di Ciro Lo Giudice, redazione@quroaquatic.it
La felice intesa, costruita negli anni, fra una società di gestione brillante, responsabile e concreta e una municipalità che agisce per il bene del territorio e della collettività.
I LAVORI: Onda Blu, guidata per 22 anni da Angelo Marchet, avvicendato tre anni fa da Angelo Paganin, è un simbolo significativo per l’Italia delle piscine che possono sorridere con pieno merito, merito condiviso con l’Amministrazione Comunale di Santa Giustina. La piscina comunale è stata interessata infatti da una serie d’interventi che hanno reso più sicuro e moderno l’impianto. Oltre a lavori sulla parte esterna, notevoli e ben visibili sono stati gli interventi all’interno: è stata rifatta l’area della segreteria/dire- zione, rendendola più ampia e più funzionale, aggiornata ed ampliata l’area di attesa, ora più confortevole nonostante la rinuncia del bar. Le ampie vetrate rendono l’area più luminosa e spaziosa. La zona vasche: rifatta ex novo la piscina da 25×10 con l’impermeabilizzazione, la piastrellatura, ammodernando la struttura con il livello dell’acqua a sfioro.Divisione in 5 corsie con nuovi blocchi di partenza e variazione della profondità che ora va dai 1,25 metri a 1,80. Completamente rifatti gli spogliatoi ed i servizi igienici. Tuttavia gli interventi più importanti sono quelli meno visibili: il miglioramento della centrale termica e la riqualificazione generale degli impianti tecnologici, volti ad una maggiore efficienza e al risparmio energetico. Si prevede un risparmio energetico del 30% e la riduzione del 60% nell’utilizzo di acqua potabile. Il tutto per un investimento complessivo di 2,3 milioni di euro.
Ora abbiamo un impianto nuovo e che garantisce maggiore funzionalità e maggiori opportunità ai nostri utenti
Da quando e come si è sviluppato il costruttivo dialogo Ondablu-Comune di Santa Giustina, tradottosi, come successo più recente, nell’ammodernamento, messa in sicurezza e completamento del complesso acquatico/sportivo al servizio della cittadinanza?
Sin dalla prima convenzione per la gestione della piscina comunale di Santa Giustina, fra la nostra società e l’Amministrazione Comunale (AL) la collaborazione puntava sulle priorità impiantistiche soprattutto in merito al risparmio energetico. Ottima fu la scelta di istituire una Commissione di Controllo sulla gestione dell’impianto con lo scopo di analizzare ogni quadrimestre l’andamento dei costi energetici inerenti alla gestione dell’impianto, esaminare tutte le possibili soluzioni idonee ad abbattere il costo di gestione, verificare ed eventualmente proporre l’adeguamento delle tariffe ed orari di apertura all’AL. Tale commissione è attiva dal 1995 ed è composta dal sindaco o un suo delegato, da un componente designato dalla maggioranza consiliare, uno dalla minoranza e da due componenti di Ondablu.

Un’operazione finanziata per 2,3 milioni di euro (Fondi di Confine ODI e cofinanziamento comuna- le) e completata in meno di un anno: risorse pubbliche ottimamente utilizzate e tempi rispettati. Quali le ragioni di un risultato così positivo e raro che valorizza l’impiantistica sportiva pubblica?
Il tutto è dovuto alla determinazione dell’ex sindaco Ennio Vigne, ora assessore al bilancio, che ha seguito tutti gli iter amministrativo-burocratici direttamente, assicurandosi che i tempi venissero rispettati nei vari percorsi che sono previsti nella gestione dei Fondi di Confine e che hanno visto coinvolti gli uffici tecnici ed amministrativi dello stesso Comune, dell’Unione Montana Feltrina, della Provincia oltre che delle province autonome di Bolzano e Trento. Inoltre, è stata importante l’istituzione del gruppo di lavoro comunale che dall’avvio dei lavori si è riunito settimanalmente per seguire e monitorare i lavori, finanche per prendere decisioni in merito a necessità di intervento non previste dal progetto iniziale. Il gruppo era formato dal direttore dei lavori ing. Sebastiano Bogo, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ing. Marco Fant, i referenti delle diverse ditte aggiudicatrici dei lavori ed Angelo Marchet, il nostro delegato a seguire i lavori. La celerità nell’esecuzione dei lavori è stata possibile anche grazie alla serietà delle ditte coinvolte. Non è stato sicuramente facile realizzare in un anno gli interventi di messa a norma dal punto di vista sismico e di ristrutturazione in un edificio vecchio.
Si prevede un risparmio energetico del 30% e la riduzione del 60% nell’utilizzo di acqua potabile. Il tutto per un investimento complessivo di 2,3 milioni di euro
Cosa significa per una società come Ondablu poter disporre di una struttura così sicura e aggiornata e funzionalmente ottimizzata? Quali ora i nuovi obiettivi?
