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LA PERSONA NEL CENTRO

Passione Fluida è un modo di confrontarsi attraverso alcune considerazioni che l’autore di questo articolo, Fabrizio Bortolon, inaugura con successivi interventi settimanali sul tema, al fine di analizzare la situazione attuale, considerando nuovi approcci al marketing e alla comunicazione, che i tempi attuali e alcuni valori ineludibili suggeriscono. Si parte dalla passione che ci unisce, quella per l’acqua, che molti hanno vissuto come atleti, allenatori, dirigenti prima, ma che oggi ci lega come comunità che tende a guidare l’evoluzione del nostro settore, ponendo al centro il cliente. Senza però perdere di vista il legittimo business, o meglio, il profitto, mancando il quale nessuna intrapresa può avere futuro. Stiamo adoperandoci per costruire un grande Domani, che deve fare i conti con il “digitale”, o meglio, la “transizione digitale” attuale che non archivia strumenti tradizionali di marketing. Ma va fatto un passo indietro e, da questo passaggio, che prelude alla rivoluzione oggi in atto, l’autore ci guiderà verso step progressivi di consapevolezza, per inquadrare la nuova normalità e operare scelte decisive per rispettare certi valori e coronare il proprio percorso con il successo.

INTRODUZIONE

Con questo articolo inauguro qui la sezione Passione Fluida. Lo faccio per tentare di aiutare chi, come te, in questo momento storico, vuole dare seguito alla sua impresa, veramente.

Da più parti e a ogni livello si sente dire che, il mondo è cambiato. Il passaggio dall’emergenza pandemica alla convivenza endemica sta facendo emergere la così detta nuova normalità. Questo vuol dire che, ogni comparto economico, deve fare i conti con questa situazione in divenire. La realtà però è che tu, eri impegnato nella tua impresa già prima della pandemia. Cosa vuol dire allora una nuova normalità? Addirittura tu hai un’esperienza di anni, diretta, nel mercato. Hai iniziato a fare impresa nello scorso secolo. Ne hai viste di tutti i colori. Ne hai passate di cotte e di crude. Sì. È vero. A volte ti lamenti. La marginalità non è ai livelli che speravi ma, cosa ci sarà mai di così nuovo che tu già non sai?

Ecco. A queste domande tenta di rispondere Passione Fluida.

Hai ragione. La tendenza era già in atto. I segnali erano già ben evidenziati. Soprattutto per chi, come te, ha una sensibilità tale da essere riuscito a ottenere una buona parte di tutto ciò che ti sei prefissato di realizzare, anche con la tua impresa. Oggi però, quelle tendenze e quei segnali, che tu sai riconoscere perfettamente, li ritrovi nei pensieri, nelle parole e nelle azioni, di tutti i tuoi interlocutori. Per questo ti meravigli. Da una parte piacevolmente. Ovvio. Dall’altra ti creano qualche fastidio. Purtroppo.

Incertezza può diventare nuova normalità
Incertezza, ph Airam Vargas da Pexels

Da una parte oggi c’è l’incertezza che galleggia ovunque. Dall’altra parte le opportunità affiorano, chiaramente e non da oggi. In questa situazione è naturale essere disorientati. Tu però, quando senti parlare di emersione, di galleggiamento e di affioramento, ti senti già a casa. Inizi a respirare a pieni polmoni. Bene. Questo è infatti l’ambito in cui Passione Fluida si muove.

Tu sei un professionista riconosciuto, legato al fluido per eccellenza. L’acqua. Inoltre, per essere da così tanto tempo in quest’ambiente e continuare, con determinazione, a voler fare impresa, anche in questa situazione quantomeno complessa, vuol dire che dentro di te c’è qualcosa di genuino, autentico e unico, che ti muove. Per questo Passione Fluida è dedicata a te.

Acqua è oppourtinità
ph julie aagaard da Pexels

Ora, per qualsiasi attività professionale che si rispetti, lo sai, la strategia marketing & comunicazione, è decisiva, sempre. Ne abbiamo parlato molte volte. Ai nostri giorni, uno strumento, molto utilizzato in questa strategia, è il digitale. Siamo d’accordo. Attenzione però, si tratta, per ora, di una transizione digitale. Quindi, l’utilizzo di questo strumento, innovativo e di nuova generazione, non vuol dire abbandonare tutti gli altri strumenti che fino a ieri ti hanno permesso di fare impresa e che, ti hanno portato qui, oggi, a vivere proprio questo momento storico, con tutto ciò che ne consegue.

I così detti esperti ci dicono che siamo nella fase concitata dell’avvio di una nuova rivoluzione industriale. Su questa s’innestano anche la transizione ecologica e la riforma della rappresentanza politica, con tutto ciò che ne consegue a livello istituzionale e dunque anche amministrativo. Sono tutti fattori, a ben considerarli, decisamente destabilizzanti. Fra automazione, intelligenza artificiale e connessioni ultra veloci, la nostra vita, in verità, è già cambiata.

