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Nautilus: calo delle vendite e taglio del personale del 15%

Politica di contenimento dei costi per Nautilus, con taglio del personale ph Nautilus

Lo storico brand americano con sede a Vancouver (Canada),  reduce da tre anni di inarrestabile calo dei ricavi, ha dato il via ad un piano di ridimensionamento

La storia non basta per non scalfire prestigio e volumi d’affari di Nautilus, marchio che per molti anni, in passato, era saldamente fra i leader del fitness mondiale. Intendiamoci, parliamo di un’azienda i cui ricavi restano elevati, tanto che perdere il 33% del fatturato in un trimestre (fiscale) significa avere in cassa 98 milioni di dollari in meno. A significare che l’obiettivi di fine anno dell’azienda fondata negli anni ottanta è di circa 270 milioni di dollari: fatturato che in Italia è  impensabile per tutte le imprese del comparto ad eccezione ovviamente di Technogym.

ph Nautilus

Invero per Nautilus, che nel 2022 ha superato i 664 milioni di dollari di ricavi, ipotizzare di stare al di sotto dei 300 milioni significa una perdita del 59%, dato veramente negativo che induce a correre ai ripari.

E la prima scelta è quella del taglio dei costi fissi, ovvero del personale per il 15%. A fronte del calo vendite del 33% nel terzo trimestre fiscale, che si somma ad una riduzione di vendite al consumer del 6% e ad un ebitda 2022 previsto in negativo per oltre 50 milioni di dollari, visti i segnali positivi dell’avviata politica di controllo e riduzione dei costi (miglioramento del mol del 23% per riduzione costi dei prodotti, aumento costi di noleggio in uscita e riduzione revisione di stock magazzino) il taglio del personale è un passaggio ineludibile.

Recumbent Bike di Schwinn, uno dei marchi del gruppo Nautilus – ph Schwinn

In positivo, per Nautilus ed i suoi marchi più prestigiosi (Bowflex, Modern Movement, Nautilus, Octane Fitness, Schwinn e Universal Nautilus), l’andamento della sua piattaforma digitale Jrny che, da 400.000 abbonati, passa a 450.000 (+88%): insomma, non è tutto da buttare, ma serve un’attenta strategia di rilancio per Nautilus e i suoi brand.

Il taglio della forza lavoro interna ed esterna va a braccetto con la riduzione dei ricavi e il piano di progressiva ripresa che punta ad un ebitda positivo nel 2024.

ph Nautilus

Fonte parziale Palco23

Scritto da redazione