Sempre interessanti le indicazioni che offre SGPlus attingendo dalle indagini ISTAT per fotografare la situazione dello sport nazionale. In questo caso legata agli effetti della pandemia che determina un grave danno sociale ed economico
Siamo costantemente attenti a capire le difficoltà del settore. In genere le enfatizziamo per la parte economica e considerando la posizione di società di gestione, sportive, imprese ed operatori. Ma non sfuggono di sicuro gli effetti sociali, educativi e afferenti al futuro delle giovani generazioni e dell’Italia in generale.

Con puntuale rigore, interviene nel merito anche SGPlus che attraverso veloci analisi ispirate dalle esaustive indagini ISTAT, rileva punti chiave per interpretare la gravità della crisi in atto. Questo, in sintesi, il commento riportato dalla società guidata da Roberto Ghiretti.
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Quanto ha impattato la pandemia sulla pratica sportiva in Italia?
Quali sono i principali trend che si sono verificati in questi due anni così particolari?
° – 23,1% dei praticanti continuativi nella fascia 6-10, dato che viene ulteriormente aggravato se confrontato al dato che riporta World Health Organization nel report #WHOEuropeanRegionalObesityReport2022 che prevede un bambino su tre in sovrappeso o in condizioni di obesità.

°Aumenta la sedentarietà nella fascia 3-14, con un particolare focus sulla popolazione maschile °Cresce il numero di donne che si avvicinano allo sport: nella fascia 18-24, + 17,7% e mostra segni di crescita anche nelle fasce di età successive
°Gli adulti fanno sempre più movimento, e ciò comporta una diminuzione del -14,5 % della sedentarietà nella fascia 35-64 della popolazione
Per fortuna a livello generale la sedentarietà continua a calare, ma siamo pronti a rinunciare a bambini e bambine in movimento? I giovani di oggi sono gli adulti del domani, non possiamo permetterci una generazione sedentaria
Il messaggio è chiaro e tutti gli operatori più seri e professionali lo colgono. Lo coglieranno anche politica, istituzioni ed enti pubblici locali e nazionali che condizionano pesantemente l’opera meritoria nello sport sostenuta quasi esclusivamente dai privati?
