Il gruppo francese che oggi conta più di 400 club, punta a raddoppiare e ad espandersi in Spagna (e probabilmente anche in Italia)
Misurare la grandezza di gruppi e catene esteri con quelle italiane è una lotta impari: noi non superiamo le 100 unità, ma senza pensare a catene di oltre 2000 club come Planet Fitness, basta guardare ai nostri vicini francesi per rilevare che la loro capacità di dare vita a grandi gruppi, come avviene con Carrefour, Auchan, Decathlon, Club Med, Leroy Merlin la ritroviamo anche nella fitness industry. Uno dei leader francesi è sicuramente Orange Bleue che, nell’immediato non ha programmi espansivi in Italia anche se nei prossimi mesi potrebbe annunciarli, mentre guarda con interesse alla Spagna, dove dal 2023 punta ad aprire più di 200 club, in linea con il programma di 450 nuove aperture totali.
La notizia è stata data da HCM prima e Fitness Challenges poi. Noi riportiamo alcuni aggiornamenti sull’ascesa dirompente di Orange Bleue, che mosse i primi passi nel 1996 ed oggi si propone sul mercato con tariffe che vanno da 19.90 a 29,90 euro/mese.

Oggi Orange Bleu conta 400 club avviati in Francia e ha un ritmo di nuove aperture di 50-100 all’anno.
Il CEO Josè Nercellas ritine di poter incrementare di 300 unità operative le palestre a marchio Orange Bleue in Francia e intende replicare questo schema espansivo anche in Spagna, dove oggi sono solo tre i club O.B.; a seguire, vuole lanciarsi anche in Italia, senza tuttavia avere per ora un programma ben definito.
Dei 400 club francesi, Sono solo 17 sono di proprietà Orange Bleue, mentre 383 sono gestiti con licenza di marchio, simile franchising, ma non equivalente. Il costo per una “licenza di marchio” è di circa 40.000 euro. L’investimento per un club di 600 mq è di circa 300.000 euro.

La strategia di crescita fa leva su club interamente di proprietà, senza escludere altre palestre che possono aprire come operatori autorizzati, la maggior parte dei quali subirà una revisione del progetto nei prossimi anni.
Undici dei club di Orange Bleue sono day spa focalizzate sul benessere, un’altra area di crescita per l’azienda: è infatti considerata una nicchia dall’enorme potenziale, una parte del business da impostare con maggior rigore e determinazione.
Fitness e benessere sono due concetti diversi per il canale del fitness, ognuno dei quali fa appello a diversi dati demografici dei consumatori. I centri benessere, con una superficie media di 350 metri quadrati, si rivolgono maggiormente alle donne dai 35 ai 55 anni e offrono un’area benessere con sauna, bagno turco e bagno di contrasto, oltre ad alcuni attrezzi da palestra.

Le sale fitness sono frequentate da ragazzi dai 18 ai 30 anni, equamente divisi tra uomini e donne. Sono circa 650 m² con il 20-30% dello spazio dedicato alle lezioni di gruppo, una cinquantina ogni settimana.
Per il 2022, il canale vuole riconquistare 380.000 abbonati, dopo aver perso il 30% degli iscritti durante il COVID. Obiettivi a breve termine: fatturato di 156 milioni di euro nel 2022 e superare i 400.000 abbonati nel 2023.

Fonte parziale: /fitness-challenges.com/