Per la nostra società l’anno di chiusura della piscina ha avuto il suo impatto, ma riteniamo che ne è valsa la pena: ora abbiamo un impianto nuovo e che dovrebbe garantire maggiore funzionalità e maggiori opportunità ai nostri utenti, così come per i collaboratori sportivi e per i dipendenti che vi lavorano. Vorrei cogliere l’occasione di questo spazio per ringraziarli tutti, ma soprattutto i colleghi del Consiglio di Amministrazione Francesca Dal Pan, Vania Pollet, Ermes Paganin ed il nostro past presidente Angelo Marchet. Le attività, durante la chiusura, sono state dirottate in particolar modo nell’impianto di Pedavena e in parte ad Agordo, con qualche sacrificio per tutti. Grazie anche a queste disponibilità siamo riusciti a far fronte ad un anno impegnativo per la nostra società. Sicuramente dodici mesi, senza piscina e palestra, hanno pesato sulla cittadinanza. Lo abbiamo colto dalle continue richieste di informazioni sulla riapertura e lo stiamo verificando in questi primi mesi di apertura con il notevole numero di iscrizioni alle attività che sono iniziate e a quelle seguite subito dopo le festività. Obiettivi: uscire dagli effetti di un anno “straordinario”, per poterci nuovamente immergere nell’ordinarietà, ovvero riprendere per mano anche tutta la parte formativa e di aggiornamento dei nostri istruttori e tecnici e che in questo anno, per ovvi motivi, è stata lasciata ai margini.
Il vostro impegno nel sociale, diviso fra servizi per tutte le categorie della popolazione, senza nessuna esclusione, e agonismo di vertice e di base rafforzato da iniziative culturali e formative, vi distingue nel territorio e nella regione: le scelte che permettono la sostenibilità piena di un programma tanto impegnativo e i progetti futuri a riguardo.
Sin dai primi passi la nostra società ha operato puntando ad un’offerta di servizi a 360° alla comunità, non concentrandoci soltanto sulla scuola nuoto e non fermandosi al fatto che inizialmente avevamo solo una vasca da 25×10 metri profonda dai 1,30 ai 1,90 metri. Abbiamo da subito attivato un centro studi, abbiamo cercato di adattare i percorsi della scuola nuoto federale alle caratteristiche dell’impianto di Santa Giustina con l’ambientamento in acqua alta, si è cercato subito di intraprendere i percorsi di inclusione e quindi aperti anche alle persone con disabilità intellettiva e fisica, si sono organizzati negli anni i convegni “Acqua per tutti” che hanno portato alla realizzazione prima di uno spogliatoio accessibile e successivamente all’apertura, dieci anni fa, della vasca per le attività speciali e, quindi, ad un incremento dell’utenza di persone con ridotta mobilità oltre che con disabilità fisica oppure con necessità di effettuare della rieducazione motoria. Nel nostro sito vi è anche la traccia di tutti i percorsi formativi svolti. Importanti sono stati anche i progetti fatti con le diverse scuole materne, elementari e medie del territorio (le chiamo ancora così), ed il fatto che ora la nostra società continua il percorso avviato oltre quindici anni fa dal Comune di Santa Giustina, forse unico caso a livello nazionale, di offrire a tutti gli alunni delle scuole del comune un corso di nuoto gratuito all’anno. Ora, con la nuova convenzione, questo servizio lo garantiremo noi. Così si è creata anche una cultura del nuoto e dell’acqua. Non ultima l’attenzione e l’attività di sensibilizzazione sui temi dell’acqua in quanto risorsa da salvaguardare con la mostra “Water is life” e le attività di coinvolgimento degli utenti e degli alunni della scuola sull’argomento.
Offrire a tutti gli alunni delle scuole del comune un corso di nuoto gratuito all’anno
E ora replicherete con modalità simili anche nell’impianto da voi gestito a Pedavena: tutto possibile in ragione della felice interazione fra voi e l’amministrazione locale o contano altri elementi?
Anche la piscina comunale di Pedavena è interessata dai finanziamenti dei Fondi di Confini dato che gli interventi rientrano in un progetto di area vasta che, in modo lungimirante, gli amministratori hanno saputo presentare e che interessa, oltre che i due impianti di Santa Giustina e di Pedavena, anche altre strutture sportive del Feltrino. Il progetto per Pedavena prevede soprattutto un ampliamento della struttura con un intervento importante per quel che riguarda gli impianti tecnologici, la realizzazione di nuovi spazi, ora insufficienti, per l’ingresso, gli spogliatoi ecc. , e soprattutto la costruzione di una vasca per le attività speciali. Positivamente con l’Amministrazione Comunale di Pedavena è sorto in questi mesi un tavolo di confronto mirato alla realizzazione di un progetto che tenga conto dell’efficacia dell’impianto e delle necessità dell’utenza partendo dalle indicazioni di chi come noi gestisce la struttura.
