Spa e termalismo oltreoceano, secondo il modello italiano di QC Terme, con un piano di crescita di cui l’apertura a New York è solo un primo passo
Un articolo dedicato dal Corriere della Sera il 22 marzo e molte altre news online enfatizzano l’ascesa di QC Terme in Italia e nel mondo. A pochi giorni dall’inaugurazione di QC Terme a New York, Francesco Varni, CEO per lo sviluppo e i corporate affairs, dichiara che il gruppo ha importanti progetti di espansione. Nel breve periodo QC Terme si focalizza su Francia e Italia, con Palazzo Arzaga sul Garda e le Terme Berzieri di Salsomaggiore. Ma anche negli States si parla di un piano di sviluppo, convinti che il modello, sintesi del gusto e della qualità nazionali, possa incontrare esigenze e piacere del bello degli americani.

Un’ascesa costante che staglia QC come marchio espressione della migliore italianità. Quello di New York, secondo la dichiarazione di Saverio Quadro Curzio, chairman del gruppo a Pambianco Hotellerie, era un sogno coltivato fin dalla prima apertura. Si parla di un quarto di secolo fa, quando venne inaugurato il primo QC Terme a Bormio.
Da allora, si sono susseguite diverse aperture, di cui quella di Milano ha sancito che il format era ideale anche per metropoli moderne e dinamiche. Vanta la presenza in Italia e in Francia (oltre a Chamonix-Mont-Blanc avviata con successo, sono probabili aperture a Île de France e in Costa Azzurra), ed ora Stati Uniti nella Grande Mela con vista su Manhattan . Un progetto, quest’ultimo, partito nel 2014 con crescenti difficoltà da superare (Covid su tutte) e 50 milioni di dollari investiti. Oggi i centri QC Terme sono undici, di cui nove in Italia.
