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Le ottime ragioni per cui è meglio imparare a nuotare (bene)

Chi sa nuotare non subisce l'acqua, i suoi rischi e le sue paure, la rispetta ma gode delle piacevolezze, rilassandosi e divertendosi in piena sicurezza ph Kindel Media by Pexels

Alcune considerazioni del perché imparare a nuotare è fondamentale sia in chiave agonistica, ma soprattutto per la sicurezza di qualsiasi individuo: un assist a tutte le piscine che sanno interpretare al meglio questo servizio

Il nuoto è fondamentale non solo e non tanto per essere atleti financo campioni del futuro, ma perché aiuta a salvare se stessi e gli altri prevenendo incidenti tragici come l’annegamento.

Dalle parole riportate su LinkedIn da Ricardo de Moura, un breve articolo il cui contenuto condividiamo ampiamente e che è di esempio per chiunque insegni il nuoto o abbia una piscina: pubblica, di un fitness club, alberghiera o abitativa.

Jessica Hardy è stata una grandissima campionessa, avvicinatasi al nuoto dopo un’esperienza di annegamento che ha spinto la famiglia a portarla ad imparare a nuotare

Un messaggio da diffondere soprattutto a genitori e a chi non pensa potrebbe mai accadere una disgrazia come l’annegamento (il 95% degli italiani) che può essere mortale o invalidante in modo anche pesantissimo per tutta la vita.

Molti paesi tutto l’anno allertano sui rischi dell’annegamento e sull’importanza del nuoto (non del galleggiamento: saper nuotare con una buona autonomia e padronanza di nuotata). In Italia in questo periodo e per dieci mesi l’anno il problema è rimosso, per poi ricordarci che è un gravissimo problema sociale ad estate iniziata arrivando a campagne di sensibilizzazione e televisive quando cominciano a registrarsi i decessi stagionali per annegamento – generosa azione annuale di Nicola Brischigiaro che si accolla tutti i costi per un’azione che è a beneficio di tutti gli italiani e che dovrebbe essere totalmente a carico dello Stato e delle istituzioni.

Sono diversi i programmi di acquaticità neonatale finalizzati ad insegnare ai bimbi a salvarsi in caso di accidentale caduta in acqua ph PABS Consulting

È gennaio e nessuno o pochi pensano alla stagione estiva in chiave antiannegamento. Il rischio di annegamento è però più frequente di quanto si pensi e non va in letargo nei mesi freddi. Ma è da oggi che dobbiamo sensibilizzare le masse perché tutti imparino a nuotare, soprattutto i bambini, anche e in particolare i bimbi under 2 con programmi dedicati e molto specifici.

Visto che istituzioni e società dedicate alla sicurezza in acqua sono dormienti, è indispensabile che gli operatori del comparto piscina alimentino via social e media messaggi educativi che spingano le famiglie e pure gli adulti ad andare in piscina per imparare -veramente e in modo completo – a nuotare.

Il nuoto è fondamentale non solo come sport, ma per sapersi salvare in caso di rischi ed insidie che l’acqua comporta
ph Kindel Media by Pexels

Tuttavia serve anche che ogni piscina predisponga percorsi didattici non solo pensati per il nuoto, ma anche per acquisire i fondamentali del salvamento, in modo che ogni persona formata didatticamente in tal senso sia in grado di salvare sé e chiunque abbia bisogno. E questo non va pensato per allievi che indossano un pratico costume da bagno, ma anche sperimentando il nuoto completamente vestiti, perché, quando accidentalmente si cade in acqua, spesso ci si trova in una condizione simile per la quale servono abilità precise per salvarsi e destreggiarsi.

Un servizio che potrebbe giustificare ampiamente una richiesta tariffaria superiore a quella di un ordinario corso di nuoto: spiega e insegna come salvare la propria vita e quella degli altri.

O aspettiamo fine maggio per ricordare alla gente che si rischia di annegare al mare, al lago nei fiumi o nelle piscine?