La tra transizione digitale crea nuove opportunità
Transizione digitale ph Abdul Kayum da Pexels

Per acquistare il biglietto del treno, in stazione, ci sono solo le macchinette. Accanto trovi anche l’obliteratrice. Il personale addetto è stato tagliato. Stessa cosa con il parcheggio della macchina. Devi cercare le colonnine apposite. Metti la carta e vai a passeggio dove vuoi. Stessa cosa anche per prelevare il contante, finché si potrà. Nei locali dove si mangia veloce, ordini tutto digitando le portate, se così si possono chiamare, su uno schermo piatto. Le tabelle interattive, per avere delle informazioni, le trovi ormai ovunque. Io stesso, sto scrivendo questo articolo, digitando su una tastiera senza fili le lettere che compongono le parole che tu stai leggendo ora, grazie a un supporto tecnologico, scaricato da una piattaforma in rete, dal taglio decisamente professionale, denominata Wbox. Anni fa io ho iniziato a scrivere con la Olivetti Lettera 22. Tu hai iniziato a fare la tua attività commerciale quando c’erano le pagine gialle e, per utilizzare le cabine telefoniche, usavi il gettone, mettendoti a volte anche in fila, aspettando il tuo turno. I progetti li disegnavi a mano. Per la quotazione dovevi scegliere una Rotring adatta. In genere con la 0.3 non sbagliavi mai. Oggi c’è la progettazione assistita automatizzata. Controlli il cantiere dal tablet. L’avanzamento dei lavori lo segui in cloud. Hai dovuto mettere in campo procedure al passo con i tempi. Utilizzi termini nuovi per mantenere le relazioni a livelli convenzionalmente spendibili. Questa è la parte pratica della così detta nuova normalità e, a ben vedere, hai proprio ragione tu. In fondo, cosa mai c’è di nuovo?

Olivetti Lettera 22
Olivetti Lettera 22 ph Bulgari Hotel Milano

Le rivoluzioni industriali lo sai sono state sempre caratterizzate dai macchinari. Sono questi infatti che, con le loro funzioni, sostengono l’intera produzione dei beni che poi, tra prodotti e servizi, ritroviamo sul mercato e quindi acquistiamo. Fra questi macchinari l’automobile è certamente la più riuscita. A livello commerciale si stima che il mercato legato al comparto automobilistico abbia un’incidenza di oltre il 50% su tutta la ricchezza prodotta dalle economie mondiali! Altri comparti sono molto distanti. Benessere. Alimentazione. Ospitalità. Tecnologia. Tutti dietro. Staccati di molto, anche nell’emergenza pandemica.

Bene. Ora, la questione su cui t’invito a fare attenzione è che, questo stato di cose, in realtà, se ci fai caso, non ha fatto si che si dismettesse di netto la tradizione, da cui poi si è sviluppato anche il motore a scoppio. Cerco di spiegarmi meglio. La comunicazione ci ha raccontato, con dovizia certosina rinnovata, su tutti canali disponibili, le infinite possibilità che abbiamo quando acquistiamo l’ultimo modello performante di macchina. Poi però quest’automobile, anche la più rappresentativa e all’avanguardia, nella realtà dei fatti deve sempre transitare attraverso quei portoni dei palazzi medioevali, progettati per il passaggio di carrozze trainate per millenni con i cavalli, quelli veri. Questa automobile ibrida e con guida assistita, deve passare sempre sotto le mura imperiali, di cui, purtroppo,i più non si accorgono più, perché la loro attenzione è rivolta solo alle indicazioni del navigatore. Vogliamo evitare infatti il traffico congestionato dei nostri centri storici, progettati però su pianta rinascimentale! Li attraversiamo su autobus turistici a due piani, con mezzi pubblici mai puntuali, con taxi in concorrenza, con auto private guidate da prepotenti patentati, con moto rumorosissime, con motorini che passano ovunque e monopattini silenziosi che vanno dal marciapiedi alla strada come se fosse un percorso a senso unico, pensato solo per loro.

Mura Imperiali
Mura Imperiali ph Matteo Basile da Pexels

Sfrecciamo su strade consolari, tracciate migliaia di anni fa, senza sapere il perché del loro orientamento geografico e senza dare alcun valore agli strati che sostengono l’asfalto, di cui poi ci lamentiamo per il fatto che, non sempre, viene gettato a regola d’arte. Ecco da dove sgorga la fonte dell’incertezza. Manchiamo di consapevolezza. Ecco, dunque, cosa c’è di nuovo da fare! Parlo di noi, italiani, che abbiamo donato al mondo intero la civiltà, come fosse un romanzo, romantico, tutto da vivere, insieme, con generosità e determinazione, ogni giorno. Il puro spirito del capitalismo ci racconta tutt’altra storia. Fa i suoi interessi, letteralmente e legittimamente dal suo punto di vista. Ci sta. Parla del mezzo. Ci dice dello strumento. Ci espone le possibilità grandiose derivate dal suo utilizzo. Si concentra sul prodotto. La macchina è la soluzione. Ci dice questo su tutti i canali di comunicazione possibili e immaginabili. Questa mentalità sfrutta tutto ciò che c’è, a suo vantaggio, senza riconoscere i meriti altrui. Ci ha detto tutto sull’idea da cui nasce quel prodotto o quel servizio, di cui sappiamo ogni cosa grazie a schede tecniche, certificate e validate da enti preposti. Peccato che si sia dimenticato di chi acquista e utilizza tutto questo, degli scarti di produzione e delle risorse impiegate, anche in termini di collaborazione professionale e così, eccoci qui! Cosa si può fare adesso? Bella domanda. Per risponderti, nel prossimo articolo, entrerò nel particolare con incisività. Tempo da perdere nessuno ne ha più. La sfida è aperta. La questione dev’essere circoscritta con rispetto.

Chi acquista
Chi acquista ph Andrea Piacquadio da Pexels

Scritto da Fabrizio Bortolon