Si pensava ad un post Pellegrini problematico per il nuoto azzurro: tre squilli storici di Martinenghi (atteso), di Ceccon (sorprendente) e della Pilato (ritrovata), elevano il nuoto italiano a scuola mondiale. Con molti meriti di società, piscine e palestre dove questi ed altri atleti si allenano
Mentre tante piscine stentano a sopravvivere, dimenticate da enti locali, istituzioni e politica, il nuoto regala ulteriori nuovi trionfi. E che trionfi!
Da un paio di giorni i media celebrano le imprese dei campionissimi italiani e mentre tutti applaudono, stampa e televisione risalgono alle storie di questi fenomenali ragazzi.
Gli atleti azzurri costruiscono le grandi imprese in piscine e palestre che il Sistema Italia dimentica puntualmente
Ma pochi, troppo pochi si ricordano dove crescono, si allenano, costruiscono le grandi imprese gli azzurri del nuoto.

Lo fanno utilizzando le piscine e le palestre che il sistema Italia dimentica puntualmente, ancor più quando la crisi è insostenibile ed è stata complicata da limitazioni assurde e dall’insensibilità di autorità e comuni. Colpevoli, questi ultimi, di non aiutare a risolvere i problemi di chi offre un servizio sociale ineguagliabile e forgia i campionissimi di oggi, che non fanno certo rimpiangere la Pellegrini. Si pensava ad un ricambio non immediato ed invece il ricambio generazionale è dirompente, finanche più convincente del trionfale passato.
Sarebbe auspicabile che stampa e tv si ricordassero, “oggi, più di ieri”, delle sedi fondamentali dove si allenano tutti i giorni i nostri grandi atleti
I nuovi fenomeni del nuoto volano verso traguardi impensabili. Su tutti (per ora, dopo due giornate) lo strepitoso record mondiale (51”60) sui 100 dorso di Thomas Ceccon, superatosi incredibilmente, sovvertendo ogni pronostico. Medaglia d’oro iridata e primato mondiale sono accoppiata da fuoriclasse di razza. Nicolò Martinenghi non è stato certo da meno: primo nettamente nei suoi 100 rana (58″26), prontissimo a cogliere l’opportunità dell’assenza del fenomeno Peaty, ma con il grande merito di aver vinto, quando qualsiasi successo non è mai scontato. Sensazionale Benedetta Pilato, che, dopo un periodo un po’ meno brillante, è prepotentemente tornata a stupire, raggiungendo la vetta mondiale nei 100 rana (1’05”93). A completare questa partenza fenomenale dei mondiali, oltre al bronzo della 4×100 stile libero maschile, il superbo oro della coppia mista Minisini-Ruggero, che regala un ulteriore successo mondiale al nuoto sincronizzato.

Già così il nuoto azzurro potrebbe dire di aver colto successi tali da entrare nella storia. Un entusiastico complimento ai ragazzi, ai tecnici, a Cesare Butini: ancora una volta il nostro DT conferma che non sono mai stati un caso i tanti successi inanellati sotto la sua direzione tecnica. Anzi, il futuro potrebbe essere ancor più prodigo di soddisfazioni per lo sport italiano. Lo garantisce la FIN più vincente dello sport italiano.
Ricordiamo due anni fa quando, a Marco Bonifazi e al “Maestro” Gianfranco Saini, chiedemmo che futuro intravedevano per il nuoto azzurro, maschile in particolare. Loro ci confidarono che la squadra maschile avrebbe potuto fare un salto di qualità solo se la crescita di Ceccon fosse stata quella che potenzialmente poteva esprimere. I due grandi esperti di nuoto erano consapevoli della grandezza di un talento allora molto acerbo e, per questo, con qualche dubbio sulla sua capacità di andare “oltre”. Beh, le loro preoccupazioni prudenziali sono state fugate: Thomas è maturato, è cresciuto ed è andato molto “oltre”. Oggi è il gigante che, come auspicavano i due luminari del nuoto azzurro, può trascinare la nazionale del nuoto ad un livello superiore rispetto all’ultimo decennio di acuti incredibili dei nostri azzurri.

Talenti valorizzati da tecnici, società, centri sportivi che ogni giorno dedicano buona parte delle proprie giornate, delle proprie entrate, delle proprie risorse alle sezioni agonistiche
A significare che la Pellegrini non è il fenomeno isolato che alcuni paventavano: il suo lascito è importantissimo e ha contribuito a motivare tante ragazze e ragazzi a cimentarsi in una disciplina dura. Dietro a lei, tanti nuovi campionissimi sono pronti ad essere i protagonisti del proscenio mondiale. Segno che alcuni italiani hanno doti e capacità acquatiche rare.
Talenti valorizzati da tecnici, società, centri sportivi, palestre, piscine che ogni giorno dedicano parte delle proprie giornate, delle proprie entrate, delle proprie risorse alle sezioni agonistiche e alla crescita di atleti che potrebbero essere i campioni come Paltrinieri (attendiamo fiduciosi le sue performance), Quadarella, Detti ed “oggi, più di ieri”, Martinenghi, Pilato e super Ceccon.
Nel tripudio dei trionfi azzurri non dimentichiamoci che il futuro del nuoto dipende da chi oggi potrebbe non avere più un domani
Sarebbe auspicabile che stampa e tv più che indagare sui flirt, sulla nonna o lo zio del campione, cedendo spesso alla cronaca rosa – lo sappiamo, piace all’opinione pubblica, ma l’equilibrio deontologico del giornalista suggerirebbe di focalizzarsi anche su altro – si ricordassero, “oggi, più di ieri”, delle sedi fondamentali dove si allenano tutti i giorni i nostri grandi atleti.
Sono le palestre e le piscine che ormai non hanno più voce per chiedere attenzioni, soluzioni, aiuti sostanziali per superare la ridda di difficoltà iniziate quel maledetto febbraio 2020 e che sono state complicate drammaticamente da chiusure protratte oltre ogni logica, perdita verticale di clienti (grazie ai quali si recuperano risorse per finanziare l’agonismo), aumenti dei prezzi delle forniture, caro bollette, inflazione e prospettive esiziali di recessione.

Nel tripudio dei trionfi azzurri non dimentichiamoci che il futuro del nuoto dipende da chi oggi potrebbe non avere più un futuro. Mettendo così a rischio lo strapotere nazionale del nuoto su scala mondiale. Sarebbe un peccato mortale interrompere il magnifico volo di questi straordinari atleti. Ma le disattenzioni e l’insensibilità istituzionali potrebbero essere la prima vera causa di una regressione del grande nuoto italiano. Servono interventi rapidi e di sostanza appannaggio di piscine e palestre: oggi, molto più di ieri.