è necessario imparare a nuotare al meglio ed acquisire le abilità di base per salvarsi in caso di difficoltà. Questo dovrebbe essere ricordato nelle scuole o dai media nel corso dei mesi antecedenti.

Se usciamo dai confini nazionali, vediamo che paesi come Francia, Olanda, UK, Australia, USA ininterrottamente tutto l’anno, attraverso canali istituzionali, autorità preposte, finanche primi ministri e rappresentanti governativi promuovono comunicati e campagne educative e di sensibilizzazione senza soluzione di continuità.
Come sottolineiamo nell’editoriale di HA Wellbeing di maggio/giugno che sarà sfogliabile a RiminiWellness, è stucchevole che un Paese con 8.300 km di coste bagnate dai mari e diversi laghi balneabili, trascuri un impegno civico e sociale così fondamentale sia per salvare vite umane, su tutti quelle dei minori, sia prevenire danni irreparabili per la qualità di vita di coloro che restano sotto acqua riportando danni fisici e mentali irreversibili.

Non riteniamo di dover ambire ad essere come l’Australia, paese modello in tal senso (sottolineiamo che, nonostante il costante impegno con campagne e progetti volti a sensibilizzare e a spingere tutti i cittadini ad imparare a nuotare, gli annegamenti nella nazione oceanica si verificano comunque, a significare che queste azioni non sono mai sufficienti; però dal farle e non farne proprio come accade in Italia, cambia veramente tanto), ma basta vedere cosa accade nella vicinissima Francia, dove non solo le istituzioni agiscono – la scuola nuoto nelle scuole primarie e secondarie prevede anche la parte da dedicare al salvataggio, affiancate anche dalle principali catene di gestione e dalle stese piscine a gestione municipale attivissime e propositive su tale fronte.
È una questione di cultura, che purtroppo da noi manca totalmente

Le morti per annegamento sono una piaga sociale che affligge tutte le nazioni e parecchio anche l’Italia, e la prevenzione passerebbe prima di tutto da una scuola nuoto che preveda anche l’acquisizione dei fondamentali del salvamento decisivi perché ogni bambino/persona impari a salvare se stesso e altri che potrebbero essere in difficoltà in acqua.
È avvilente dover ripetere quanto enfatizzavamo lo scorso anno e abbiamo ripreso durante i mesi invernali, ma gli enti e organizzazioni che si occupano di salvamento nelle piscine e nelle acque libere, tralasciano totalmente il compito di informare ed educare la popolazione con messi e soluzioni idonee, mentre le piscine perdono una grande opportunità di essere protagoniste in tale ambito, lanciando modelli di scuola nuoto volti a salvare la vita di ognuno. Modelli che permetterebbero di elevare le tariffe per una scuola nuoto (integrata da tecniche di salvamento) che sovente viene considerata dagli stessi gestori non remunerativa per i prezzi sociali imposti dalle amministrazioni locali, proprietarie dell’85% degli impianti acquatici pubblici in Italia.

Tornando al comunicato di Assopiscine, con grande piacere diamo evidenza al contenuto, anche perché trasmette una splendida notizia a beneficio di tutti gli operatori di piscine e bagni estivi, ma soprattutto della popolazione spesso distratta o all’oscuro dei pericoli e delle nefaste insidie che nasconde l’acqua: l’estate deve essere vissuta come la stagione delle vacanze, della spensieratezza, del tempo da trascorrere nelle piscine (in sicurezza) e nelle spiagge. Non dei lutti e dell’angoscia che vive chiunque non sappia nuotare nell’affrontare profondità o situazioni a rischio, senza dimenticare che bimbi under 3 rischiano di annegare anche in 20 cm di acqua.
Questo il comunicato di Assopiscine cui va il nostro plauso, elevato a stending ovation nei confronti di Nicola Brischigiaro

CAMPAGNA PER LA SICUREZZA IN TELEVISIONE
Con molta soddisfazione vi informiamo che da questo mese (maggio) potrete vedere
sulle principali reti televisive (SKY, Mediaset, Rai e La7) la campagna nazionale di sensibilizzazione per la “prevenzione degli incidenti e degli annegamenti in età pediatrica”.
Questo “spot” è un progetto a cui teniamo particolarmente e che è stato realizzato nel 2022 con la collaborazione del Ministero della Salute , dell’ISS e dell’Associazione Acquatic Education.
Hanno inoltre partecipato grandi personaggi del mondo dello sport come la campionessa olimpica di sci Federica Brignone, il campione del mondo di calcio Gianluca Zambrotta e il recordman di apnea Nicola Brischigiaro.
Assopiscine ha contribuito, con la partecipazione del presidente Ferruccio Alessandria, alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni riguardo all’importanza della prevenzione e della sicurezza.
L’obiettivo è quello di stimolare l’adozione di normative volte ad assicurare la protezione e la messa in sicurezza delle piscine, al fine di prevenire incidenti e garantire la sicurezza degli utenti.
La nostra associazione è sempre in prima linea e con uno sguardo volto all’innovazione e alla tutela dei propri associati.
Uniamoci insieme per questa grande causa: guarda il video e dicci cosa ne pensi!