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LE DIFFICOLTA’ DI PELOTON E I NUOVI EFFETTI SU STRATEGIE E BORSA

Peloton tenta di vendere il 20% delle sue azioni per rilanciarsi

L’azienda americana ha messo in vendita il 20% delle sue azioni dopo le perdite dell’ultimo semestre pari a ben 815 milioni di dollari

Il fenomeno Peloton, ieri sorprendente per i successi in borsa, oggi negativo per le continue debacle, continua a fare notizia. Da quando è stato varato wbox.it, seguiamo con regolarità le vicende della società americana.

Ultimamente la regina dell’home fitness e del digitale sta inanellando controprestazioni che condizionano il gruppo. Il che ha ricadute pesanti anche su un altro marchio fra i protagonisti del fitness professionale acquisito di recente: Precor. Sono in molti, fra gli addetti ai lavori, che si domandano come proprio Precor uscirà da queste vicende burrascose che riguardano la società americana.

Ph Precor Italia

Prevalgono le ombre sulle luci, anche se sembra che la fase difficile sia in qualche modo monitorata e gestita dai vertici Peloton.

Non è tuttavia cosa da poco perdere l’80% del valore delle proprie azioni in un anno. A fronte di questo trend negativo e delle perdite registrate nell’ultimo semestre (815 milioni di dollari) Peloton mette in vendita il 20% delle sue azioni. Destinatari società dell’industria del fitness e fondi di investimento.

È impressionante il crollo delle azioni Peloton: da 162 dollari raggiunti nel 2020, oggi un’azione vale 15,70 dollari. Significa -80% in un anno. Per arginare questa progressiva debacle l’azienda americana ha già ridotto il prezzo delle sue bike ed aumentato quello degli abbonamenti.

Ph Peloton

Secondo il nuovo CEO, Barry Mc Carthy, la nuova strategia punta sulla riduzione dei prezzi dell’”hardware”, per un aumento dei ricavi mensili. Come già segnalato, la previsione di fatturato per il 2022 ora è di 3,7 milioni di dollari, contro i 4,4 milioni della previsione fatta nel 2021.

Fonte parziale: Palco 23

Scritto da redazione