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Milanosport, crisi e rischio chiusura

Piscina Iseo di Milano: le diverse, onerose riqualificazioni delle piscine a gestione Milanosport non bastano per la sostenibilità economico-fiananziaria della società ph sport&Impianti

La partecipata milanese, che fino a qualche anno fa chiudeva i bilanci con passivi di 4 milioni e più, dopo gli ultimi anni di difficoltà generale coincidenti con le ridotte possibilità del Comune, potrebbe chiudere definitivamente

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Da lungo tempo si parla dell’elefantesca struttura della storica partecipata milanese che, da decenni, gestisce gli impianti del capoluogo lombardo. Una scelta, quella di perseverare con Milanosport, per molti ritenuta anacronistica, sia per i costi che per la qualità dei servizi, considerati da più di qualcuno non sempre all’altezza delle attese dei milanesi.

La piscina Cambini Fossati, gestita da Milanosport e riaperta, dopo la riqualificazione, lo scorso febbraio

Affidare gli impianti pubblici a società pubbliche non è un fatto insolito in Lombardia: sono diversi i comuni che si avvalgono di società partecipate per la gestione di piscine e impianti comunali. Ma, soprattutto in questa regione, decisamente la più dinamica e ricca del Paese, le piscine più quotate per standard elevati e servizi aggiornati sono tendenzialmente a gestione privata o di proprietà di privati.

Di sicuro le difficoltà di Milanosport sono andate acuendosi per la crisi pandemica prima e per i pesanti rincari energetici poi, ma la vera criticità non è limitabile a questi fattori esogeni.

Elemento molto negativo è sicuramente il venir progressivamente meno di figure apicali dalla comprovata capacità manageriale che hanno lasciato spazio a profili più graditi alla politica e con expertise specifico ridotto.

La storica piscina Cozzi, realizzata quasi un secolo fa: riqualificata, è a gestione Milanosport

Ed oggi, la mancanza di alte competenze è un grave deficit che si paga, qualsiasi sia il settore in cui un’impresa, privata o pubblica, operi.

Quando si evoca un problema di concorrenza, la prima differenza sta nel management, la seconda nel personale formato in modo costante, la terza la qualità di ambienti e servizi: questi ultimi possono anche costare di più, purchè rispondano alle attese della clientela. E questo, anche se i numeri di Milanosport sono in crescita (come di fatto è per tutto il settore su scala nazionale), non sempre avviene per la società milanese.

Un lustro fa si parlava di bilanci in passivo di 4-5 milioni di euro ripianati puntualmente dall’amministrazione comunale, ovvero grazie alle imposte pagate dai cittadini. Ora anche le casse del Comune hanno risorse che scarseggiano e fronteggiare certi ammanchi di bilancio è intuitivamente poco sostenibile.

Piscina Parri ph Milanosport

La soluzione più logica sarebbe mettere in gara questi impianti perché la gestione sia guidata da privati come avviene nell’80% delle piscine italiane: certo, non è una garanzia di successo perché anche tanti privati non hanno lo spirito imprenditoriale e di visione necessari per offrire il meglio e dare vita a gestioni sostenibili e virtuose, ma tendenzialmente in Italia, soprattutto per gli impianti sportivi, il privato opera meglio del pubblico, pur se con le sicure eccezioni.

Di fatto, il Comune di Milano fino a ieri non ha ritenuto di dover agire così (viste le passività viene da sospettare che facesse comodo il carrozzone Milanosport per questioni di poltrone ben remunerate e per ritorni elettorali, ma potremmo essere in errore), salvo quanto avvenuto per il Lido, assegnato per 25 milioni di euro alla spagnola Go Fit.

Ora forse è il tempo di rivedere certe posizioni, alla luce degli accadimenti e di quanto questo articolo di mitomorrow.it illustra

Il Lido di Milano verrà completamente rinnovato dalla società spagnola GO Fit che investirà 25 milioni di euro ph Sport&Impianti

MILANOSPORT IN CRISI: POSSIBILE CHIUSURA DELLA SOCIETÀ GESTORE DI IMPIANTI SPORTIVI

La società si trova in una pesante situazione di crisi finanziaria

Luca Talotta

Milanosport, la storica società che gestisce gli impianti sportivi di Milano, è a rischio chiusura a causa di un debito IVA significativo e questioni legate alla concorrenza.

Che cos’è Milanosport

Prima di addentrarci nella situazione attuale, è importante capire che cos’è MilanosportFondata nel 1992, questa società controllata da Palazzo Marino si occupa della gestione di 27 impianti sportivi a Milano, inclusi numerosi centri natatori. Con tariffe accessibili, ha contribuito a promuovere l’attività fisica e il benessere nella comunità milanese, diventando un punto di riferimento per gli sportivi della città.

Il rischio di chiusura per Milanosport

Le recenti indiscrezioni, riportate da fonti autorevoli come il Sole 24 Ore, suggeriscono che Milanosport potrebbe trovarsi in una situazione di crisi finanziaria. Il nodo centrale della questione è un debito di circa 10 milioni di euro in IVA non pagata. Per la prima volta dalla sua fondazione, non è scontata la proroga del contratto di gestione degli impianti sportivi.

Problemi di concorrenza e debiti IVA

La situazione si complica ulteriormente a causa di questioni legate alla concorrenza. L’Autorità Garante della Concorrenza ha evidenziato come il Comune di Milano non abbia fornito giustificazioni adeguate per la proroga dell’affidamento del servizio a Milanosport fino al 2050, una durata ritenuta eccessiva. Queste problematiche mettono in dubbio la continuità operativa della società.

Possibile soluzione: trasformazione in società sportiva dilettantistica

Di fronte a questi problemi, una delle soluzioni proposte è la trasformazione di Milanosport da società pubblica a società sportiva dilettantistica. Questo cambiamento potrebbe offrire una via d’uscita dai problemi attuali, anche se non è ancora chiaro come questo impatterà sul funzionamento e sulla gestione degli impianti sportivi.

Un Bilancio in Contrasto

Nonostante la crisi, i dati attuali mostrano un quadro contrastante: Milanosport ha registrato un aumento di abbonamenti per la stagione 2023/24 e un incremento del fatturato del 10%. Questi segnali positivi si scontrano con la difficile situazione finanziaria e gestionale che la società sta attraversando. La potenziale chiusura di Milanosport rappresenta un momento critico per lo sport e il benessere a Milano. Mentre la città si confronta con la sfida di salvare una delle sue istituzioni sportive più importanti, rimane da vedere come il Comune e gli stakeholder affronteranno questa crisi per garantire la continuità di un servizio fondamentale per la comunità.

Fonte: https://www.mitomorrow.it/sport/milanosport-in-crisi-chiusura-societa/?fbclid=IwAR3cwvSaYlCXisuoLzJHYU3Iex4CdVmqylQ-Wx9Q-Up85vTTuNu1WSYQsyg

Scritto da redazione