Ormai non si parla nemmeno più di ripresa, ma di corsa verso nuovi ambiziosi traguardi: la fitness industry è in salute e il comparto piscine, più frenato dalla crisi energetica, sta comunque riprendendosi bene
In questa fase di ripresa generale che è più accentuata in alcuni paesi e meno in altri come è un po’ per l’Italia (diciamo che c’è un’eterogeneità di andamenti con alcuni che corrono verso risultati rilevanti: per le palestre è il caso di catene low cost, diversi Premium club o mini catene dal posizionamento alto; per le piscine, bene tanti che hanno tenuto aperto, ovviamente con ricavi in parte mangiati dai costi energetici esagerati), è interessante capire come stanno comportandosi alcuni player sparsi per l’Europa, riepiloghando un quadro generale, che può aiutare a regolarsi su scelte immediate ed in prospettiva.

Dal nostro Osservatorio, in Italia e all’estero, comunque sono molti che, operando scelte nuove o addirittura “rivoluzionarie”, hanno ingranato la marcia giusta e stanno speditamente procedendo verso risultati di rilievo. Nonostante inflazione e perdita di potere d’acquisto molte più persone oggi hanno preso coscienza dell’importanza dell’esercizio fisico per la propria salute o per la prevenzione: questo spinge tanti, anche fra i sedentari, a rivolgersi a piscine, palestre e centri sportivi che sappiano interpretare le aspettativi dei vecchi e dei potenziali clienti, assegnando massime attenzioni e centralità ad ogni persona che si rivolge loro.
Questo quanto viene rilevato nel complesso nel settore palestra e piscina, con inciso finale sull’industria del fitness

Tendenzialmente i fitness club di diversi paesi europei stanno aumentando le tariffe e proponendo pacchetti di supporto per alleviare il peso degli aumenti dei prezzi dell’energia. Questo senza subire contraccolpi su iscrizioni e acquisizione di nuovi clienti: la gente, se trova quanto cerca ed ottiene il meglio, è disposta a pagare di più sia in palestra che in piscina.
In UK, UK Active, di fronte all’ottusità del governo e della politica (molte similitudini con l’Italia…) lamenta che le piscine non sono considerate imprese ad alta intensità di energia cui sono riconosciuti aiuti per compensare gli alti costi.
In Germania, più intelligentemente, non c’è distinzione fra piscine ed imprese energivore, per cui ad ambedue sono riconosciuti aiuti a compensazione delle rilevanti difficoltà. Varrebbe la pena informare governo e enti locali italiani di come si deve agire.

Francia: sembra che molti complessi pubblici francesi non saranno in grado di assorbire l’aumento dei costi energetici senza un maggiore sostegno finanziario. Di fatto però in Francia c’è un programma nazionale meglio coordinato rispetto ad altre nazioni, Italia inclusa
Fitness e catene: questa categoria di operatori sta marciando a ritmi sostenuti e si distinguono fra gli altri
- RCS Group che da un lato apre in Francia la palestra Heimat da Waris Dirie destinata esclusivamente alle donne e ai “clienti selezionati”; dall’altro in California, sempre sotto il marchio Heimat, sviluppa la palestra di lusso.
- Evo Fitness, catena norvegese, punta ad una forte crescita nel proprio Paese con 15 nuove aperture nel 2023 che si aggiungono ai 55 attualmente operativi; intende anche espandersi in altri due paesi europei
- Metropolitan, catena spagnola il cui posizionamento è Premium e con impianti dove Piscina e Fitness sono ben presentati, dopo una pausa di riflessione, riparte con un importante fase di investimenti che supererà i 14 milioni di euro per rinnovare i propri 18 club e valutare qualche nuova apertura

Grandi produttori di attrezzature:
Mentre Peloton continua con costanti difficoltà e perdite più contenute ma ancora importanti, Precor, in parte affrancatasi dalla prima, subisce ancora il colpo e sta perdendo la presenza attiva e di assistenza in alcuni paesi, fra cui anche l’Italia.
Diverso il trend per Technogym che procede con il suo piano di sviluppo che all’estero, più che in Italia, sta dando significativi risultati positivi.

Pur se lontana dai livelli di ricavi dei grandi protagonisti, nel panorama internazionale si sta distinguendo Panatta che continua a crescere, con buoni risultati anche in Italia.
Tonando ai colossi, rilevante poi il ruolo di traino esercitato da un lato da Johnson Heath con il proprio marchio Matrix che sta crescendo in tutto il mondo e dall’altro, con un posizionamento più alto ed una gamma di attrezzature e marchi senza eguali, Life Fitness in forte ascesa in diversi mercati e con una serie di novità che potrebbero allargare la forbice fra l’azienda americana e i concorrenti più diretti. Life Fitness, dopo quasi un lustro, torna a FIBO e, riprende al contempo il suo spazio a Ihrsa.
Insomma, i grandi player stanno potenziando le proprie strategie di crescita, in risposta ad una rinnovata domanda e generale ripresa dell’industria del fitness su scala globale.