Lifeguard o Assistente Bagnanti, una figura decisiva per salvare chi rischia l’annegamento, ma è meglio educare un popolo al nuoto per prevenire questo rischio ph Royal Life Safing Society UK

Il breve racconto di Ricardo de Moura spiega che tre fenomenali campioni lo sono diventati dopo un grave episodio che li espose al rischio di annegamento in tenera età: solo a seguito di questa esperienza tremenda, la famiglia si decise a portarli ad imparare a nuotare. A loro è andata benissimo, ma ogni anno nel mondo muoiono centinaia di migliaia di persone, fra cui, troppi bambini.

Leggere quanto segue aiuta a condividere questo pensiero socialmente fondamentale.

IMPARARE A NUOTARE NEL MODO PIÙ IMPEGNATIVO

ph Ricardo de Moura da LinkedIn


Alcuni imparano a nuotare nel modo più impegnativo, dopo essere quasi annegati in un incidente da bambini.

Tra questi casi ci sono le medaglie olimpiche di nuoto Thiago Pereira (Brasile), Cullen Jones e Jessica Hardy (USA).

Thiago Pereira: a metà 1987. Thiago aveva 1 anno e mezzo. La mamma uscì dalla piscina, gli fece il bagno e andò a farsi una doccia.
Thiago, un bambino iperattivo, è saltato di nuovo in piscina, ha ceduto e ha iniziato ad annegare. È stato salvato da un cugino, Marcelo di 6 anni.
Questo è successo di domenica. Lunedì sua madre, Rose, lo ha iscritto a lezioni di nuoto.

Thiago Pereira, medagliato olimpico avvicinatosi al nuoto dopo avre rischiato di annegare a poco più di un anno di vita ph SwimChannel



Cullen Jones – Quasi 20 anni prima che Jones vincesse la sua prima medaglia d’oro nella staffetta 4×100 metri stile libero – (Phelps faceva parte della squadra) alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 – l’atleta nato nel New Jersey annegò in un parco acquatico in Pennsylvania all’età di 5 anni. Si è girato a testa in giù quando, in frazioni di secondo, i genitori e i bagnini non stavano guardando.
È stato portato fuori dalla piscina e ha dovuto sottoporsi alla procedura CPR (Rianimazione Cardiopolmonare). I genitori, dopo questo dramma, sapendo che il loro figlio era molto vivace e sarebbe tornato in acqua, lo iscrissero al nuoto.

Jessica Hardy – Ha avuto un’esperienza simile all’età di 3 anni. Era alla festa di compleanno di un amico di famiglia ed è caduta in piscina. Non sapeva nuotare e dice “è stata un’esperienza molto spaventosa”.

L’annegamento è la principale causa di morte in Brasile nei bambini fino a 4 anni, secondo SOBRASA – Brazilian Rescue Society.

Avviare fin da piccini iall’esperienza acquatica facilità l’apprendimento del nuoto anche in chiave sicurezza ph PABS Consulting



Pertanto, due consigli:
Insegna a tuo figlio a nuotareIl rischio di annegamento diminuisce dell’88% se il bambino impara a nuotare. E non distogliere mai gli occhi dai tuoi figli quando sono vicino all’acqua.
Alcuni avranno paura dell’acqua. Anche il super campione Michael Phelps l’aveva. Con un buon ambiente e insegnanti specializzati questo problema sarà risolto.

Impara la RCP – Rianimazione cardiopolmonare – Potreste non aver mai bisogno di usarlo, ma se arriva il momento per un bambino di aver bisogno di RCP e non lo conosci, passerete il resto della vostra vita a rimpiangere di non averlo mai imparato. È un rimpianto che non riuscirete mai a superare.

Cercare un corso, anche online, è meglio di niente! Non aver paura di usarlo se arriva il momento.

Imparare a nuotare è un buon investimento e una polizza assicurativa.

Imparare a nuotare anche per salvarsi in caso di situazioni di rischio estremo e in qualsiasi condizione ph Engin Akyurt by Pexels

Scritto da Marco Tornatore