Questo è un patrimonio della collettività che è stato realizzato con il denaro del contribuente
A vostro parere quali sono gli aspetti gestionali cardine perchè società come la vostra (per estensione tutte quelle che gestiscono piscine) possano assicurare il meglio alla collettività, tenendo alte la qualità dei servizi e la reputazione oltre al valore del marchio Ondablu?
Sicuramente uno degli aspetti fondamentali è quello di creare un vero rapporto di collaborazione e di sinergia fra ente proprietario ed ente gestore. Spesso ci si dimentica, nella gestione di un bene pubblico, che questo è un patrimonio della collettività e che è stato realizzato con il denaro del contribuente. L’ente proprietario non può delegare il tutto all’ente gestore e questo deve ricordarsi che la struttura, se pubblica, non è sua. Occorre quindi trovare quel corretto equilibrio fra pubblico e privato che, giustamente, deve operare con una visione imprenditoriale. Attenzione alla qualità dei servizi, senza seguire troppo le mode, aggiornamento e formazione costante dei collaboratori e la capacità di venire incontro alle diverse esigenze dei vari utenti, sono a mio avviso, parte dello “stile Ondablu”. Infine, e non ultimo, l’interiorizzazione dello spirito di mutualità e di corresponsabilità che caratterizza tutta la compagine sociale della nostra società cooperativa.
IL COMUNE DI SANTA GIUSTINA: UN ESEMPIO PER GLI ENTI LOCALI…
Un’amministrazione competente e responsabile, che negli anni ha saputo valorizzare al meglio un patrimonio pubblico che fa dello sport locale il fiore all’occhiello: piscine e impianti sportivi sono al servizio di ogni cittadino e per uno sano stile di vita sportivamente attivo.
Purtroppo il Comune di Santa Giustina rappresenta un’eccezione nel panorama nazionale delle AL, distinguendosi per competenze ed equilibrio, favorendo scelte felici in merito all’impiantistica sportiva: casualità dovuta a personalità illuminate o progettualità scientemente costruita e condivisa fra vari amministratori avvicendatisi?
Ambedue le cose: il confronto continuo tra Amministrazione e Ondablu sulla progettualità, il dialogo con gli altri Enti coinvolti (Unione Montana Feltrina, Fondo Comuni Confinanti) e la volontà di addivenire al completamento dei lavori in tempi brevi, salvaguardando la qualità dell’intervento sono stati determinanti. Sicuramente anche la continuità amministrativa ha facilitato il completamento dei lavori che, all’epoca delle elezioni, erano comunque in uno stadio avanzato.
L’ammodernamento del vostro complesso sportivo/acquatico su che basi è stato valutato e sviluppato e con quali finalità considerando i bisogni dei cittadini e le loro attese verso la società di gestione?
Considerando i numeri degli utenti della struttura e la frequentazione da parte di persone di varie fasce della popolazione (bambini per i corsi, adulti, disabili per la presenza della vasca dedicata) si è puntato a mettere in sicurezza l’impianto dal punto di vista sismico, migliorandone con l’occasione anche gli aspetti legati ai consumi energetici e alla suddivisione degli spazi spogliatoi. L’esperienza del personale e della direzione di Ondablu è stata determinante per andare incontro alle esigenze delle diverse tipologie di utenza.
Si è puntato a mettere in sicurezza l’impianto dal punto di vista sismico, migliorandone con l’occasione anche gli aspetti legati ai consumi energetici e alla suddivisione degli spazi spogliatoi
Siete un modello di riferimento per altre municipalità su scala nazionale, ma non accade facilmente che s’impari da quello che funziona: perché altri comuni difettano circa sensibilità e capacità rispetto al vostro standard amministrativo e di pianificazione?
Più che di sensibilità si tratta di volontà di intraprendere strade complesse come quelle dei progetti che non riguardano solo il proprio Ente e che si realizzano rispettando i passaggi che i Fondi europei impongono: poi va fatto un ragionamento sul personale a disposizione, considerando i vincoli che gli Enti hanno nelle assunzioni di personale, questo può essere un problema, perché le professionalità hanno un ruolo importante nella costruzione dei progetti.
Quanto conta, nello sviluppo di una progettualità tanto virtuosa, un rapporto chiaro e costruttivo fra ente locale e società di gestione, e che comportamento è opportuno adottino funzionari e politici nella valorizzazione piena di un patrimonio pubblico come il vostro impianto sportivo di Santa Giustina?
Se parliamo in termini percentuali il 100%: le disponibilità economiche legate all’accesso a contributi esterni all’Ente esigono serietà, puntualità e continuo confronto tra le diverse parti: sono state fatte decine di riunioni nel corso della progettazione, man mano che si presentavano problemi, dubbi, necessità di modifiche. Altrettanto vale per la fase di realizzazione dei lavori, in cui la professionalità delle ditte esterne e la conoscenza e l’esperienza messa a disposizione dalla società di gestione hanno fatto la differenza.